“La Calabria confina a Nord con la Puglia e a Sud con la
Sicilia”, dichiarò Giuseppe Scopelliti
in grande rispolvero elettorale ai microfoni di Radio2. Era il 2010. Oggi è
governatore e anche la sua cultura sembra avvantaggiarsene. Confina anche con
la Grecia. Ma non tutta. Solo la punta della punta dello Stivale italiano, cioè
Reggio, la sua città natale. Scopelliti docet.
Non si tratta di un mero errore ma di una revisione storica, con buona pace dell’ormai superata Magna Grecia. D’altronde, la storia la scrivono i vincitori. E lui ha vinto.
Non si tratta di un mero errore ma di una revisione storica, con buona pace dell’ormai superata Magna Grecia. D’altronde, la storia la scrivono i vincitori. E lui ha vinto.
Dunque. La storia. Si aggiorna. I Greci ci sono ancora in
Calabria. Non solo con arcaismi e templi. Parlano ancora la lingua di Pitagora
e Socrate. In una vasta area reggina. Sono in tutto 48.717. Compreso lui. Le minoranze
linguistiche vanno salvaguardate, invita l’Unione europea. È giusto così. Ecco,
allora, la scoperta. Già il 13 ottobre scorso la rincorsa per l’obiettivo da
raggiungere entro i primi giorni di dicembre. A Melito di Porto Salvo si erano dati appuntamento i sindaci dell’Area
Grecanica. Giuseppe Iaria, primo
cittadino del “fiume del miele” (etimo di Melito), Agostino
Zavettieri (Roghudi), Federico Curatola (Bagaladi), Antonio Guarna
(Montebello Jonico), Pietro Fallanca (Cardeto), Maria Laura
Tortorella (commissione straordinaria Condofuri),
Lillo Sapone (San Lorenzo), Sandro Autolitano
(Palizzi), Ettore Ferraro (assessore Palizzi).
“I Pisr (piano integrato sociale regionale, ndb)
– disse Iaria - rappresentano un punto importante per l’intero territorio e noi
dobbiamo rispondere come area grecanica in modo unito e senza spaccature”. E “in modo unito” e “senza spaccature”
è stato. Tutti greci. Si sono guardati allo specchio e si sono riconosciuti. Qualcuno
per non dare adito a dubbi si è fatto anche crescere la barba. Il governatore
no, lui è greco dentro.
E fu così che i greci reggini superarono
gli albanesi cosentini. I secondi si fermano a 39.992. Il sindaco di Aquaformosa, Giovanni Mannoccio, cita il miracolo
della moltiplicazione dei pani e dei pesci del Messia per raccontare l’accaduto.
E si augura che “si possa riparare all’errore oppure non continuare con la
prossima emanazione del bando a proseguire nell’errore”.
Una storia scritta con i soldi. Ammontano
a quasi sette milioni le risorse finanziarie piovute sull’ “isola ellenofona” di
Reggio Calabria. Isola? Non sarà che la Calabria confina anche con Roma e con l’antico
Impero Romano? Per questo c’è tempo. Magari con i prossimi Pisr.
* Buongiorno Scopelliti
* Buongiorno Scopelliti
4 commenti:
il grande imbroglio è un altro: in quell'area sono rimasti solo una decina di persone che sanno parlare il grecanico, mentre come ben sai l'harbreshe è più parlato.
Scopelliti ha un'idea tutta sua dell'esser governatore della calabria
ho sentito dire che ha fatto fare un copia incolla di un documento copiato dalla liguria e che a roma si son fatti burla di noi
il documento riguardava delle spese sanitarie e delle previsioni sul consumo dei farmaci
Io posso dire che scopelliti non mi rappresenta e che si fa i cavli suoi a modo suo
basti pensare che non ha speso una parola sulla lotta dei camionisti
maNDIAMOLO A CASAAAAAAAAAAAAA
Parafrasando Montanelli: "Dicono che Scopelliti sia un politico della Magna Grecia. Io però non capisco cosa c'entri la Grecia..."
(il grande Indro a proposito di De Mita)
Bravo a Domenico Errigo !!
Infatti il nostro ( loro ) governatore Scopelliti, secondo me, si potrebbe definire un politico del MAGNA MAGNA MAGNA MAGNAAAAAAAAAAAAAAA
Ciao a tutti
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