5 gennaio 2012

Prossima la chiusura della discarica di Pianopoli


Nella valle del fiume Amato la foschia, bianca come la neve, taglia il cielo e la terra. In due mondi. Il verde e l’azzurro. La rugiada bagna anche quando non piove. E profuma di linfa. Località Serramonda. Lavata da una vegetazione toccata da Dio. Da un po’ di tempo è ferita a morte. Rimarginata da pochi mesi la coltellata della Seteco nel Comune di Marcellinara – la fabbrica dei veleni, in luogo dei fertilizzanti - persiste il bubbone della discarica. Località Gallù-Carratello, comune di Pianopoli, qualche centinaio di metri più in là.
La genitura partì con un nulla osta idrogeologico del Corpo forestale dello Stato il 6 dicembre 2002 alla Eco Inerti Srl di Vercelli. La stessa Polizia che durante i lavori in corso, nel 2005, sequestrò il sito denunciando la ditta per “distruzione e deturpamento delle bellezze naturali”.  Poi intervenne la Regione Calabria con una sanatoria di quelle che scrivono la storia. Che mettono il punto al capoverso. Con il dio denaro anche la merda diventa oro. Ingiunse alla ditta il risarcimento di 18 mila e dispari euro “per i lavori realizzati in assenza o in difformità del Nulla Osta paesaggistico”. Risequestrata nel 2010 dai carabinieri del Noe, Nucleo operativo ecologico di Catanzaro, per scarichi abusivi, è operativa come non mai oggi. Dopo i fatti di Alli - sequestro dei beni agli amministratori della società appaltante per frode fiscale - è stata promossa a pieni voti. Ampliamento, la parola d’ordine del governatore Scopelliti e del Commissario Melandri il 24 agosto scorso. E dire che era stata autorizzata solo per rifiuti speciali “non pericolosi”. Cer (codice europeo del rifiuto) dallo 01 al 10. Da quelli minerali agli edili. Dalla lavorazione della carta alle vernici. Dalle fotografie al carbone. Di necessità virtù.  Virtù dispensata con l’acqua benedetta dei soldi.
Nella località non si dorme mai. I gabbiani svolazzano senza tregua. Si cibano della monnezza. Sono loro a dare il benvenuto ai compattatori, camion e tir a più rimorchi. Seguono famelici il serpentone di almeno cinquanta mezzi che attende di scaricare.  Arrivano da tutta la Calabria. Ci sono conducenti che vi passano la notte per essere i primi all’alba. E autisti che hanno la precedenza. Non tutti sono uguali. Quelli della società Ecosistem srl, per esempio, sono più uguali degli altri. Ore non pagate, denunciano. Già, il business dei rifiuti sa anche come risparmiare. 
Ma la notte arriverà. Come ad Alli anche a Gallu-Carratello. Sono sempre più insistenti le voci che ne annunciano la chiusura. Già satura in poco meno di due anni. Dal prossimo15 gennaio. Alla conquista di altre bellezze naturali. La Calabria ne è piena. 

4 commenti:

pino ha detto...

alla faccia di qualcuno, chiusa questa discarica, aumenteremo quella di "ALLI" agli abitanti di Simeri Crichi basta dargli 4 noccioline e poi tutto il resto è noia.

Anonimo ha detto...

veramente, quella di Alli è in teritorio di Catanzaro, quindi Simeri non c'entra manco di striscio

pino ha detto...

Simeri c'entra e se c'entra , è vero che Alli è sul territorio di Catanzaro .
1) prima discarica a Alli
2) discarica a Simeri è già nel progetto del territorio Calabrese.
quindi le 4 noccioline vanno bene.

Anonimo ha detto...

probabilmente sarò ignorante in materia e me ne scuso ma, non sarebbe meglio, al posto di semplici discariche fare dei rigassificatori per produrre almeno energia? Voglio dire, in ogni caso un po di puzza lasi sente già, almeno ci si ricava qualcosa. E' mai possibile che i virtuosi siano sempre altrove e a noi ci tocca soltanto di sorbirci la puzza degli scarti?