2 dicembre 2009

La Sorical replica al Codacons



di Sorical Spa*

Nessun comune calabrese rimarrà senz’acqua. Le riduzioni di fornitura idrica (e non le interruzioni) che saranno operate riguarderanno quei Comuni inadempienti e morosi, refrattari a qualsiasi piano di rientro rispetto agli obblighi contabili derivanti dalla fornitura stessa e che nello stesso tempo richiedono quantità idriche ben superiori ad ogni ragionevole livello di dotazione d’acqua. Sorical ha più volte ricordato come i suoi crediti nei confronti delle amministrazioni siano, ormai, insostenibili. Si tratta di somme che, si presume, siano state già pagate dalla cittadinanza utente e che rappresentano un vincolo di bilancio inderogabile per ogni ente locale (unitamente al pagamento degli stipendi e degli oneri previdenziali). La società ha sempre operato nel massimo rispetto istituzionale nei confronti degli enti locali, ricercando con i comuni debitori una concertazione che prevenisse qualsiasi possibilità di ricorso ad azioni traumatiche del recupero dei crediti, imposte peraltro dalla natura pubblica di Sorical. È opportuno ricordare come l’acqua rimanga un bene primario, gestito secondo principi e doveri che rispondono ai criteri di pubblica utilità e per questo deve essere oggetto di corretta amministrazione da parte di tutti gli operatori in campo. Non a caso la tariffazione delle forniture é disposta annualmente, con atto pubblico, dalla Regione Calabria ed è, per inciso, tra le più basse d’Italia. Riguardo alla perdita delle condotte idriche, pur trattandosi di materia devoluta alle competenze comunali, la società ha sempre offerto la massima collaborazione tecnica agli enti locali, per monitorare e individuare insieme le criticità. Sorical ha un sistema di controllo che investe sia la Regione che la Corte dei Conti e le sue procedure rispondono ai criteri più elevati di efficienza e di efficacia, oltre che di trasparenza amministrativa. Sarebbe oltremodo interessante poter stabilire se analoga correttezza riguarda alcuni Comuni debitori, considerando che una sana e normale contabilizzazione delle entrate e delle uscite (ripetiamo vincolate) relative al settore idrico non comporterebbe alcun ritardo nei pagamenti. La società è disposta, in ogni caso, ad incontrare i rappresentanti del Codacons per illustrare loro quanto sopra riportato e per rispondere a qualsiasi quesito inerente il problema.

*Società di risorse idriche calabresi


NotaBene

Credo che il comunicato si commenti da solo. Al riguardo invito i lettori a sbirciare la lettera, allegra con brio, che scrisse questa estate Geppino Camo, presidente Sorical, con le parallele considerazioni del blogger, andanti ma non troppo:

In aqua veritas

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