Baltov Dimitrov Zdravko
Si fa attendere l’autopsia disposta dal sostituto procuratore Alberto Cianfarini sul corpo del piccolo Baltov Zdravko, deceduto presso il Pugliese Ciaccio di Catanzaro il 16 ottobre dell’anno scorso. Il medico legale dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, Giulio di Mizio, all’indomani dell’inchiesta aperta dalla Procura di Catanzaro, chiese novanta giorni di tempo per stilare una relazione autoptica che facesse luce sulla causa della morte del ragazzino di origine bulgara ma residente a Sellia Marina. Una relazione che, sollecitata ben due volte dal magistrato, ancora non è stata depositata in Procura. Un ritardo anche inconsueto, considerato il tempo richiesto per redigerla. Ovvio che si tratti di un rapporto che “scotta”. Non vi è dubbio, infatti, che farà da spartiacque sulle presunte responsabilità del personale sanitario del nosocomio in merito all’improvviso decesso del tredicenne prima ricoverato, poi dimesso, e infine sottoposto ad un intervento chirurgico, l’estremo, forse tardivo, per salvargli la vita. Ricordiamo che nel registro degli indagati per omicidio colposo figurano ventiquattro persone, sedici medici e otto infermieri. La famiglia di Baltov chiede verità e giustizia. Il suo legale, Giulio Calabretta del foro di Catanzaro, ha scritto all’assessorato regionale alla Sanità e al ministero della Salute denunciando l’Azienda ospedaliera Pugliese - Ciaccio – reparto Pediatria affinché venisse aperta “un’inchiesta nei confronti dei sanitari che hanno operato sul ragazzo Zdravko Dimitrov Baltov, considerando che è già intervenuta la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catanzaro (procedimento penale n. 5382/10 R.G.N.R. Mod. 21) la quale ha altresì disposto il sequestro di tutta la documentazione inerente il decesso del ragazzo”. Nessuna risposta, fino ad oggi, dagli organi amministrativi interpellati. Come nessuna risposta alla richiesta, avanzata dall’avvocato all’Azienda, di risarcimento dei danni subiti.Un silenzio assordante regna intorno a questa tragedia. Dopo l’exploit della notizia, finita sul tg nazionale, è caduto il sipario su ciò che accadde realmente quel fatidico giovedì 14 ottobre. Quando venne dimesso con la seguente diagnosi: “Dolore addominale diffuso trattato in osservazione presso chirurgia pediatrica”. Un po’ poco i dolori addominali se poi lo hanno portato alla morte. Come appaiono del tutto insufficienti gli integratori minerali suggeriti dal personale medico al fine di farli scomparire. |
19 gennaio 2011
Baltov, verità in trincea
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4 commenti:
adesso speriamo che non lo uccidono per la 2° volta.
la Calabria ha il triste primato di morti negli ospedali.
perchè chiudono gli ospedali in calabria?
quanti soldi percepisce la regione calabria per la
" mala sanità "
quanti malati dal sud vanno al nord per curarsi.
perchè tanto tempo per fare una autopsia, quanto tempo per depositarla.
Magari hanno omesso l'autopsia x pararsi ....le spalle, i medici questa brutta categoria, nel 50 % dei casi, si sa cautelare...mi è capitato uno spiacevole episodio alla nascita di mio figlio....nella cartella clinica nn c'era tutto...ah e la Clinica era al Nord...Clinica S. Anna di Torino...un'eccellenza per l'europa...
poi questo cose succedono solo ai poveri cristi, senza santi in paradiso. chissà se ad un figlio di qualche politicante locale sarebbe successa la stessa cosa.
ricordo l'ultima visita del presidente scopelliti al pugliese qualche mese fa. tutti i medici in prima linea davanti al vecchio pronto soccorso, con i loro camici candidi, le loro camice azzurre ad aspettarlo con la bava alla bocca. in quel momento tutti i reparti erano svuotati da personale, perchè i medici erano "impegnati" a fare da tappetino rosso al presidente.
volete sapere come andrà a finire questa storia? esattamente come state pensando in questo momento!
Tutto verrà infangato, si cercano vizi di forma, qualche avvocato/politico farà il suo sporco lavoro....e noi poveri cristi continuiamo a sperare che una tragedia del genere non succeda ai nostri figli.
Fine
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