Andrea Amendola
Se all’Olimpico il capo ultras Gerry ‘a Carogna dà il via
libera per l’inizio della finale con la Fiorentina, nonostante gli scontri e i
feriti nel prepartita, a Catanzaro il suo collega, Andrea Amendola, ci si
sposa, allo stadio. Tempi difficili, questi. Tempi in cui la popolarità dei
politici è al minimo storico. E quella dei tifosi è alle stelle. Siamo nel pallone.
E così il prossimo 12 luglio lui e Jessica festeggeranno insieme a pochi e centellinati intimi, circa mille invitati: amici, parenti e tifosi doc, il loro sì per tutta la vita. Tra le tribune del mitico stadio Nicola Ceravolo. Che porta il nome del presidentissimo, colui che fece conquistare per la prima volta la serie A ad una squadra calabrese. Laddove l’amore per la squadra del cuore supera i tre colli del capoluogo di regione per raggiungere le vette delle aquile.
L’assessore allo Sport, Antonio Sgromo, nominato dal sindaco, Sergio Abramo, dopo la bufera giudiziaria a base di sesso in cambio di favori dello scorso marzo, ammette candidamente: “Non ne so nulla. Ho appreso la notizia due giorni fa. E sto cercando di capire se si tratta di una notizia vera o solo inventata dai giornalisti.” Vuole vederci chiaro perché “in genere i matrimoni non si fanno negli stadi.”
Già, ma lui non è un cittadino qualunque. È il capo ultras. Non solo, ma è anche consigliere con delega ai Rapporti istituzionali proprio con l’Us Catanzaro. Per qualsiasi parere che il Comune intende adottare per la squadra e la società bisogna chiedere a lui. Anche per sposarsi.
E così il prossimo 12 luglio lui e Jessica festeggeranno insieme a pochi e centellinati intimi, circa mille invitati: amici, parenti e tifosi doc, il loro sì per tutta la vita. Tra le tribune del mitico stadio Nicola Ceravolo. Che porta il nome del presidentissimo, colui che fece conquistare per la prima volta la serie A ad una squadra calabrese. Laddove l’amore per la squadra del cuore supera i tre colli del capoluogo di regione per raggiungere le vette delle aquile.
L’assessore allo Sport, Antonio Sgromo, nominato dal sindaco, Sergio Abramo, dopo la bufera giudiziaria a base di sesso in cambio di favori dello scorso marzo, ammette candidamente: “Non ne so nulla. Ho appreso la notizia due giorni fa. E sto cercando di capire se si tratta di una notizia vera o solo inventata dai giornalisti.” Vuole vederci chiaro perché “in genere i matrimoni non si fanno negli stadi.”
Già, ma lui non è un cittadino qualunque. È il capo ultras. Non solo, ma è anche consigliere con delega ai Rapporti istituzionali proprio con l’Us Catanzaro. Per qualsiasi parere che il Comune intende adottare per la squadra e la società bisogna chiedere a lui. Anche per sposarsi.
E non ha avuto dubbi.
2 commenti:
Dopo un punto non si comincia una frase con "che".
Emilio può farlo.... tu no .
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