7 marzo 2012

Catanzaro, una città di carta

Piazza Garibaldi

Una città di carta. Non solo Palazzi di potere. Anche tanta carta. Montagne di carta a Catanzaro. Vicino l’ospedale e finanche tra le corsie. Corso Mazzini ne è sommersa. E nessuno vuole raccoglierla. Carta straccia. Di più. 
Si è appena conclusa la seconda gara indetta dal Comune per l’affidamento del servizio. Poche ore fa, alle 16. La prima il 29 febbraio scorso. Deserte entrambe. Nessuno si è presentato.
Si allungano i tempi per smaltirla, dunque. E aumentano i disagi e i pericoli per i cittadini. Basterebbe una fiammella per seminare il panico. Cartoni e cassette. Il capoluogo della regione Calabria si laurea città di… carta. 
Il servizio della differenziata era stato affidato precedentemente alla società pubblico - privata “Ambiente e Servizi”, che si è avvalsa della cooperativa “La Fabbrica di Leonardo” per quanto riguarda la raccolta della carta presso gli enti pubblici. Una quantità enorme. Circa 30 tonnellate al mese. Date le difficoltà finanziarie della società mista, in via eccezionale solo per lo scorso gennaio, il Comune aveva assegnato alla cooperativa il servizio di smaltimento della carta dalle strade cittadine. Se l’è cavata con 20 tonnellate. Febbraio. Ad Aimeri è andata tutta la differenziata, oltre agli ingombranti e agli Rsu. Fino alla fine del mese, in attesa della gara. Una seduta sciolta ancora prima di iniziare. E da allora i cumuli di carta hanno ricominciato ad impossessarsi della città. Complici anche i commercianti che non si curano minimamente, come dovuto, di ridurla di volume, impacchettarla e depositarla in modo ordinato a fianco i cassonetti. Cartoni facilmente rintracciabili. Con tanto di nome della ditta produttrice e del destinatario della merce. Da tutti, tranne che dai vigili della polizia municipale. Che passano e spassano. Guardano, ma non vedono. Non vogliono.
Quello di Catanzaro sembra il gioco della morra cinese. Vincitore incontrastata la carta sui sassi del potere. Sa come prenderli. Nessuno finora ha osato puntare sulle forbici. Allora sì che i Palazzi seguiteranno a far da padrone.

1 commento:

Anonimo ha detto...

grazieeeeeeeeeeeeeee, la città è stata "parzialmente" ripulita. evviva la fabbrica di leonardo