L'accertamento dei carabinieri di Botricello all'auto forata al dirigente Iaquinta
Psicosi d’auto. Continua inesorabile a Botricello. Forate le
gomme dell’autovettura di Francesco
Iaquinta, responsabile dell’Ufficio tecnico, poco fa, intorno
alle ore 19, in via Confalonieri. L’episodio si associa alle intimidazioni
subite nell’ultimo mese da Rosario
Pignanelli, comandante della polizia municipale, lo scorso 30 dicembre - che
trovò la sua auto incendiata sottocasa - e dal sindaco, Giovanni Camastra - che recuperò il proprio veicolo a terra quasi due settimane
più tardi, l’11 gennaio, nei pressi del suo studio medico.
Dopo il danno cagionato a Pignatelli, il prefetto di
Catanzaro, Antonio Reppucci, ebbe a
dire, durante la seduta del consiglio comunale straordinaria all’uopo
convocata, che “si tratta di un atto brutto, vile e vigliacco
di un folle o di uno squilibrato”. E che, invece, il paese, sarebbe “una zona
tranquilla” anche se, secondo l’organo di Governo, “ci troviamo in un territorio
di confine, di frontiera”. E rivolgendosi ai presenti esortò: “Botricello è nelle
nostre preoccupazioni. E’ il confronto politico che a
me non piace”. E che, così facendo, “siete bloccati, non potendo rispondere adeguatamente
alle esigenze della comunità”.
Visto che il folle ha colpito l’autorità amministrativa per eccellenza, il
responsabile dell’ordine pubblico e il dirigente dell’ufficio tecnico
gestionale, tanto squilibrato non
sembra. Tutt’al più, un delinquente o più, che abbiano voluto minacciare proprio i
vertici del Comune. Con un preciso disegno criminoso. E anche a una certa cadenza temporale.
1 commento:
Si direbbe che il Ministro Pisanu aveva visto bene nel 2003: click. Pare che si chiudano gli occhi davanti all'evidenza.
Per capire che aria tira a Botricello, ho sentito che tempo fa il maresciallo della locale caserma è stato preso a schiaffi da un civile.
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