L'ingresso della discarica di Alli Da story Napoli. La paura è Napoli. Emergenza rifiuti alla discarica di Alli. Lo spettro dei rifiuti provenienti dal capoluogo campano è tangibile. D’altronde, il passo non sarebbe poi tanto lungo. La società che si occupa dello smaltimento dei rifiuti alle pendici di Catanzaro, la veneta Enerambiente, tratta anche i rifiuti del napoletano. Da tre giorni è un via vai continuo di autoarticolati di ogni dimensione. Arrivano da tutta la Calabria. Complice il sequestro della discarica di Pianopoli nel lametino e la saturazione di quella di Rossano nel cosentino. Ma giungono tir anche da Melito di Porto Salvo, del reggino. “E' una situazione che non mi convince. Non mi convince perché ci sono troppi camion. E non so se la discarica di Alli ha l’opportunità di smaltire tutti questi rifiuti. È una situazione intollerabile. Tutti hanno un orario di lavoro. Solo noi, no. Siamo anche delle persone. Non siamo delle bestie”. Si lamenta Saverio Pistoia, sindacalista della Cgil e operatore della società Schillacium, in fila per scaricare già da tre ore. “Andate a chiedere a quelli che stanno negli uffici in giacca e cravatta, sono loro che gestiscono tutto”, invita un suo collega lametino. Ci sono rifiuti che provengono anche da Napoli? chiediamo. “Non lo possiamo affermare con certezza. Ma non sappiamo, nello stesso tempo, nemmeno da dove arriva esattamente la spazzatura, dicono: dal resto della Calabria”. I tir con il doppio rimorchio di dove sono? “Di Lamezia Terme. È da un paio di giorni che la situazione è diventata intollerabile. E tutti dormono”. Quindi, prima la gestione dello smaltimento era più tranquilla? “Era critica, come sempre. Ma non come adesso. Perché è impossibile che uno arriva qui e deve aspettare cinque o sei ore per scaricare”. Ultimamente è stata ampliata, osserviamo. “Non lo so, io vedo solo una situazione che non mi convince”. E cosa viene smaltito attraverso il canale che raggiunge il fiume Alli? “Lei mi fa delle domande a cui non posso rispondere. Non posso sapere come funziona qui. Io sono solo un autista che da circa 20 anni fa questo lavoro”. “Ha mai visto scorrervi del percolato? insistiamo. “Diciamo che nel bene e nel male è stato sempre così”. E, infatti, il percolato che scende giù nell'alveo del fiume Alli è facilmente riconoscibile, nonostante la pioggia battente della notte scorsa. |
4 dicembre 2010
Lo spettro dei rifiuti campani alla discarica di Alli
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3 commenti:
mi trovavo a percorrere la 106 direzione crotone, alla rotonda di cz lido ho cominciato a sentire un lezzo ( puzza ) insopportabile, nei pressi del ponte vicino coluccio mi sono trovato davanti n° 3 tir con rimorchio, subito mi sono reso conto che la puzza proveniva proprio da loro. Fortuna che i tir svoltavano a sinistra, verso siano, quindi verso la discarica, io invece proseguivo sulla 106. Dopo qualche centinaio di metri non ho avvertito più quello odore nausebondo. Tirando le somme, indovinate quello che mi è venuto in mente?
ma non è col tutto quel peso, il ponte cadrà?
intanto i nostri amministratori dormono aspettando l'emergenza dell'emergenza ben sapendo che in questo modo potrebbero arrivare tanti soldi e chissà la necessità di aprire nouve discariche magari nel proprio comune in cambio di tanti benefit per le casse comunali e naturalmente non per la salute dei cittadini.
la differenziata resta nei convegni e nelle belle intenzioni: mai che si provasse a metterla in pratica seriamente con un sistema reale di incentivi sanzioni verso chi non la effettua
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