21 maggio 2011

Caso Baltov, entro fine mese l'autopsia

Dimitrov Baltov Zdravko, deceduto al Pugliese Ciaccio di Catanzaro a soli tredici anni lo scorso 17 ottobre 2010


Caso Baltov, la verità si avvicina. Entro fine mese sul tavolo del pubblico ministero, Alberto Cianfarini, che ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo contro ventiquattro persone, tra medici e infermieri, dell’ospedale di Catanzaro, la relazione autoptica del medico legale, Giulio di Mizio. Presto, quindi, la verità sulla morte di Dimitrov Baltov Zdravko, di origine bulgara, deceduto al Pugliese Ciaccio, il 16 ottobre 2010 alla tenera età di tredici anni.
Nei giorni scorsi c’è stato un primo incontro ricognitivo presso l’Unità operativa di Anatomia patologica del nosocomio di Lametia Terme tra il consulente dell’Università Magna Graecia di Catanzaro e il laboratorio analisi. Un confronto che, secondo indiscrezioni, avrebbe confermato una sorte di “infarto intestinale” che avrebbe colpito il ragazzo il 15 ottobre, il giorno del secondo ricovero, meno di ventiquattrore dopo le dimissioni dal nosocomio del capoluogo. Prossimamente, invece, un ulteriore colloquio relativo all’aspetto clinico più propriamente radiologico degli esami effettuati prima del decesso. Una volta raccolte tutte queste informazioni il medico legale potrà, quindi, concludere una relazione autoptica per la quale chiese novanta giorni di tempo, nell’immediatezza dell’incarico da parte del procuratore. E che oggi, a distanza di ben sette mesi, si fa attendere.
Rimangono, tuttavia, ancora fermi i dubbi, espressi dall’avvocato della famiglia, Giulio Calabretta, sulle motivazioni che hanno spinto i medici, che lo hanno avuto in cura a seguito dei forti dolori all’addome, giovedì 14 ottobre 2010, a dimetterlo, nonostante alcuni valori del sangue avrebbero potuto, o dovuto, indurli ad un più precauzionale ricovero. Come il dato sulla Glicemia (il glucosio nel sangue), e quello su una tipologia di globuli bianchi e rossi, della formula leucocitaria. Un po’ troppo sballati per rimandarlo a casa insieme a dei vivi consigli ad assumere più frutta e verdura.
Il giorno dopo, infatti, l’intervento chirurgico in extremis per salvargli la vita. Invano. Tardivo?

2 commenti:

Anonimo ha detto...

avrà un pò di giustizia o dovremo sperare in quella divina (sempre che esista)?

Anonimo ha detto...

che bella solidarietà!!