16 febbraio 2012

Psicosi d'auto a Botricello. Colpito Ciurleo, il fustigatore dell'Amministrazione comunale

Michelangelo Ciurleo

A Botricello la psicosi d’auto prosegue senza soluzione di continuità. Incendiata la Mercedes di Michelangelo Ciurleo, coordinatore cittadino del Pdl nonché assessore provinciale agli Affari generali, la sera del 14 febbraio scorso, nel parcheggio dell’ospedale Pugliese Ciaccio dove lavora come medico. In poco più di un mese sono quattro i veicoli, di altrettanti politici e dirigenti, danneggiati da ignoti, volti ad intimidire l’operato della politica locale. Nel caso di Ciurleo si tratta di un’eccezione. 
A differenza di Francesco Iaquinta, responsabile dell’Ufficio tecnico (19 gennaio 2012), di Giovanni Camastra, sindaco (11 gennaio 2012) e di Rosario Pignanelli, comandante della polizia municipale (30 dicembre 2011), non fa parte né della dirigenza e né dell’Amministrazione comunale. Anzi, ne è proprio il fustigatore. A lui si deve la denuncia pubblica delle modalità “illegali” e “truffaldine” delle riscossioni Tarsu, affidate ad una società di Cuneo, Areariscossioni, secondo il tenore dell’esposto presentato anche alla Guardia di Finanza. E tante altre, fin dall’insediamento dell’attuale governo locale targato Camastra.
Non ha dubbi l’ex sindaco che l’atto subito sia riconducibile alla sua azione politica volta a chiedere “quotidianamente chiarezza e trasparenza nella gestione della cosa pubblica al Comune”.
Accusatori e accusati di Botricello, dunque, tutti insieme appassionatamente vittime della tagliola della vessazione. E suonano stridenti le parole usate dal prefetto, Antonio Reppucci, all’indomani dell'intimidazione al capo dei vigili. Che il paese "è una zona tranquilla”.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Spero tanto che qualcuno indaghi su queste vicende segnalate dal Giornalista , in quanto il problema stà diventanto molto grande !

Anonimo ha detto...

È innegabile la continuità fra i fatti criminosi. Non si tratta solo della modalità e della vicinanza temporale. Alla seduta straordinaria del Consiglio, convocata dopo l'intimidazione al Pignanelli, partecipò anche lo stesso Ciurleo (fonte) nonché il sindaco Camastra e il prefetto di Catanzaro. La punizione, pare, è arrivata puntuale.

La prossima auto rovente sarà quella di Reppucci?

Saluti.
R.L.