27 ottobre 2010

La Calabria è prima. Per i morti di malasanità

Vignetta a cura del blogger Da story

Negli ospedali calabresi si entra da vivi e si esce da morti. Chiaramente un’esagerazione. Che enfatizza, però, un dato incontrovertibile. Si muore di più. Molto di più che nelle altre regioni italiane.
Nella classifica stilata dalla Commissione parlamentare sugli errori sanitari la Calabria è prima. 64 casi di malasanità (di cui 50 i decessi) su un totale di 242 in poco più di un anno. Se si rapportano i dati alla popolazione residente c’è da rabbrividire. I numeri si moltiplicano. La Calabria conta solo 2 milioni di cittadini. In Lombardia, che di cittadini ne ha più di nove, i casi sono “solo” 15. Questo vuole dire che in Calabria si muore dieci volte tanto che nel Nord. Di più. Se la Calabria avesse avuto tanti abitanti quanti ne ha la Lombardia, per esempio, i casi sarebbe stati 320, e 250 i decessi, suppergiù. Solo per dare l’idea.
Numeri che non sono un’opinione.

5 commenti:

domenico ha detto...

almeno possiamo dire che siamo primi in qualcosa

il chiuR.Lo. ha detto...

A fronte di questo invidiabile primato c’è una spesa sanitaria esorbitante ed una preponderante ed eletta schiera di medici in politica. ...Ma quanti sono medici e sanitari che gravitano nella politica calabra?

Anonimo ha detto...

Non metto in dubbio che sia così, ma c'è da aggiungere una cosa.
In Calabria si resta in ospedale fino alla fine, o comunque il più possibile (forse per abitudine, forse per non ammettere che non c'è più nulla da fare).
In Lombardia, quando non c'è più nulla da fare ti spediscono a casa.
Ed è così che in Calabria si registrano più morti in ospedale che in Lombardia.
E' comunque vero che qui in Lombardia per essere medico in ospedale devi essere bravo e non figlio di... Ed è altresì vero che tutti i migliori medici, ospedalieri e non, che esercitano qui sono Calabresi!

luca ha detto...

in parte devo dare ragione all'ultimo commento del
-----28 ottobre 2010 12:19.
I medici bravi vengono al nord per lavorare....
in Calabria restano per cazzeggiare e mettersi in politica e lavorare nei propri studi medici in ospedale vanno per favoritismo e primeggiare come le belle donne....
poi non è vero che negli ospedali Calabresi ti tengono fino alla fine, semmai muoiono dentro e fuori le mure degli ospedali, per non parlare di quelli morti( dicono che sono ancora vivi ai parenti per non fargli pagare altre tasse), se verrebbero contati pure questi, altro che primato.....Calabrisella mia " morimo cà"
.

titaoit ha detto...

Ho lavorato per anni in una segreteria politica di un'assessorato regionale dal quale sono nate tantissimi primariati ospedalieri..Mi dovreste spiegare se la base delle assunzioni sn meramente politiche come si fà a garantire la qualità..Nn sarebbe meglio licenziare e rimettere a concorso tutti i posti? Nn sarebbe meglio non dare posti di ruolo in generale a tutto il personale sanitario? Questi che lavorano attualmente sn armati forse di bn volontà ma sn scadenti