I lavori in corso di recinzione dell'ex base Loran C
Qualcosa si muove al “mare di Soveria Simeri”, cosiddetto ma appartenente al Comune di Sellia Marina . La Capitaneria di Porto di Crotone, su proposta della Marina militare, ha affidato a una ditta i lavori di recinzione del sito che un tempo ospitava la famosa Antenna degli americani, facente parte del sistema Loran C, in collegamento con l’isola di Lampedusa. Smantellata l’anno scorso è stata sostituita con altre due di dimensioni più piccole, sempre di ausilio alla radionavigazione.
Muretto e staccionata tutt’intorno dunque, con buona pace degli allevatori di bovini e di equini che ancora persistono a utilizzare tutta la “zona militare” come pascolo. I lavori dovrebbero terminare al massimo fra dieci giorni, ci assicurano alcuni operai, maltempo permettendo. Nessun coinvolgendo, in questo appalto, del radar che, a differenza di quanto scritto anche da questo blog, dovrebbe appartenere non alla Marina bensì al ministero della Difesa. Tuttavia, è anche vero che l’ordinanza di “interdizione al pubblico transito, della sosta e di qualsiasi altra attività ricadente nella zona demaniale marittima a partire dal limite della stradina di accesso alla spiaggia in località “Carbonello” verso Sud, per un fronte totale di metri 665” è stata emessa, per competenza, dalla stessa Capitaneria di Crotone in data 18 giugno 1998 causa forza maggiore l’installazione del radar della presumibile Difesa “atto ad individuare eventuali unità navali tendenti a perpetrare il reato di ingresso clandestino nel territorio italiano di cittadini stranieri”. “Per procedere a porre in essere tutte le misure necessarie a salvaguardia e tutela della pubblica incolumità”, riteneva ancora l’organo di controllo della costa ionica. Una recinzione che, stando alle usuali intenzioni del dicastero della Difesa o della Marina, dovrebbe coinvolgere anche un raggio di cento metri della spiaggia. Dovrebbe perché, in seguito alle mareggiate degli anni passati, non è rimasto più niente, se non dei grossi piloni in ferro conficcati nell’arenile. E né alla ditta è stato commissionato, stando alle loro testimonianze, di provvedere a porre “in sicurezza” anche la spiaggia. In compenso, però, la Capitaneria ha installato dei cartelli nuovi di zecca. Dello stesso tenore dei precedenti: “E’ vietato l’accesso ai sensi dell’ordinanza numero 30 del 1998”. Sulla vicenda, della distanza dal radar, se i lettori dell’Url-blog ricorderanno, è intervenuto più volte Giancarlo Spadanuda, esperto di elettromagnetismo, che paventava la necessità di allungare tale distanza fino a circa cinque chilometri.
Rimangono ancora pressoché immutate le condizioni di abbandono in cui versa la costa. Ridotta a una discarica di inerti e di amianto. Mentre, per quanto concerne la vecchia stazione militare degli americani voci (sono solo voci) la indicano come prossima a una ristrutturazione per destinarla ad abitazione dei militari della Guardia Costiera di Crotone.
L'ordinanza della Capitaneria di Porto di Crotone numero 30 del 18 giugno 1998
4 commenti:
speriamo che non siano solo voci.che vengano veramente ristrutturate e date come alloggi...
penso che una volta abitate qualcosa si muoverà
anche a una sistemazione dei stati dei luoghi..oggi abbandonati..c'è veramente uno stato di degrado in tutte le vicinanze.
e i cavalli ?
ma i cavalli?
giusto li faranno alla brace!!!
ma quale mare di soveria......trattasi della ns sellia marina.
soveria simeri non ha sbocco a mare da circa 50 anni
Sulla carta è di Sellia, ma nella realtà è di Soveria!
già!
sai come il mare è diventato sulla carta di sellia?? chiedi, chiedi...
e comunque, sellia o soveria che sia, non è una spiaggia ove poter stare, e su questo pare siamo tutti daccordo! per cui, grazie Emilio, tienici aggiornati e continuiamo a smuovere le acque!
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