Una "cosa" marrone rinvenuta da alcuni turisti a Botricello, a poche centinaia di metri dal depuratore
Mare sì e mare no. Quando va bene arriva la schiumetta intorno alle ore 11. Aspetti che passi e di necessità virtù il bagno te lo fai comunque, il caldo dopo un po’ è irresistibile. Quando va male ti penti di esserci andato. Amaramente. È il mare nostrum. Dell’alto Ionio catanzarese, che abbraccia i Comuni di Simeri Crichi, Sellia Marina, Cropani e Botricello. Chiazze di inconfondibile color marrone fanno la loro comparsa, la passerella in bella vista, fino al calar del sole. A volte di forma irregolare, di contenuto irregolare. Parallele alla battigia. A volte, invece, di una certa consistenza, ben solidificate. Come è possibile?
A sentire gli amministratori interessati i depuratori funzionano tutti. Non solo, ma ci tengono a rimandare la patata bollente ai vicini: “Ci auguriamo che anche gli impianti degli altri siano efficienti, altrimenti il nostro lavoro è inutile”. Perché loro lo sanno, che il mare non ha barriere, non issa steccati. E, quindi, scaricano la responsabilità sugli altri. Osannano il loro interventismo e con l'indice puntato e lo sguardo rivolto in alto auspicano, sperano. Poi abbassano gli occhi e ti guardano fisso perché pretendono che gli dia ragione, che è vero: che sono gli altri. All’unisono. Un coro unanime.
Intanto, il mare, sua maestà il mare, che non ha mai fatto politica, che non si intende di queste cose, ti coccola e ti accarezza con ingenuità. Ricambia a seconda di ciò che ha. Non nasconde niente, neanche gli stronzi.
3 commenti:
intanto le persone si ammalano...prude nelle parti intime.
sarà colpa del mare?
proverbiale saggezza. chapeau
finale eccelso
bisognerebbe monitorare e scoprire sui 32 depuratori presenti in Calabria, quanti ne funzionano effettivamente....perchè i dati rilasciati dall'arpacal che parlano del 95% delle spiagge calabresi balneabili sono una terribile menzogna...
Posta un commento