
Nelle foto due momenti della messa in opera del tubolare
Come si cambia un tubo vecchio? Basta farne passare un altro al suo interno. E’ la tecnologia cosiddetta “NO-DIG”, cioè senza scavo. Una tecnologia tedesca, prodotta dalla Raedlinher gmbh, sbarcata per la prima volta in Calabria, a Sellia Marina, per la riabilitazione della condotta Sellia Marina-Cropani della lunghezza di mille e trecento metri. “La soluzione proposta da S3 Soncini Spa – riferisce Federico Scalia, ingegnere della società di Reggio Emilia, che ha l’esclusiva per la messa in opera del materiale in Italia - consente di intervenire positivamente in tempi brevi e senza modificare l’originale percorso delle condotte. La tecnologia di recupero – ha aggiunto - della funzionalità idraulica dei condotti in pressione utilizza un tubolare flessibile Primus Line composto da fibra sintetica rinforzata (kevlar) racchiusa tra due guaine in materiale termoplastico”. I lavori, del costo complessivo di 350 mila euro, sono iniziati lo scorso 17 giugno, e termineranno al massimo entro il 7 luglio prossimo. Soddisfazione è stata manifestata da Tommaso Laporta, direttore dei lavori, e da Gino Ferro, assistente delle operazioni di messa in opera. “Con questa iniziativa – ha detto il dirigente – la Sorical (Società di risorse idriche calabresi) ha dimostrato di sapere essere tempestiva e lungimirante. Tempestiva perché, grazie a questa soluzione, del tubolare Primus Line, si può interviene immediatamente nella riabilitazione delle condotte ormai logore e vecchie. E poi lascia ben sperare per il futuro. Infatti – ha concluso – rassicura una durata di 50 anni, più resistente del tubo d’acciaio che si ferma a 30”.

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