18 ottobre 2010

"Baltov era migliorato". Il Pugliese si difende

Baltov Dimitrov Zdravko Da story
Le condizioni del ragazzo "erano migliorate” e la patologia di cui soffriva “non era prevedibile”. Queste la versione dell’ospedale Pugliese Ciaccio di Catanzaro in merito al decesso di Baltov Zdravko, avvenuto sabato scorso dopo che lo stesso era stato dimesso il giovedi precedente. “Come donna e madre – si legge in un comunicato diramato dall’Azienda - il commissario Rizzo esprime vicinanza ai familiari del piccolo per la sua tragica scomparsa; in qualità di manager, nella stessa serata di ieri, acquisita la notizia, ha costituito immediatamente una Commissione per l’accertamento dei fatti, invitandola a formulare le proprie conclusioni già nella successiva mattinata di oggi. La Commissione, costituita dal direttore sanitario di Presidio, Nicola Pelle, dal direttore del Dipartimento di Emergenza, Mario Verre, dal direttore facente funzioni dell’Unità operativa di Chirurgia, Alfredo Cosentini, dal risk manager aziendale, Giuseppe Leone, dal medico legale Piercarlo Rizzi ha presentato le sue conclusioni”.
Mantenuto in osservazione per circa sette ore il 14 ottobre per dei forti dolori addominali, veniva sottoposto a visite specialistiche nel reparto di Chirurgia pediatrica e in Pediatria. “Il ragazzo presentava – spiega il medico legale - gli esiti di pregresso intervento di esofagogastroplastica cui era stato sottoposto all’età di due anni, a seguito di ingestione di caustici. In esito alla terapia praticata, le condizioni del ragazzo miglioravano, al punto da consentire, alle 18.59, la dimissione, con esplicita raccomandazione verbale, anche scritta sul foglio consegnato all’accompagnatore, di riportare il ragazzo in ospedale, in caso di ricomparsa della sintomatologia”. La patologia, dunque, non era prevedibile, eppure l’ospedale lo ha dimesso perché le condizioni generali del piccolo sarebbero migliorate. A distanza di 24ore, infatti, Baltov avvertiva gli stessi sintomi. Riportato in ospedale i medici accertavano il ricorrere di un “infarto intestinale esteso e perforazione ileale in paziente con esiti di pregresso intervento di sostituzione esofagea con trasposizione gastrica”. Trasporto in Rianimazione, intervento chirurgico e decesso alle ore sette e mezza del mattino di sabato 16 ottobre.
L’ultima parola su questo presunto caso di malasanità la dirà la perizia, richiesta dalla Magistratura che ha aperto un’inchiesta. Solo allora si saprà se il nosocomio di Catanzaro ha fatto tutto il possibile per salvare la vita del piccolo Baltov, che è vero che ha ingerito coda caustica all’età di due anni, ma che fino al giovedi scorso ha condotto un’esistenza normale, come tutti gli altri della sua età. Frequentava la prima classe della scuola primaria di secondo grado dell’Istituto scolastico di Sellia Marina.

1 commento:

gilberto radaelli ha detto...

quanti bambini hanno bevuto di tutto, varechina, diluente o altro, persino acqua ragia per le vernici...sono passati anni, sono diventati adulti,padri e nonni..basta raccontare cazzate.
è un ospedale da chiamarlo " macello"