Il Castellaccio è salvo!
L’antenna della Wind
non si fa più. Lo ha assicurato il sindaco, Severino
Ciaccio, a margine di un Consiglio comunale aperto alla cittadinanza venerdì
scorso. Un civico consesso acceso, in cui il primo cittadino ha provato a
spiegare un iter complesso, questo che ha portato la compagnia telefonica a
presentare il progetto di istallazione di un ripetitore in una zona vincolata,
sia dal punto di vista storico che monumentale, a due passi dal Castellaccio, risalente al VI secolo d.
C. “Non si può costruire nulla, lì.” ha tuonato ed ha ammesso il sindaco. Eppure, qualcosa è
sfuggito di mano agli uffici competenti. Forse il piano regolatore, all’uopo governato alla bisogna.
Cinquecento trenta firme raccolte. Una petizione on line. Una mobilitazione che ha colto di sorpresa anche gli stessi amministratori. “Anche io non ero d’accordo. E questo mi ha causato inimicizie personali,” ha confessato Ciaccio. “Bisogna distinguere aspetto estetico da quello sanitario,” ha motivato cercando di calmare le acque agitate di Palazzo Poerio. Un dibattito rovente con i belcastresi, intervenuti in massa, che si è concluso con uno scrosciante applauso quando, alla domanda diretta: “Si fa o non si fa?”, ha risposto: “No!”
Cinquecento trenta firme raccolte. Una petizione on line. Una mobilitazione che ha colto di sorpresa anche gli stessi amministratori. “Anche io non ero d’accordo. E questo mi ha causato inimicizie personali,” ha confessato Ciaccio. “Bisogna distinguere aspetto estetico da quello sanitario,” ha motivato cercando di calmare le acque agitate di Palazzo Poerio. Un dibattito rovente con i belcastresi, intervenuti in massa, che si è concluso con uno scrosciante applauso quando, alla domanda diretta: “Si fa o non si fa?”, ha risposto: “No!”
5 commenti:
almeno questa volta non sei l'unico a crearti inimicizie sei in ottima compagnia insieme al sindaco Ciaccio, un ringraziamento va a Saverio Tassone e a tutti quei cittadini di Belcastro che hanno capito il pericolo dell'antenna.
Il mio intervento in qualità di presidente del comitato NO antenna a Belcastro:
Salve
Chi vi parla e’ uno di voi che ha cuore trafitto da questa antenna.
Autorizzo i mezzi di stampa a riprese, registrazione e pubblicazione.
Vi parlo come portavoce autorizzato, da quella comunità Belcastrese firmataria “no antenna alla Turra” (gia’ raccolte 500 firme e nei prossimi giorni saranno protocollate) e qui posso affermare anche da alcuni consiglieri di maggioranza
e non aggiungo altro.
La cosa che ci deprime è la generalizzazione del problema, la generalizzazione crea confusione. Vi parlo con il cuore in mano, vi prego non dite che un fatto politico, la politica la lasciamo fare ad altri.
Chiedo in piena democrazia di non essere interrotto e sarò grato alla vostra genuinità, rispetto, di ascoltare se vi è possibile.
Ormai il mondo è finito, distrutto da un evoluzione tecnologica gestita male. Il denaro è più importante di qualsiasi altra cosa. Il denaro che noi sudiamo serve per alimentare, arricchire, chi vuole solo arricchirsi e basta.
La collettività Belcastrese si domanda:
Il comune ha fatto istruttorie tecniche annuali al fine di localizzare i vari siti per antenne?
Sono state interessate le belle arti?
Si puo’ fare ancora qualcosa?
La stessa normativa dichiara dei siti vietati per l’installazione di antenne: Scuole, ospedali ecc. E’ vitato dare licenze edilizie a ridosso di un ripetitore … Un’antenna che genera campo elettromagnetico. Qui ci troviamo pure a ridosso di scuole dell’obbligo, con ragazzi dai 4 a 15 anni.
La legge già regola e sancisce la tutela per elettrosmog e in questi casi di elettromagnetismo e’ fuorviante scrivere … considerazioni sgangherate…
Il piano regolatore si che sgangherato…. Destinazione urbanistica della Turra, le stesse pendici, costoni, sono evidenziate di vincolo assoluto pericolo frane e zona rossa… L’antenna non solo pericolosa come radioattività ma pericolosa anche perché si insedia su sito a rischio di frane.
E’ chiaro “stu fattu all’ufficio tecnico?”
L’antenna si insedia in un sito altamente paesaggistico storico, monumentale, artistico e culturale.
Altre comunita’ sfruttano diversamente queste ricchezze.
La normativa sancisce che a carico del comune il controllo della regolarità del funzionamento riguardo i rischi….poveri belcastresi, tumorati e con qualche tassa in più per adempire a tale sorveglianza.
La collettività Belcastrese ricorda bene le demolizioni di Radio Vaticana, si ricorda anche il perché.
Qualcuno mi ha chiesto se ho dei nemici.
Io ho risposto:
Non ho nemici.
Probabilmente c’è qualcuno che la vita non la vede come la vedo io.
Mi viene in mente un’espressione di Zagrebesky:
“l’eterogenesi del si”.
Nella vita camminiamo nella stessa direzione,
ma ciascuno ha finalità diverse.
Perché i ripetitori delle reti mobili sono così pericolosi?
Il pericolo deriva dalla costante attività delle Stazioni: emettono radiazioni da radiofrequenza pulsata.
E’ stato provato da migliaia di studi che questa radiazione causa un danno biologico al corpo, che precede la malattia.
Possono, infatti, essere annoverate altre conseguenze all’esposizione, oltre al cancro: mutazioni genetiche; disturbi della memoria;
ostacoli all’apprendimento; insonnia; sindrome da deficit di attenzione; sbalzi ormonali; disturbi cerebrali; sterilità; demenza; complicazioni cardiache.
Ecco le verità e le affermazioni sgangherate.
Sul sito ufficiale di Belcastro, il sindaco scrive: ci rendiamo conto, come in mancanza di studi epidermici certi e sufficienti a fornire dati…certi…… ecc.
Poi leggo al Capitolo dieci della raccolta delle Norme in materia…pubblicata dal comune di Belcastro.
Legittimità’ diniego del permesso:
deve infatti essere inteso in conformità della finalità della norma che è quella di proteggere la popolazione dalla esposizione a campi elettromagnetici.
Come si evidenzia già la norma dichiara che c’e’ pericolo indi non servono altri studi. Anche se migliaia di studi sono fatti in questo settore.
Nella stessa raccolta troviamo:
determinazione soglia di rispetto delle radiazioni elettromagnetiche.
Al comune compete il controllo delle emissioni…
E ditemi….. a carico di chi….naturalmente dei cittadini…. quindi altre tasse….
Nela stessa voce troviamo il comune verifica di tipo urbanistico sui siti nei quali e’ possibile installare le antenne. Noi di Belcastro alla Wind le offriamo …il Castellaccio.
La stessa raccolta Norme alla voce: fissazione di limiti di esposizione a campi elettromagnetici.
Fissa distanze minime delle antenne per garantire la tutela della pubblica salute.
La stessa raccolta Norme, fa divieto d’istallare antenne su ospedali scuole ecc.
Vieta i comuni a rilasciare licenze edilizie nei pressi di impianti di elettromagnetismo.
Se la stessa raccolta Norme tutela la salute e dichiara i rischi da elettromagnetismo dei cittadini. Come si puo’ pensare che ci troviamo noi firmatari allo sbando di di sproloqui e considerazioni sgangherate. Sia concesso anche un lessico.
Per tutti questi motivi la cittadinanza Belcastrese firmataria e non…spero… pacificamente:
chiede :
agli amministratori, di maggioranza, minoranza , ufficio tecnico e non a qualsiasi titolo di prendere a cuore e a carico il problema per l’incolumità dei nati e nascituri. Nel rispetto delle diverse ragion d’essere sempre con il vostro buon senso chiediamo almeno la destinazione in altro sito cosi per non nuocere a noi tutti.
Il comitato No antenna Wind Turra.
Tante parole hanno fatto quello che volevano
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