Lo spettro dell'Edison

Più alta della Muraglia cinese. Non è visibile dalla luna, ma in quasi tutta la provincia di Catanzaro sì. È la centrale a turbogas dell’Edison localizzata nel territorio di Simeri Crichi. Grigie e spettrali colonne di fumo - ops: di vapore acqueo precisano dal colosso dell’energia italiano - che scalzano le nuvole del cielo. Dal 5 settembre scorso, anche, senza monitoraggio dell’aria da parte del Servizio Tematico Aria del Dipartimento dell’Arpacal, Agenzia regionale della protezione ambientale della Calabria. Sul sito istituzionale non ci sono. Sono fermi a quel dì. E crescono le preoccupazioni dei cittadini.

Dalla sua entrata in esercizio, nel mese di luglio 2007, l’Edison ha sempre rassicurato le comunità dei paesi limitrofi circa il presunto inquinamento dell’aria e dell’ambiente. E, a ruota, l’Agenzia gli ha sempre dato ragione predisponendo delle centraline di monitoraggio dell’aria, denominate Edison 1, o Pietropaolo, ed Edison 2, stazione Apostolello smontando via via le apprensioni delle associazioni ambientaliste. “Gli inquinanti solitamente inclusi nella definizione degli indici di qualità dell´aria – sottoscrivevano dall’Agenzia ministeriale - sono quelli che hanno effetti a breve termine, quali il monossido di carbonio (CO), il biossido di azoto (NO2), l´ozono (O3), il particolato (PTS, PM10 o PM2,5 a seconda delle dimensioni). Tale scelta – motivavano - nasce dal fatto che gli indici sono formulati nell´ottica di dare indicazioni quotidiane alla popolazione per evitare proprio tali tipi di effetti (in genere di tipo cardiovascolare o respiratorio)”. Bene. Non solo non c’è più traccia dei riscontri del vapore acqueo nell’ambiente circostante da cinque mesi a questa parte di tutte le sostanze “inquinanti” ma, in particolare, i dati del monossido di carbonio è da quasi un anno che non pervengono. Cioè, le tabelle indicano: “N.P”, che sta per “dati non pervenuti”. Oppure, per una qualche anomalia strumentale non si riescono a monitorare.

Sulla costruzione della centrale a turbogas ricordiamo l’interrogazione, verso la fine dell’anno 2007, del consigliere regionale, Giuseppe Guerriero, all’assessore all’Ambiente, Diego Tommasi, alle Attività produttive, Pasquale Tripodi, ed al presidente della giunta regionale, Agazio Loiero, preoccupato dei possibili rischi per la salute dei cittadini e l’ambiente circostante. E la tempestiva risposta affidata al dirigente regionale di settore, Giuseppe Graziano: “L’opera riveste carattere rilevante per lo sviluppo strategico del tessuto economico regionale”.

Il rilevante sviluppo strategico concerne i regalini che l’Edison ogni anno somministra al Comune di Simeri Crichi e l’utilizzo di mano d’opera locale. Che, nel corso dell’ultimo periodo, si è assottigliata sempre di più. Dalle duecento unità promesse, ora sono ridotte a poco più di cinquanta. Il tutto compensato da ulteriori regalini. Si chiamano Royalty. Il sindaco, Saverio Loiero, ringrazia. Nella campagna elettorale del 2006 ha sbaragliato il suo avversario: Franco Primo.

È solo il caso di ricordare che la Centrale si trova al di qua del fiume Alli, dirimpetto, dall’altra parte della via alzaia, invece, è territorio del Comune di Catanzaro, e si sviluppa la discarica di Alli. Questo dicesi: sviluppo strategico, rilevante sviluppo strategico regionale. Sono lontani i tempi in cui la località si chiamava: Cucullera nobile, quando la baronessa Bianca Maria Costanza Marincola la trasformò in un giardino rigoglioso di piante preziose sul finire del ‘700. Al posto dei nobili degli Stati illuministi ora ci sono i coloni lobbisti delle Repubbliche democratiche. Sono visibili anche da lontano.