SS 280. Strada dei due mari. Ore 17. Un incendio spazza via facilmente la sterpaglia di fianco a un distributore di benzina e vola diritto verso una micro
discarica nella Valle del fiume Amato. Ed è subito nero. Denso, schiumoso e ripugnante.
Una colonna di fumo che sovrasta alberi, aziende e superstrada. Lo spettro della Seteco è lì. Più avanti. No,
è solo un incendio che ha una fine questo. I gabbiani che si dirigono verso la
grande buca dei rifiuti di Pianopoli tornano indietro. Impauriti. Per un attimo
l’Amato sembra l’Eden convertito in un incubo.
Ci pensano in forze la Protezione civile e i Vigili del
fuoco a ristabilire la normalità. I gabbiani sono di nuovo liberi.
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