15 maggio 2010

Ninja's psichosis

Via del Progresso di Lamezia Terme, ieri sera alle 22 e 30

Li chiamano “ninja”. Per la loro abilità nello scavalcare i piani delle case. Entrano dalle finestre, con uno spray immobilizzano gli occupanti e fanno razzie di soldi e beni di vario genere. E poi scappano. A Lamezia Terme ormai è psicosi.
Ieri sera in Via del Progresso intorno alle 21 e 15 qualcuno ha avvertito dei rumori. Chiamata d’emergenza e immediato l’arrivo dei poliziotti. Che hanno fatto il giro degli appartamenti e dei condomini senza cavarne un ragno dal buco. “La gente sembra veda delle ombre”, si è lasciato scappare uno delle forze dell'ordine. Già, è psicosi. Alimentata dalla paura di essere le prossime vittime. Alcuni cittadini sono arrivati al punto di fare i turni nel proprio quartiere per difendersi da questi ladri espertissimi. E non è escluso il fatto che si siano anche approfittati sessualmente di alcune donne, anestetizzate dallo spray.
Proprio una settimana la gente è scesa in piazza a protestare. Non ne può più. Anche ieri, appena si è sparsa la voce di un ennesimo colpo dei ninja, sono accorsi dalle zone limitrofe per dare man forte ai poliziotti. Inutili, tuttavia, i tentativi di distinguere le ombre dai malviventi.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Che strano paese…. No ragiono ad alta voce. Noi viviamo in una città dove la presenza mafiosa è oltre che ben radicata è in modo paradossale piuttosto nota. Sappiamo chi sono i clan (i Giampà e i Torcasio vi dicono niente?), dove abitano, nei commenti sparsi su fb indichiamo chiaramente Capizzaglie zona calda (perché?); ho sentito , come voi penso, in questi giorni storie del tipo “sono entrati nella casa di un parente del “u Prufissuri”…., raccontiamo “tranquillamente”che la gente si organizza in ronde e di notte spara in questa famosa zona calda (lo dicono tutti, nessuno li condanna), tanto che il nostro sindaco è dovuto intervenire ufficialmente su questa vicenda (ragionevolmente dico perché qui si rischia il morto).
Allora cosa fanno i mafiosi? Chiedono il pizzo (IO QUESTO LO CHIAMO FURTO….. non solo di soldi ma di diritto al lavoro e a una vita tranquilla e serena), sparano e talvolta (spesso) ammazzano (IO QUESTO LO CHIAMO FURTO……. di vita),
Viviamo in una città dove la stipendio medio di un lavoratore è di circa 800-900 euro a fronte di 40 ore ufficiali di lavoro settimanale (IO QUESTO LO CHIAMO FURTO….. di soldi e di vita perché non ho più tempo libero da dedicare alla mia famiglia o in generale alla mia vita), ma tutti sappiamo che nella maggior parte dei casi gli straordinari oltre che pretesi sono soprattutto non pagati. Abbiamo persone che lavorano nei supermercati ( ma ci sono altri settori non da meno) con buste paga di 1200 euro e ne incassano il 70 % ,o questa cosa la so solo io? (IO QUESTO LO CHIAMO FURTO….. di vita e di soldi), lavorano con turnazioni assurde tipo 1 domenica di riposo (una!!), il primomaggiofestadeilavoratori tutti aperti e noi a far la spesa (IO QUESTO LOCHIAMO FURTO…… del loro tempo libero e della nostra dignità mentre andiamo a fare la spesa il primomaggiofestadeilavoratori)!
Viviamo in una città (ah dimenticavo il cui consiglio comunale è stato sciolto per infiltrazioni mafiose non una ma due volte) dove il tasso di disoccupazione è circa al 30%, dove la corruzione e e le lobby politoco-affaristiche-massoniche sono state declarate in un processo noto in tutta Italia, viviamo in una provincia dove il palazzo di giustizia ( sapete ci stanno coloro che dovrebbero assicurare la giustizia… a noi!) è comunemente chiamato “verminaio”….
Ebbene in città non si parla d’altro, mamme che in preda al panico chiedono l’intervento dell’esercito, l’eliminazione dei rom, la cacciata del circo (ho sentito anche questa perché l’abilità dei ladri è circense!), “PERCHE’ COSI’ NON SI PUO’ ANDARE AVANTI E’ UNA VERGOGNAE UNO SCHIFO!”
E mi chiedo, fermo restando il diritto di tutti a non essere derubato, picchiato, e quindi è giusto pretendere un intervento deciso e RISOLUTORIO alle forze dell’ordine…. Non Vi sembra che quello dei furti NON sia il più grave dei problemi (ma è una mia opinione), ma sicuramente quello più avvertito (è un dato oggettivo!)? E mi richiedo: è un problema di PERCEZIONE, di CULTURA (nel senso di conoscenza), o di EGOISMO (fin quando non è in pericolo ciò che è mio è tutto politica da bar, poi divennta un problema vero!), o di SONNO visto che l’intera popolazione sembra non dormire più la notte!
Ecco voglio solo dire che certe forme di PROTESTA (SACROSANTA, e sottolineo SACROSANTA) nella MIA CITTA’ ci fossero per TUTTI i problemi, anche e soprattutto per quelli che non ci toccano così direttamente!

FRANCESCO DI CELLO

Anonimo ha detto...

Sembra quasi che questa dei furti in casa, ma qualsiasi argomento del genere, diventi una valvola di sfogo per non poter parlare dei furti perpetrati nel mondo del lavoro (tu parlavi dei supermercati ma anche l'edilizia non scherza) o da parte di un un consigliere comunale come Mazzei.
Uno poi pensa: diciamo 1000 lavoratori (stimati per grandissimo difetto) che percepiscono, per esempio, 900 € invece dei 1200 € che dovrebbero ricevere. Sono 300 euro per 1000 = 300.000 € al mese per 12 mesi (non parliamo di tredicesima mensilità, per carità) sono 3.600.000 € all'anno. Non pochi direi. Ai danni di mille famiglie ho ipotizzato e che si ripetono ogni anno. Ma di questo non si può parlare: le mille famiglie perché rischiano di perdere anche le 900 €, gli altri perché francamente se ne infischiano. Ma quanti furti si devono eseguire per raggiungere le cifre che ho appena citato? Ed allora ROM, rumeni, circensi, polacchi, messicani, di loro si può parlare. Un piccolissimo dubbio: non è che che c'è anche qualcuno che soffia sul fuoco per far parlare "d'altro"? E questo è solo l'aspetto economico.
Salvatore Vescio

domenico de sensi ha detto...

è vero che esidtono problemi di sfruttamento del lavoro e di deliquenza organizzata, ma dire che il problema dei furti è solo un modo per spostare l'attenzione, mi sembra superficiale. Propio perchè i cittadini comuni trascinano la vita con 900 euro al mese, ritengo sia giusto che una volta chiusa la porta di casa debba vivere tranquillo. Vedere violato il propio domicilio e la propia intimità è la cosa più grave che esiste. Io riesco a vivere serenamente anche con poco. Ho moglie e figli e siamo felici. Ma ora ho dovuto modificare le mie abitudini di vita. Ad esempio non lascio mai i miei figli soli in casa e l'organizzazione giornaliera della vita sta diventando un incubo. Prima vivevo sereno con i miei 900 euro...ora non più!!!

Anonimo ha detto...

Il problema caro Domenico è che il nostro domicilio e la nostra vita "tranquilla" sono violate ogni giorno, anzi la tranquillità di cui parli è la forma più invasiva, subdola e vigliacca di schiavitù a cui siamo sottoposti.
La nostra vita è già violata, ma se lo fa un ladro (un rumeno, un bulgaro o messicanicano poi) è insopportabile, il quale che per inciso e per assurdo non ha alcuna mira di controllare la mia vita, vuole solo fregarmi la mia roba e mangiare i miei salami.
Non ci fidiamo a lasciare i bimbi soli a casa per paura di un mostro che viene dall'esterno, e il "Moloch" che abbiamo in casa a cui affidiamo i nostri figli 3-4 ore al giorno (se va bene) lo cibiamo e lo custodiamo.
(Ri)citando Beha: l'avvocato di Riina che gli ingiunge di non accostare più pubblicamente il nome del suo assistito a quello di M. Costanzo gli (e ci)chiede: ha fatto più danni all'Italia
la moglie di Riina o la moglie di M. Costanzo?

FRANCESCO DI CELLO

francesca ha detto...

assistiamo a furti tutti i giorni e nessuno è più grave dell'altro perché siamo comunque privati del diritto di ritenerci uomini liberi di vivere la propria vita. anche io penso che forse si voglia distogliere l'attenzione( per quanto questi furti sono disgustosi) da ben altro. Subiamo furti delle nostre auto o danneggiamenti da parte degli zingari nell'ospedale di Lamezia Terme, tutti sanno ma chi reagisce? ma a quanti dei nostri cari è stata rubata la vita per negligenza o incompetenza sanitaria? a quanti è stato rubato il diritto alla libera espressione? Quello dei furti a mio avviso è la risultanza di una società corrotta e incline alla dittatura per quanto l'Italia si professi una Repubblica democratica fondata sul lavoro, di chi? ma dei ladri!francesca

franco vezio ha detto...

I commenti che ho letto fin qui domostrano come il cittadino è COSTRETTO a dare risposte di diversa natura,in molti casi uscendo fuori dal seminato,dal contesto pratico della discussione che è solo una : la Pubblica Sicurezza gestita dalla Republica Italiana ci ha abituato a sopportare piccole medie e grandi inciviltà quotidiane, ma questa volta la percezione forte è di MANIFESTA INCAPACITA' di prendere misure seppur inadeguate ( come al solito) di fronte a bande che hanno palesato un LIVELLO ALTO di addestramento e padronanza tecnica che fanno pensare ad ex-militari di servizi speciali dei disciolti regimi comunisti dell'EST EUROPA.Spray paralizzanti usati sulle vittime( e sono quotidiane...),introduzione e scasso rapido ed efficace,sistematicità di azione ed informazione sulle disponibilità degli obbiettivi....La "questora" di Catanzaro ha riunito le interforze per sminuire e concludere offendendo i cittadini calabresi colpevoli di non essere altrettanto solerti nelle denunce delle estorsioni.Vista L'INADEGUATEZZA delle nostre forze dell'ordine e del SISTEMA GIUDIZIARIO nonchè POLITICO dell'ITALIA TUTTA,è da meravigliarsi del coraggio-incoscienza di chi nutre ancora fiducia di un sistema PAUROSAMENTE SBANDATO e governato in maniera PALESEMENTE INCIVILE.E' ora di PENSARE seiamente le POLITCHE VERE e rovesciare quelle sbagliate frutto della corruzione e cultura liberista che ha distrutto le società europee.

Salvatore Vescio ha detto...

Le ipotesi sono tutte possibili ma alcune certezze sono indiscutibili: le forze di polizia non sono strutturalmente organizzate a "combattere" contro un "attacco massiccio": nei film americani avremmo visto decollare gli elicotteri della polizia a sorvegliare tutta la notte le zone a rischio; qui da noi non è possibile primo perché la polizia non ha gli elicotteri necessari, secondo perché non avrebbe i soldi per il carburante, terzo perché ci sarebbe la rivolta degli stessi cittadini "protetti" disturbati dalle pale degli elicotteri e dai fari puntati sulle case. E poi vuoi mettere la privacy violata? Aldilà della facile e gratuita ironia non è semplice controllare senza risorse un territorio come quello oggetto dei furti. Detto questo però "l'occasione mi è gradita" per sottolineare nuovamente l'opportunità che un evento drammatico come questo per le decine di persone che hanno visto violata la propria abitazione per essere derubati mette a disposizione: quello di ragionare su "di che cosa abbiamo veramente paura in questo periodo" (non sono esente da notti parzialmente insonni o in ogni caso accompagnate da sogni strani). L'incolumità fisica senz'altro (quello spray o qualche colpo in testa non deve essere per niente piacevole); la paura della privazione di beni materiali ed affettivi senz'altro (la gente si fa un mazzo per regalare la catenina d'oro all'anniversario e non è bello vedersela sfilare). Ma non si tratta di solidarietà alle vittime di violenza ed abusi ma esclusivamente, o quasi, paura "personale". Altrimenti un po' di indignazione dovrebbe esserci anche quando 4 persone al giorno muoiono sul lavoro (media ottimistica perché si tratta di quelli denunciati), spesso a causa di condizioni di sicurezza inesistenti e di orari di lavoro estenuanti, quindi con furti di libertà, di salute e spesso della vita: in questi casi siamo ormai sereni, in fondo è solo un problema statistico, non ci riguarda! E se capitasse ad un nostro figlio, ad un nostro fratello, ad un nostro amico? Cominceremmo a protestare?
Anche il caso delle buste paga normali con contenuto ridotto è un furto, è una rapina; ma ci siamo abituati, ci siamo rassegnati. Attenzione: non sto dicendo (sarebbe ipocrita farlo) che dovrebbero essere le vittime di questo furto a parlarne perché rischierebbero, nella migliore delle ipotesi, il posto di lavoro; ma è mai possibile che nessuna forza politica, nessun rappresentante dei lavoratori, nessun giornalista, nessuno si sia mai pubblicamente indignato per questi furti di serenità, di gioia, di vita, di un futuro, di un presente? Invece siamo rassegnati, sia che le vittime del furto siamo noi stessi, sia un nostro figlio, sia un nostro fratello, sia un nostro amico.
Di questo si tratta e resto assolutamente solidale con le vittime dei furti: sia in casa, sia sul lavoro; purché dei secondi ci si renda conto che esistono e si chiamino con il loro nome. Chissà che qualcuno dei "poteri" che dovrebbe vigilare cominci a farlo! Il problema è che difficilmente il figlio di quel qualcuno lavora in un supermercato o come manovale; quindi il problema non esiste, non se ne parla, mai.