19 dicembre 2011

Michele Traversa. Sindaco per poco, Babbo Natale per sempre

Michele Traversa. Caricatura a cura del blogger 

Quest’anno Babbo Natale a Catanzaro è arrivato prima del solito. Ha consegnato un regalo speciale a bambini e adulti. Ha rotto la tradizione. Ha superato se stesso. Michele Traversa è entrato nelle case di tutti i catanzaresi e ha consegnato loro un bel pacco.
Dopo i Treni turistici come assessore regionale. Dopo il Parco della biodiversità come presidente della Provincia. Dopo il Finalmente della sua vittoria a sindaco della città per 62 elettori su cento. Dopo. Dopo. Si è fatto due conti. Solo la fine della legislatura come deputato gli avrebbe consentito di maturare il vitalizio. Si è fatto due conti, l’onorevole. E ha sciolto le riserve che pure in più occasioni aveva annunciato. Si è dimesso. Troppo povero l’alibi dei conti in rosso del Comune. Forse un lapsus, voleva dire dei suoi. E, dunque, i catanzaresi non hanno più il primo cittadino del Detto Fatto. Non ce l’hanno più. Il detto fatto si è fermato a Roma. Al Parlamento. Un fulmine a ciel sereno. Che ha messo in imbarazzo anche i suoi seguaci della prima ora. Era il suo sogno. Infranto sull’altare della tasca - considerato il recente obbligo di scegliere o per l'una o l'altra carica. 
Ma non tutto è perduto per le sorprese natalizie future del capoluogo calabrese. Dicono, da più parti, che potrebbe ritornare il compianto Sergio Abramo in rappresentanza della decadente parabola politica del Pdl. Magari per le prossime elezioni primaverili. Il Sergio, già due volte sindaco della città. Che non ha perso tempo a togliere l’acqua ai suoi concittadini in qualità di presidente della SoRiCal, perché morosi. Dicono che sarebbe disposto a lasciare la poltrona della società di Veolià per ritornare a Palazzo de Nobili. E poi, certamente, per il prossimo Natale andranno di scena anche le marionette a Catanzaro. Con un bell’aumento del 100 per cento sotto l’albero per sanare il debito. Ma con la promessa spumeggiante di aver sempre l’acqua nelle case. Senza più interruzioni. Un’acqua da bere insieme alla supposta.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

quante magagne e noi come fessi andiamo sempre a votare.

Anonimo ha detto...

Si dice che abbia lasciato perche' e' stato messo davanti ad una scelta ben precisa o sindaco o onorevole
con la crisi che c'e' almeno il vitalizio lo incassera'
CHIEDO AD EMILIO..:SI PUO' SAPERE SE LE CASSE DEL COMUNE SONO VUOTE O E' SOLO UNA BUFALA?
Spero almeno che da roma possa aiutare catanzaro cosi' come ha fatto quando era alla provincia
perche' onore al merito ha fatto molto per catanzaro
probabilmente si e' reso conto che poteva essere piu' utile come onorevole che come sindaco
LARGO AI SOLITI VOLPONI CHE DA SEMPRE GESTISCONO CATANZARO

Anonimo ha detto...

Emilio, come al solito la verità sta nel mezzo. Il comune di Catanzaro è debitore nei confronti della Sorical, su questo non ci sono dubbi. La Sorical non rispetta il contratto con la Regione in quanto non effettua opere di ammodernamento della rete idrica. Chiaramente non capisco come potrebbe affrontare queste spese se tutti i comuni calabresi non pagano i propri debiti (come potrebbero se molti non sono capaci di farsi pagare i consumi dai cittadini). E' il cane che si morde la coda. Il comune di Catanzaro non aumenta le tariffe dal 1 gennaio 2000; probabilmente è tra i comuni dove si paga di meno in assoluto. Il problema è che malgrado tariffe molto basse su 8 milioni di euro all'anno i cittadini catanzaresi ne pagano 5, gli altri 3 sono morosi. Se consideriamo che questo vale da molti anni ci sono circa 25 milioni di euro che il comune non ha incassato. Gli amministratori dovranno decidere se costringere con le cattive i morosi a pagare o adeguare le tariffe alle altre città italiane. In quest'ultimo caso non è il caso di parlare di supposte perchè, ripeto, i cittadini catanzaresi per dieci anni hanno pagato con le tariffe più basse d'Italia.
A tal proposito il tuo comune, Cropani, ha raddoppiato le tariffe già per l'anno 2008 e non mi pare che qualcuno, te compreso, abbia messo in risalto la cosa.

Anonimo ha detto...

Rispondo all'anonimo.
Le casse del comune sono in deficit pesante. Lo erano già ai tempi di Olivo ma almeno si rispettava il patto di stabilità.
Nel bilancio attuale non si rispetta il patto di stabilità per 12 milioni (la spesa corrente del comune è di circa 92 milioni), per cui per il prossimo anno ci saranno meno soldi dallo stato. Il punto è che di quei 12 milioni la gran parte è dovuta alle decisioni di Traversa sindaco, il quale, per tener fede alla sua fama di politico del fare, ha fatto un pò troppo, spendendo ancora di più, in questi pochi mesi. Probabilmente contava su un grosso aiuto da Roma, dove ha molti contatti, e non ha previsto l'arrivo dei tecnici a cui non ha potuto chiedere nulla. E non ha ottenuto nulla anche da Scopelliti, che, da buon reggino, ha risposto che nulla può per problemi amministrativi di un comune. Vedremo se potrà fare qualcosa per Reggio ora che si è scoperto un buco di 75 milioni in gran parte frutto della sua amministrazione e dell'operato dei suoi dirigenti (leggasi Fallara).

francesco di lieto ha detto...

Propongo di sostituire San Vitaliano con San Michele.
Sembra, infatti, che i Catanzaresi debbano essere grati più al nuovo Santo che al vecchio vescovo campano.
...e poco importa se per capire l'importanza di San Michele da Botricello è servita una inutile tornata elettorale (pagata dai contribuenti).
Così come di poca importanza è il fatto che occorrerà tornare al voto (ma chi paga ?) per trovare un nuovo Sindaco.
E per mettere a tacere quegli stolti infedeli, che continuano a domandarsi "ma allora perchè si è candidato ?", potremo rispondere in coro : San Michele anche da Roma vede e provvede...

Cirano ha detto...

Babbo Natale in anticipo....a Catanzaro mentre a Reggio per mandarli via serve solo il mandato di cattura!

Anonimo ha detto...

Il popolo è sovrano