Illustrissimo Signor Presidente della Repubblica,
abbiamo ricevuto il Suo invito, per il 30 settembre, ed a nome della Rappresentanza sindacale dei Vigili del fuoco, organizzazione sindacale presente e ben radicata tra i Vigili del Fuoco , vorremmo, ringraziarLa per la medaglia d'oro che oggi viene conferita al Corpo Nazionale come riconoscimento dell'opera prestata. Purtroppo, però, oggi sentiamo di non poter accettare questa alta onorificenza, che consideriamo una pura operazione di facciata, utile solo a fini di autocelebrazione di chi è responsabile e gestisce il corpo nazionale e dell'intero governo . Nelle tendopoli, in mezzo alle macerie, nelle strade, in mezzo ai cittadini ci siamo solo noi "Pompieri", sempre meno, con pochi mezzi, tecnici ed economici. Illustrissimo Presidente, mentre lo Stato Italiano ci premia per le nostre innumerevoli e meritevoli azioni, il Governo continua a tagliarci i fondi. Lei forse non è al corrente della cronica carenza di personale, che come RdB, denunciamo da anni, inascoltati: servirebbero almeno diecimila uomini in più per avvicinare l'Italia agli standard europei, invece il Governo ha promesso mille assunzioni entro l'anno, un numero assolutamente insufficiente che non coprirà nemmeno il turn over del personale posto in quiescenza. Solo grazie a turni massacranti, continui straordinari, che non assicurano il necessario recupero psico-fisico dei Vigili del Fuoco e che rischiano di mettere a repentaglio la sicurezza di tutti, oltretutto retribuiti dopo mesi, se non dopo anni, riusciamo a garantire il soccorso. E' superfluo precisare come la carenza di uomini e di mezzi provoca un pericoloso impoverimento professionale, che comporta tagli alla formazione, difficoltà ad addestrarsi, insufficienza di capi reparto e capi squadra, autisti ed altre figure professionali indispensabili. La verità, Illustrissimo Presidente, è che stiamo assistendo ad uno scadimento generale della qualità del soccorso. Contrariamente ai proclami, in questo Paese non si investe in sicurezza: si preferisce indirizzare risorse a mille organizzazioni di protezione civile e di volontariato efficaci per la comunità se di supporto ad un Corpo Nazionale VV.F. istituito appositamente e strutturato per rispondere efficacemente e capillarmente sul territorio; si arriva addirittura ad "accorpare" i Vigili del Fuoco con le forze di Polizia, inquadrandoli in un regolamento di servizio che non si adatta alle esigenze del nostro mestiere, che, ricordiamolo, è principalmente il soccorso tecnico urgente, e non la pubblica sicurezza e/o l'ordine pubblico. Questi segnali ci preoccupano perché è evidente il rischio di svuotare dei suoi veri compiti il Corpo Nazionale, con la ovvia conseguenza di doverne affidare una parte ai privati. Per questi motivi non intendiamo accettare questa medaglia che giudichiamo indubbiamente meritata, ma consegnata in un momento in cui appare un simbolo vuoto: le nostre famiglie non hanno bisogno di medaglie, vogliono vederci tornare a casa tutte le sere, vogliono poter contare su uno stipendio che non sia da fame come quello attuale, lontanissimo dagli standard dell'Unione Europea. Con un contratto di lavoro scaduto da due anni, questa medaglia rischia di essere vanificata. Ai Vigili del Fuoco servono scelte concrete, risorse vere, mezzi adeguati e formazione per continuare ad assicurare la salvaguardia degli italiani. Illustrissimo Sig. Presidente, a noi sembra che non ci siano più interlocutori credibili nel Governo e nella nostra Amministrazione. Per questo, Illustrissimo Sig. Presidente della Repubblica, facciamo appello a Lei perché nelle sedi competenti rappresenti la grave situazione in cui versa il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco perché sostenga la nostra battaglia per la salvezza del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco così come milioni di italiani lo hanno sempre conosciuto. Un Corpo che è sempre stato in prima linea in tutte le calamità del Paese, un Corpo che garantisce l'incolumità alla cittadinanza tutta ventiquattro ore su ventiquattro e che non chiede altro che di poter continuare a farlo degnamente soprattutto con la previsione e prevenzione dei rischi di qualsiasi genere essi siano. Siamo certi che comprenderà la nostra amarezza ma anche la nostra determinazione ad andare avanti non stancandoci mai di sostenere la necessità di un servizio sempre migliore al servizio di tutti i cittadini. Anche nel rispetto dei tanti colleghi che hanno perso la vita nel compimento del loro lavoro per garantire la salvaguardia di altre vite umane in questo paese.
* Coordinatore nazionale di Rdb dei Vigili del fuoco, Rappresentanza sindacale di Base
11 commenti:
Ciao Emilio, stamattiina in Piazza Prefettura CZ, noi,un gruppo di
Vigili del Fuoco abbiamo distrubuito alla gente e consegnato al
Prefetto un volantino in occasione della cerimonia al quirinale per la
"presunta festa" del corpo 70° anniversario di fondazione. Con il
titolo" CITTADINI--- I VIGILI DEL FUOCO NON HANNO NULLA DA
FESTEGGIARE"
Una sorta di contro manifestazione per dire all'opinione pubblica
tutta la verità sull'attuale realtà lavorativa dei pompieri tra la
gente e con la gente rivendichiamo il nostro vero ruolo di
professionisti e coordinatori della Protezione Civile.
Pur non biasimando i colleghi, anzi unendoci ai loro bisogni di
aspettative, che hanno partecipato alla festa indetta da governo e
dall'amministrazione noi, come forza sindacale RDB vogliamo esprimere
il più forte dissenso per questa AUTOCELEBRAZIONE che non sembra
considerare affatto le seguenti ed urgentissime aspettative della
categoria.Con la nostra protesta dunque , siamo certi di essere
portavoce di chiunque pensi che tutte le cose promesse
dall'amministrazione e poi dal governo di turno siano solo uno
specchietto per le allodole.
Che i lavoratori e l'opinione pubblica, che tanto ci è stata vicina
in questi mesi dimostrandosi solidale con le nostre rivendicazioni,
dicano basta alla propaganda governativa.
Siamo stufi di essere presi in giro da una casta politica immorale ed
insensibile nei confronti di chi ha lavorato per portare aiuto a
cttadini in drammatiche situazioni traendone solo propaganda utile a
fini d'immagine ma senza contenuti.
Per questo siamo CONTRO:
LA FINANZIARIA " light " DEL GOVERNO
LA SPETTACOLARIZZAZIONE DELLE CALAMITA'
LE MEDAGLIE DI cartone che non servono alla vita quotidiana
TUTTE LE OBBLIGATORIETA.
SIAMO PER :
RINNOVO DEL CONTRATTO DI LAVORO ---- NESSUNA ELEMOSINA DI VACANZA
CONTRATTUALE
ORGANICI ADEGUATI--- MANCANO 15.000 UNITA' PER ARRIVARE ALLO STANDARD
EUROPEO--- PASSAGGI DI QUALIFICA
MEZZI--- CON I SOLDI STANZIATI ( 8 MLN DI EURI ) BASTANO A MALAPENA
PER VERNICIARLI
RICONOSCIMENTO DELLE INDENNITA' A CARICO DELLO STATO--- E NON A
CARICO DEI LAVORATORI
ADEGUAMENTO DELLE INDENNITA' SPECIALISTICHE E DI PRESENZA
PAGAMENTO DEGLI ARRETRATI E RELATIVA RIVALUTAZIONE
RICONOSCIMENTO DELL'ATTIVITA' USURANTE
PAGAMENTO DI TUTTE LE ORE DI STRAORDINARIO EFFETTUATE PER CALAMITA' O
EMERGENZE VARIE DEL PAESE
PER IL LAVORO CHE SVOLGONO A FAVORE DELLA POPOLAZIONE
I VIGILI DEL FUOCO PRETENDONO SALARIO --- DIRITTI --- DIGNITA'
RAPPRESENTANZA SINDACALE DI BASE PUBBLICO IMPEGO---- COORDINAMENTO
NAZIONALE VVF.
SEDE DI CZ , VIA RAFFAELE TETI ---PONTEPICCOLO CZ --- TEL. E FAX
0961744970
Come vedi Caro Emilio, non è tutto oro quello che luccica, il nostro
Corpo fà acqua da tutte le parti è un relitto che vaga senza meta.
Purtroppo si avvicendano continuamente alla dirigenza del
dipartimento personaggi che non hanno niente a che fare con i pompieri,
dirigenti senza scrupoli che pensano solo alla scalata del potere
fottendonesi degli operatori di protezione civile che siamo noi a
servizio dei cittadini.
Abbiamo un organico ridotto di circa 15.000 unita' rispetto allo
standard europeo e entro il 2010 aumenterà a causa di un notevole
contingente di pensionamenti.
Inoltre gli automezzi sono obsoleti e necessitano di continue
riparazioni, le attrezzature sono carenti e non soddisfano le notevoli
richieste di interventi per non parlare delle strutture che ci ospitano
il 70% sul territorio nazionale sono fatiscenti e e fuori da ogni
paramentro di sicurezza...proprio noi.
Ebbene di tutto questo la gente non è al corrente...beati loro...si
fà per dire...ma giustamente la gente pretende un servizio di soccorso
urgente effettuato in tempi brevissimi e con grande professionalita'.
Ciao Emilio spero di non averti annoiato ma purtroppo la verita' è
questa.
Pasquale Viscomi
sono uno di sellia marina località finocchiaro..
vorrei dirti grazie.............almeno voi c'eravate
un po' di rassegna stampa:
4 ottobre 2009 - La Stampa
GENOVA LA PROTESTA DURANTE L'INAUGURAZIONE DEL SALONE
L'urlo dei vigili del fuoco "Siamo pochi, vecchi e con mezzi
antiquati"
GENOVA - Qualcuno aveva con sé moglie e bambini, per sottolineare il
significato di una vita incentrata sul lavoro tanto da influenzare
l'intera famiglia. Erano circa in 60 i vigili del fuoco che ieri, a
nome
di tutti i colleghi della Liguria, hanno scelto il giorno inaugurale
del
Salone Nautico per effettuare un presidio e portare alla ribalta i
problemi della categoria. Tra gli uomini in uniforme da lavoro, anche
i
rappresentanti sindacali con le bandiere di Cgil, Cisl, Rdb e
Confsal,
per denunciare che in Italia i pompieri sono troppo pochi, vecchi e
con
mezzi inadeguati.
«I vigili del fuoco operativi in tutto il Paese sono 22.800, di cui
mille in Liguria, mentre secondo le norme europee di sicurezza
dovrebbero essere quasi il doppio - hanno denunciato i manifestanti -
.
Il contratto nazionale è scaduto nel 2007 e le condizioni di lavoro
sono
sempre più difficili».
«L'età media dei pompieri italiani è di 44 anni - hanno aggiunto i
sindacati - troppo alta per un lavoro faticoso come il nostro. Da
decenni nessuna assunzione, niente forze giovani, niente turn over.
Con
qualsiasi governo». «Il 30% dei nostri mezzi di soccorso inviati in
Abruzzo - è la denuncia dei sindacati - non è arrivato a destinazione
a
causa delle pessime condizioni in cui versano. L'80% ha più di 20
anni».
E, mentre i vigili del fuoco protestano per le difficili condizioni
di
lavoro, la vedova e la figlia di Giorgio Lorefice, il pompiere morto
in
un esplosione per salvare la vita ai suoi colleghi e ai civili dopo
lo
scoppio di un'autocisterna di gpl a Serra Riccò, hanno scritto al
presidente Giorgio Napolitano, pronte a restituire la medaglia d'oro
al
valor civile ricevuta alla memoria, perchè attendono ormai da 5 anni
l'inizio del processo: «Non sono le onorificenze, ma è la giustizia
quello che conta».
_____
4 ottobre 2009 - Il Secolo XIX
la protesta
I pompieri: «siamo pochi e mal pagati»
Genova - TROPPO POCHI, troppo vecchi e con mezzi inadeguati. È la
situazione dei Vigili del Fuoco in Italia secondo la denuncia di un
gruppo di pompieri e dei sindacati di categoria fatta ieri a Genova
in
occasione della inaugurazione del Salone Nautico Internazionale.
Al presidio hanno partecipato circa 60 Vigili del Fuoco e i
rappresentanti di Cgil, Cisl, Rdb e Confsal. «I vigili del fuoco
operativi in Italia sono 22.800, 1.000 in Liguria, mentre secondo le
norme europee di sicurezza dovrebbero essere quasi il doppio - hanno
denunciato i sindacati -. Il contratto nazionale è scaduto nel 2007 e
le
condizioni di lavoro sono sempre più difficili». «L'età media dei
pompieri italiani è di 44 anni - hanno aggiunto i rappresentanti dei
pompieri - troppo alta per un lavoro faticoso come il nostro. Da
decenni
nessun assunzione, niente forze giovani, niente turn over. Con
qualsiasi
Governo». Infine, nel mirino della protesta il problema degli
automezzi
di soccorso: «il 30% dei nostri mezzi di soccorso inviati in Abruzzo
- è
la denuncia - non è arrivato a destinazione a causa delle pessime
condizioni in cui versano. L'80% ha più di 20 anni. In un anno in
Italia
sono stati spesi solo 8 milioni di euro per la manutenzione».
4 ottobre 2009 - Il Giorno
Trasferiti in un anno 32 capisquadra
Quelli rimasti sono costretti al doppio lavoro
di Fabrizio Vertua
BRESCIA - POMPIERI SENZA TESTA. Non stiamo certo parlando della loro
mancanza di professionalità, ma del fatto che a Brescia il Comando
provinciale lamenta una grave insufficienza organizzativa che
riguarda i
capisquadra. «Una situazione praticamente unica in Italia come
denuncia
Massimiliano Gregori del consigliere nazionale dell'Rdb, d'istanza
nel
distaccamento di Salò -. Noi avevamo già una carenza d'organico
notevole
già a dicembre del 2008, da allora sono andati via 32 capisquadra
che
hanno ottenuto il trasferimento in altre sedi più vicine a casa. Oggi
ne
abbiamo 45, praticamente la metà di quelli che sarebbero necessari».
IN
TERMINI PRATICI questa carenza costringe i capisquadra presenti sul
territorio a fare delle integrazioni, lavorando in straordinario
negli
altri turni. «Straordinari che vengono pagati e riconosciuti con un
anno
di distanza». Ai turni da 12 ore, a volte vengono richieste dunque
altre
ore in supplemento. E questa non è l'unica carenza che riguarda il
comando provinciale. Il problema che sta alla base è che Brescia
viene
riconosciuta come una provincia di seconda fascia, nonostante conti
oltre 1 milione e 200mila abitanti e che nel suo vastissimo
territorio
siano presenti realtà totalmente diverse, dalle valli e le montagne
ai
laghi, per arrivare ai territori agricoli della bassa. UNA PROVINCIA
fra
le più industrializzate d'Italia, che annovera diverse aziende ad
alto
rischio. Oggi in questo contesto il personale professionista conta
oggi
250 unità contro le 320 (dati forniti dal Ministero), a cui si
aggiungono circa 300 volontari. Quattro i distaccamenti gestiti dai
vigili del fuoco professionisti, mentre sono quattordici quelli in
mano
ai volontari. «Secondo la normativa europea sarebbe necessario un
pompiere ogni mille abitanti afferma Gregori -, i numeri devono far
riflettere». E poi, ancora, mancano 13 funzionari e 27 capireparto.
In
questo contesto c'è ancora una squadra di 6 uomini costantemente
presente in Abruzzo. «In tutti questi mesi abbiamo garantito la
nostra
presenza a L'Aquila in almeno due squadre, anche questo è uno sforzo
non
indifferente conclude Gregori -, ma anche da noi la stagione sta
cambiando, e non se davanti ad episodi e catastrofi come quelle di
Messina potremmo reggere con questa carenza di personale».
1 ottobre 2009 - Città di Genova
Vigili del Fuoco: meno stima più risorse
Riceviamo e pubblichiamo il Comunicato Stampa dei Coordinamenti e
delle
Segreterie regionali della Liguria dei Sindacati dei Vigili del
Fuoco.
Questa mattina presso la saletta sindacale del Comando Provinciale
dei
Vigili del Fuoco di Genova si e' svolta la conferenza stampa
organizzata
da FP Cgil Cisl Vigili Fuoco Rdb Cub Confsal per denunciare le gravi
carenze di risorse nel comparto. Il mese di settembre ha visto
impegnati
i vigili del fuoco della Liguria, nella grave emergenza dovuta agli
incendi boschivi. L'enorme sforzo profuso, ha permesso ancora una
volta
di salvaguardare l'incolumità di persone e cose, tuttavia la
condizione
dei lavoratori è divenuta insostenibile. Il contratto di lavoro è
scaduto da quasi 2 anni, le retribuzioni (mediamente di 1.300 euro
al
mese), peraltro non in linea con i parametri europei, sono tra le
più
basse fra i paesi comunitari. I Vigili del Fuoco sono costretti - a
seguito delle gravissime carenze di organico - a continui richiami
in
straordinario: a questo proposito sono ancora da percepire gli
emolumenti dovuti dal dicembre 2008. I mezzi, le sedi di servizio,
le
attrezzature sono carenti e soprattutto necessiterebbero di fondi per
la
manutenzione; purtroppo i capitoli di spesa indicano disponibilità
pari
a zero. Per questi motivi i vigili del fuoco non chiedono continui
attestati di stima, bensì risorse vere per poter adempiere in
maniera
efficace a quelli che sono da sempre i loro compiti istituzionali.
E'
necessario un contratto di lavoro dignitoso, il pagamento delle
competenze straordinarie arretrate e nuove assunzioni per sopperire
alla
carenza di organico. Per rendere note le difficoltà del settore e
per
sensibilizzare l'opinione pubblica e le istituzioni competenti, i
Vigili
del Fuoco di Genova effettueranno un volantinaggio sabato mattina 3
ottobre in occasione dell'inaugurazione del Salone Nautico.
_____
1 ottobre 2009 - L'Unione Sarda
vigili del fuoco «Vogliamo più personale»
Cagliari - «Non vogliamo medaglie ma un reale interesse per i
problemi
che sta vivendo il nostro Corpo». Una parte dei vigili del fuoco,
iscritti al Rdb (in Sardegna sono circa l'8 per cento, in Italia il
12),
hanno manifestato in 13 città italiane. A Cagliari il presidio,
formato
da una quindicina di vigili, si è dato appuntamento davanti alla
Prefettura. Dopo essere stati ricevuti dal prefetto e avergli
consegnato
una lettera con i motivi della protesta, sono rimasti in piazza
Palazzo
per raccontare una situazione definita "critica".
«In Sardegna», ha sottolineato il segretario provinciale, Gianfranco
Mei, «mancano 400 uomini rispetto all'organico previsto. A Cagliari
ne
servirebbero 112. Il servizio è garantito grazie ai precari: soltanto
in
Sardegna, in questi primi mesi del 2009, sono stati 900. Ma i
discontinui non hanno diritti e non possono manifestare il loro
dissenso. Inoltre trent'anni fa ogni squadra era composta da sette
vigili del fuoco e, in Sardegna, gli interventi erano circa 4000,
4500 a
squadra. Ora le "uscite" sono triplicate mentre le squadre sono
formate
soltanto da quattro vigili e un precario». L'elenco dei problemi non
è
finito: «Contratto scaduto da due anni», ha aggiunto Mei, «materiale
da
lavoro vecchio, indennità festive e di turno pagate con mesi di
ritardo
così come gli straordinari». Per il sindacato di base dunque c'è poco
da
festeggiare. E le altre sigle sindacali? «Chiedete a loro perché non
protestano».(m.v.)
1 ottobre 2009 - Il Giorno
Sette autopompe per due milioni di abitanti
I vigili del fuoco: ogni giorno a rischio collasso
Per i sindacati mancano 300 uomini, il primo problema però è l'alto
turnover
di GIULIA BONEZZI
MILANO - SETTE AUTOPOMPE per una metropoli di un milione 300 mila
abitanti, denuncia il sindacato di base. Quando per domare un
incendio
«normale» in appartamento ne servono due, e un totale di quattro
mezzi.
Una su un «soccorso di persona», cinque mezzi se è un tentato
suicidio
sotto la metro. «Possiamo fare un servizio e mezzo alla volta»,
calcola
Marco Testa, caposquadra dei vigili del fuoco di Milano. Sono 840,
gli
«operativi», con una giurisdizione che spazia dal gattino
intrappolato
sul tetto al rogo nell'azienda chimica; circa trecento in meno del
minimo indispensabile secondo la Rdb. Ma il problema numero uno è
l'anzianità di servizio: troppo bassa a Milano, comando «di prima
assegnazione» e perciò sottoposto a un alto turnover di pompieri
«ragazzini» che arrivano dal corso, si fermano per un periodo tra i
sei
e i 18 mesi e, una volta imparato il mestiere, vengono trasferiti.
Testa
è arrivato vent'anni fa da Roma, e s'è tenuto l'accento: «Allora
questa
era l'università dei pompieri. Mo' so' rimasti i professori, con gli
alunni dell'asilo infantile». IERI, invece di partecipare alla festa
dei
vigili, i coordinatori provinciali della Rdb erano in presidio
davanti
alla Prefettura (come in diverse città italiane). Perché abbiano
rifiutato l'invito, l'hanno spiegato al presidente della Repubblica
Giorgio Napolitano in una lettera aperta. «Intanto non si capisce
perché
stiamo festeggiando i settant'anni del corpo dei pompieri, quando
abbiamo celebrato il 50 esimo nel 2001», spiega a voce il
rappresentante
regionale Massimo Berto. Non è solo uno sfottò: troppe celebrazioni,
«parate a uso e consumo dei vertici e dell'amministrazione. Una
festa
basta, ed è il 4 dicembre, il giorno di Santa Barbara». I soldi,
meglio
destinarli dove sono più necessari, hanno spiegato incontrando i
rappresentanti del governo, a cominciare dall'organico: in
Lombardia,
«servirebbe un'iniezione del 70-80%» degli attuali 2.400 uomini, e
anche
così si resterebbe sotto il paramentro europeo che vorrebbe un
vigile
ogni mille/millecinquecento abitanti». A Milano, in aggiunta, «sette
vigili su dieci non sono residenti nel comando»: i "novellini", e
«tocca
a noi formarli sul campo, compresi gli autisti. Ma in questo lavoro
contano la squadra e l'esperienza. Quando si esce con quattro vigili
in
prima assegnazione su sei la nostra capacità d'intervento è
compromessa». E si rischia, «a ogni nubifragio», spiega Davide
Suffada,
che al collo ha un cartello: «Meno oro più euro». Non vuole medaglie
ma
magari la qualifica, visto che dopo 19 anni di servizio è ancora un
vigile semplice a 1.300 euro al mese, nonostante i corsi e le
specializzazioni. I concorsi, spiegano i suoi colleghi, sono
bloccati.
Così il caposquadra Testa, a 55 anni, è ancora operativo sul
soccorso,
invece di passare ad altre funzioni come all'estero avviene poco dopo
i
quarant'anni: «Durante il terremoto si mettono tutti l'elmetto, ma
quando servono i soldi se squagliano».
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1 ottobre 2009 - Il Bologna
Prefettura
Anche i vigili del fuoco manifestano in piazza
Bologna - In piazza per segnalare le gravi difficoltà in cui si
trovano
ad operare. Hanno scelto il giorno in cui a Roma il capo dello Stato
ha
consegnato la medaglia d'oro al merito al Corpo nazionale dei Vigili
del
Fuoco per il soccorso ai terremotati dell'Abruzzo. Sono i pompieri
delle
Rdb dell'Emilia Romagna che hanno manifestato di fronte alla
Prefettura
con un presidio mentre una delegazione è stata ricevuta dal vice
prefetto Raffaele Ricciardi. I problemi sono tanti, dalla carenza
d'organico alla mancanza di capi squadra e capi servizio passando
per
uno stipendio che rimane sempre basso, 1300 euro, rispetto al lavoro
con
il contratto di lavoro scaduto da due anni e un aumento di otto euro
che
è stato riconosciuto per il 2008. Le Rdb ricordano anche che i
vigili
del fuoco volontari vengono formati con un corso di "sole" 120 ore
ma
vengono impiegati come i pompieri permanenti anche se hanno minor
formazione e minori garanzie perché sono a tutti gli effetti dei
lavoratori precari.(GM)
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1 ottobre 2009 - Corriere del Veneto
Sindacato Rdb-Cub
Pompieri, protesta della base
VERONA - Protesta dell'Rdb-Cub nel giorno del settantesimo
anniversario
di fondazione dei vigili del fuoco.
I sindacati di base hanno volantinato ieri davanti alla prefettura
di
Verona contro «la spettacolarizzazione delle calamità, le medaglie
di
cartone che non servono alla vita quotidiana e la carenza cronica di
organico dei vari comandi provinciali».
Assunzioni bloccate, straordinari non pagati mezzi vecchi ed
inefficienti, mancato riconoscimento di categoria usurante tra le
rivendicazioni dell'Rdb-Cub . «Con la nostra protesta - dicono -
siamo
certi di essere portavoce di chiunque pensi che tutte le cose
promesse
dall'amministrazione e dal governo di turno siano solo uno
specchietto
per le allodole».
1 ottobre 2009 - Il Resto del Carlino
Mezzi obsoleti e carenza di risorse
Sit-in dei pompieri in prefettura
Bologna - «DA GRANDE farò il pompiere. Ma dai palazzi in fiamme non
farò
saltare nessuno». Secondo i pompieri dell'Emilia-Romagna, ieri in
protesta davanti alla prefettura (foto), è questo il pensiero con
cui
oggi dovrebbe fare i conti un aspirante vigile del fuoco. In
regione,
infatti, c'è un solo carrotelo', cioè un camion dotato dei teli per
attutire la caduta delle persone. «E quell'unico carrotelo dice Ciro
Bartolomei (Rdb) è rotto». Situazione drammatica, quella portata in
piazza Roosevelt dai pompieri che per denunciare la carenza di
risorse
hanno respinto al mittente, cioè al presidente Napolitano, invito e
medaglia d'oro. «Nessuna polemica con il Capo dello Stato precisa
però
Bartolomei ce l'abbiamo con il ministro Maroni, che promette e non
mantiene». Sotto di 500-700.000 euro, i pompieri bolognesi hanno già
rischiato per morosità di vedersi tagliare luce e gas e «solo
l'intervento della Prefettura ha evitato che ciò accadesse». E poi
mezzi
obsoleti e carenza di organici.
_____
1 ottobre 2009 - Il Tirreno
I vigili del fuoco scendono in piazza
Il corteo nel giorno della medaglia d'oro al corpo: «Servono mezzi»
I pompieri spiegano che mancano strumenti e uomini e spesso si
ricorre
ai volontari
di ROY LEPORE
VIAREGGIO - Ieri mattina manifestazione di protesta dei vigili del
fuoco
in piazza Dante. A promuoverla è stata la rappresentanza sindacale
di
base, in concomitanza con la cerimonia di premiazione del corpo al
Quirinale, cui ha preso parte anche il sindaco. Al presidio, con una
cinquantina di vigili del fuoco, anche alcuni rappresentanti
dell'Associazione 29 giugno, che hanno solidarizzato con i pompieri.
Insieme hanno raggiunto il gazebo al "giardino del pianto", in via
Ponchielli, per ricordare le 31 vittime del disastro. Quella di
Viareggio è stata una delle diverse contro manifestazioni che si
sono
tenute in tutta Italia, proprio mentre a Roma veniva consegnata la
medaglia d'oro al corpo per gli interventi in occasione del
terremoto
dell'Aquila e della strage ferroviaria.
E tutto questo per portare a conoscenza dell'opinione pubblica le
difficoltà lavorative cusate da mezzi tecnici non adeguati e
organici
carenti, da questioni economiche e contrattuali e dalla tendenza a
sostituire personale professionista con volontari. Il sindaco, Luca
Lunardini, ha segnalato ai vertici dei vigili del fuoco la difficile
situazione del personale viareggino, in vista dello sdoppiamento del
presidio fra Viareggio e Pietrasanta.
In città dovrebbe essere, infatti, creato un Centro studi
internazionale
di alta specializzazione per i vigili.
Il distaccamento viareggino potrebbe ottenere la medaglia d'oro per
i
tragici fatti del giugno scorso.
Rimane ancora irrisolto invece il problema della caserma, che doveva
essere costruita nuova o ristrutturata, ma di cui non si sa più nulla
da
parecchio tempo. Sembra più vicina ad una sua concretizzazione quella
di
Pietrasanta.
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1 ottobre 2009 - Liguria Notizie
VIGILI DEL FUOCO DI GENOVA:"MENO ATTESTATI DI STIMA, PIU' RISORSE"
GENOVA. 1 OTT. Questa mattina presso la saletta sindacale del
Comando
Provinciale dei Vigili del Fuoco di Genova si è svolta la conferenza
stampa organizzata da FP Cgil Cisl Vigili Fuoco Rdb Cub Confsal per
denunciare le gravi carenze di risorse nel comparto. Il mese di
settembre ha visto impegnati i Vigili del Fuoco della Liguria, nella
grave emergenza dovuta agli incendi boschivi. L'enorme sforzo
profuso,
ha permesso ancora una volta di salvaguardare l'incolumità di
persone e
cose, tuttavia la condizione dei lavoratori è divenuta insostenibile.
In
una nota unita delle Segreterie regionali della Liguria FP Cgil Cisl
VF
RbB Cub Confsal VVF, si evidenziano tutti i problemi inerenti a tale
lavoro. "Il contratto di lavoro è scaduto da quasi 2 anni, le
retribuzioni (mediamente di 1.300 euro al mese), peraltro non in
linea
con i parametri europei, sono tra le più basse fra i paesi
comunitari. I
Vigili del Fuoco sono costretti - a seguito delle gravissime carenze
di
organico - a continui richiami in straordinario: a questo proposito
sono
ancora da percepire gli emolumenti dovuti dal dicembre 2008. I mezzi,
le
sedi di servizio, le attrezzature sono carenti e soprattutto
necessiterebbero di fondi per la manutenzione; purtroppo i capitoli
di
spesa indicano disponibilità pari a zero. per questi motivi i vigili
del
fuoco non chiedono continui attestati di stima, bensì risorse vere
per
poter adempiere in maniera efficace a quelli che sono da sempre i
loro
compiti istituzionali. E' necessario un contratto di lavoro
dignitoso,
il pagamento delle competenze straordinarie arretrate e nuove
assunzioni
per sopperire alla carenza di organico". Per questi motivi e per
sensibilizzare l'opinione pubblica e le istituzioni competenti, i
Vigili
del Fuoco di Genova effettueranno un volantinaggio sabato mattina 3
ottobre in occasione dell'inaugurazione del Salone Nautico.
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1 ottobre 2009 - IVG
Liguria, le sigle sindacali dei vigili del fuoco denunciano carenze
di
risorse
Liguria. Stamattina si è svolta a Genova la conferenza stampa
organizzata da Fp Cgil, Cisl Vigili Fuoco, Rdb Cub e Confsal per
denunciare le gravi carenze di risorse nel comparto. Le
organizzazioni
sindacali hanno fatto notare come il mese di settembre abbia visto
impegnati i vigili del fuoco della Liguria, nella grave emergenza
dovuta
agli incendi boschivi. L'enorme sforzo profuso, ha permesso ancora
una
volta di salvaguardare l'incolumità di persone e cose, tuttavia la
condizione dei lavoratori è divenuta insostenibile. Il contratto di
lavoro dei pompieri è scaduto da quasi 2 anni, le retribuzioni
(mediamente di 1.300 euro al mese), peraltro non in linea con i
parametri europei, sono tra le più basse fra i paesi comunitari. I
vigili del fuoco sono costretti, a seguito delle gravissime carenze
di
organico, a continui richiami in straordinario: a questo proposito
sono
ancora da percepire gli emolumenti dovuti dal dicembre 2008. I mezzi,
le
sedi di servizio, le attrezzature sono carenti e soprattutto
necessiterebbero di fondi per la manutenzione, purtroppo i capitoli
di
spesa indicano disponibilità pari a zero. Per questi motivi i vigili
del
fuoco non chiedono continui attestati di stima, bensì risorse vere
per
poter adempiere in maniera efficace a quelli che sono da sempre i
loro
compiti istituzionali. I sindacati sottolineano che è necessario un
contratto di lavoro dignitoso, il pagamento delle competenze
straordinarie arretrate e nuove assunzioni per sopperire alla carenza
di
organico.
1 ottobre 2009 - InVersilia
I VIGILI DEL FUOCO IN PROTESTA
DI FRONTE AI LUOGHI DELLA STRAGE DI VIA PONCHIELLI
Viareggio - Manifestazione di protesta ieri a Viareggio dei vigili
del
fuoco, promossa dalla Rdb in concomitanza con la cerimonia di
premiazione del corpo al Quirinale. Dopo un presidio davanti alla
stazione i partecipanti, una cinquantina, hanno raggiunto in corteo
via
Ponchielli, luogo della strage ferroviaria del 29 giugno, dove hanno
lasciato un mazzo di fiori al gazebo del 'giardino del pianto' in
ricordo delle 31 vittime del disastro. Quella di Viareggio, scelta
come
luogo simbolico dell'impegno dei vigili, spiegano le Rdb, è stata
una
delle manifestazioni organizzate oggi in Italia per portare a
conoscenza
dell'opinione pubblica le difficoltà lavorative dei vigili a causa
di
mezzi tecnici non adeguati e organici carenti, questioni economiche
e
contrattuali, e quella relativa alla sostituzione del personale
professionista con i volontari. "Siamo stufi di essere presi in giro
da
una casta politica immorale ed insensibile nei confronti di chi ha
lavorato per portare aiuto a cittadini in drammatiche situazioni
traendone solo propaganda utile a fini d'immagine ma senza
contenuti",
era scritto in uno dei volantini distribuiti ai passanti. "L'unica
medaglia che valga la pena - aggiungono le Rdb - è la riconoscenza
della
gente, la certezza di aver svolto il nostro lavoro nel migliore dei
modi
ed avere reso un servizio a chi si trova nel bisogno".
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1 ottobre 2009 - Radio Nostalgia
Manifestazione ieri a Viareggio dei Vigili del fuoco
Manifestazione di protesta ieri a Viareggio dei vigili del fuoco,
promossa dalla Rdb in concomitanza con la cerimonia di premiazione
del
corpo al Quirinale. Dopo un presidio davanti alla stazione i
partecipanti, una cinquantina, hanno raggiunto in corteo via
Ponchielli,
luogo della strage ferroviaria del 29 giugno, dove hanno lasciato un
mazzo di fiori al gazebo del 'giardino del pianto' in ricordo delle
31
vittime del disastro.
Paolo Pucci della Rappresenta di Base dei Vigili del Fuoco
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1 ottobre 2009 - La Nazione
vigili del fuoco Protesta nei luoghi simbolo del disastro
ferroviario
Viareggio - «I VIGILI del fuoco non hanno nulla da festeggiare». E'
il
duro commento del delegato regionale delle rappresentanze sindacali
di
base dei vigili del fuoco, Paolo Pucci, sulla consegna delle tre
medaglie d'oro a Roma al Corpo in occasione del 70° anniversario
della
sua fondazione. Un commento, che non si ferma alle sole parole visto
che, mentre i vertici dei pompieri sono stati ricevuti dal
presidente
della Repubblica Giorgio Napolitano al Quirinale, le Rdb Cub
provenienti
da tutta la Toscana per protesta si sono rese protagoniste di un
presidio cominciato ieri mattina dinanzi alla stazione centrale
(nella
foto) e conclusosi nel primo pomeriggio in via Ponchielli, con la
deposizione di una corona di fiori in memoria delle vittime ("per
non
dimenticare" il messaggio che è stato scritto sul mazzo), sul luogo
della tragedia. «ABBIAMO scelto di protestare qua come a L'Aquila
spiega
Pucci perchè sono luoghi simbolici. Vogliamo esprimere il nostro
dissenso per questa autocelebrazione che non sembra considerare
affatto
tutte le problematiche che ci accompagnano come la mancanza di
organico
e contratti o il fatto che si voglia sostituire i pompieri che fanno
questo mestiere di lavoro coi volontari. Tutto questo, senza
perdipiù
fargli fare esperienza ma solo 120 ore di corso quando ci vogliono
almeno 3 anni di lavoro per poter gestire situazioni difficili con
la
giusta mentalità». Mancanza di contratti, a cui fa da corollario
anche
una certa carenza di mezzi. «Per fare un esempio sottolinea Pucci
quando
ci siamo mossi da tutta Italia per andare a L'Aquila, il 30 per
cento
dei nostri mezzi si sono rotti per la via».
1 ottobre 2009 - Corriere Adriatico
"Si sono dimenticati di noi"
Dopo la simulazione in mare protestano i vigili del fuoco. La verità
del
comandante
di SILVIA SINIBALDI
Pesaro - Inatteso strascico polemico segue l'esercitazione
realizzata
mercoledì dalla Capitaneria di porto, simulando i soccorsi a un
aereo
precipitato. All'apparenza una clamorose dimenticanza: la
convocazione
dei Vigili del fuoco. Secondo i controlli della prefettura una
scelta
dello stesso comando dei vigili. Protestano le organizzazioni
sindacali
(Cgil, Fns, Cisl e Rdb) denunciando il fatto che all'esercitazione
non
ha partecipato il Corpo nazionale vigili del fuoco che è
istituzionalmente preposto al soccorso tecnico urgente anche in
ambiente
marino, il collaborazione con altri Enti preposti e sotto il
coordinamento della Capitaneria di Porto. "A nostro parere - scrivono
-
quanto avvenuto è di una gravità assoluta, in quanto limita la
crescita
professionale del personale dei vigili del fuoco e pregiudica lo
sviluppo di sinergie e collaborazioni tra i vari Enti preposti al
soccorso, che sono fondamentali in emergenze di tale complessità,
come
realmente accaduto già in altre occasioni sul nostro litorale.
Teniamo
anche a specificare che, all'interno del nostro Comando Provinciale
esistono figure professionali altamente specializzate ad intervenire
in
qualsiasi ambiente acquatico con mezzi specifici (ad esempio la
prima
moto d'acqua avuta in dotazione in tutto l'Adriatico e adibita al
soccorso in mare)". Secondo i sindacati quanto è avvenuto, in caso
di
reale emergenza, potrebbe avere una notevole ricaduta negativa
sull'organizzazione del soccorso e di conseguenza sulla salvaguardia
delle persone coinvolte. "A margine - aggiungono - dobbiamo
sottolineare
ancora una volta come debbano essere le organizzazioni di categoria
a
prendere posizione in merito a problematiche inerenti al soccorso,
facendo le veci dell'Istituzione competente". La protesta dei vigili
del
fuoco è arrivata anche in Prefettura. Alessio Giuffrida, nella
mattinata
di ieri, ha contattato il comandante provinciale dei vigili del
fuoco
per chiarire il disguido. Il comandante ha fatto presente
l'impossibilità di partecipare alla simulazione da parte dei suoi
uomini
per mancanza di personale, al punto che una scelta diversa avrebbe
messo
a rischio il comando che sarebbe rimasto sguarnito.
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1 ottobre 2009 - Il Messaggero
PESARO. C'erano tutti, o quasi. Per terra e per mare...
PESARO - C'erano tutti, o quasi. Per terra e per mare. Volontari e
non.
Forze dell'ordine e protezione civile. Ma qualcuno mancava. Assenze
eccellenti come quella dei vigili del fuoco. All'indomani della maxi
esercitazione, coordinata dalla capitaneria di porto di Ancona, che
ha
simulato i soccorsi ai naufraghi di un ammaraggio a largo di Fano
del
volo Falconara-Timisoara, i sindacati territoriali dei vigili del
fuoco
di Pesaro e Urbino, chiedono i motivi di questa esclusione. E lo
fanno
in un documento firmato dai segretari provinciali della Cgil,
Maurizio
Marini, della Fns Cisl, Fabio Sacchi, e della Rdb, Paolo Giuliani.
"Quanto è avvenuto - dicono nel documento - è di una gravità
assoluta,
in quanto limita la crescita professionale del personale dei vigili
del
fuoco e pregiudica lo sviluppo di sinergie e collaborazioni tra i
vari
enti preposti al soccorso. All'interno del nostro comando
provinciale
esistono figure professionali altamente specializzate ad intervenire
in
qualsiasi ambiente acquatico con mezzi specifici (come la prima moto
d'acqua adibita al soccorso in mare). Quanto avvenuto, in caso di
reale
emergenza, potrebbe avere una notevole ricaduta negativa
sull'organizzazione del soccorso". A esprimere il proprio
"rammarico"
per essere state escluse dall'esercitazione anche il C.B. club E.
Mattei, l'Avio Club di Fano, il circolo velico Torrette e
l'associazione
K9 con i loro cani da soccorso. Chiedono che in futuro il
volontariato
"venga tenuto maggiormente in considerazione".(Em.I.)
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