La copertina delle memorie di Rodolfo Piterà
Con il
pennello in mano o davanti alla macchina da scrivere. La camicia e la cravatta,
ombreggiate dal fumo delle sigarette, gli davano qualcosa di solenne. Erano le due
forme d’arte che lo elevavano dalle faccende quotidiane (ne coltivava anche
un’altra, la musica). L’una fatta di colori e linee, l’altra di parole e suoni.
Immerso sulla tela o sul foglio bianco non perdeva mai il senso del tempo,
scandito dai colpi di una tosse perenne. Un’immagine che dall’età di sei anni
mi è rimasta impressa fino al suo ultimo respiro. Era il giorno di ferragosto
del 1986.
Ventisette
anni dopo, agosto 2012, la scoperta delle sue memorie. Ed è qui e adesso che ho
avuto finalmente la possibilità di vedere oltre. Il candore della camicia
bianca ha assunto una ricchezza di colori inesauribile. E anche i battiti della
macchina da scrivere hanno iniziato a suonare. Una melodia di ricordi e di
riflessioni che uniscono felicemente un cuore passionale orientato alla verità e
una mente aperta al presente, alla storia e al futuro.
Il libro è
suddiviso in tre parti. La prima sulla storia di Belcastro. E comprende anche gli
usi e i costumi della comunità fino al 1984, data di stesura delle sue memorie.
La seconda verte sulla storia della musica, cioè la gloriosa banda musicale fondata
a Belcastro nel 1929 e poi sciolta per causa di forza maggiore nel giro di
qualche anno. L’ultima è una piccola raccolta di elogi funebri che ha tenuto il
giorno delle esequie.
La storia
di Belcastro è un excursus sulla
città e sulle vicende principali. Fin dalla fondazione. Un posto di rilievo
occupa l’evento più importante: la nascita di San Tommaso d’Aquino. Per
l’occorrenza enuclea una serie di prove che di per sé rappresentano una piccola
Summa, al pari della filosofia dell’Aquinate.
A seguire i personaggi illustri che hanno avuto i natali a Belcastro. Gli
ultimi paragrafi li dedica alle usanze antiche. Qui, il linguaggio pomposo,
dettato dalla narrazione fredda e apparentemente distaccata dei fatti storici,
acquisisce una vena ironica sorprendente e uno spirito critico nuovo. Un Piterà
genuino, quasi comico.
La storia
della musica è un racconto storico prezioso. Nessuno, prima di lui, ha mai scritto
notizie in merito a questa gloriosa pagina della comunità di Belcastro in pieno
biennio fascista. La vicenda, per come impostata, è qualcosa di unicum. Rodolfo Piterà fa nomi e cognomi
di quelli che contribuirono in modo determinante a farla nascere e poi morire.
Analizza le cause e le colpe. E trae le conclusioni. Una testimonianza straordinaria.
Il
capitolo sui discorsi, infine, ci restituisce un Piterà privato, addolorato per
la perdita degli amici. Anche qui, nonostante la sofferenza, non abbandona la
fiducia nella forza delle parole. Elegiaco quello scritto per il suo compagno
d’infanzia, Alfredo Marzano.
Disponibile, tra le altre, nelle seguenti librerie:
- Edicola di "Lamanna Teresa"
via Oberdan 22,
Belcastro (CZ)
Tel.: 0961.932218
- Edicola di "Rosetta Colosimo"
Piazza Matteotti, 4
Cropani Marina (CZ)
Tel.: 0961.961145
- Cartolibreria di Luciana Maida
- Cartolibreria di Luciana Maida
via Nazionale 223, 225
Botricello (CZ)
Tel.: 0961 96 74 84
- Libreria Ubik Catanzaro
Via del Progresso
Catanzaro Lido (CZ)
Tel.: 0961.34213
- Libreria di Bendetto Sestito "L'isola del
tesoro"
Via Francesco Crispi
Catanzaro (CZ)
Tel.: 0961.725118
1 commento:
complimenti Emilio e con questo è il tuo secondo libro, continua a scrivere perchè lo fai molto bene, siamo in attesa di riceverlo perchè lo abbiamo ordinato online.
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