28 marzo 2014

Rabarama Scopelliti

Rabarama Scopelliti, caricatura a cura del blogger

Il governatore della Calabria, Giuseppe Scopelliti, è venuto a mancare ieri sera, dopo le ore 20 circa. E' successo al termine di un incidente probatorio che lo ha inchiodato sul guard rail della Salerno Reggio Calabria, ridotta ancora ad una sola corsia. Si indaga a trecentosessanta gradi. Nessuna pista è esclusa dagli inquirenti. Nemmeno quella passionale con uno o più organi politici dell'allora sindaco dello stretto. Voci di corridoio, rumorose e insistenti, sostengono che gli avrebbe fatto perdere l'equilibrio il suo ex braccio destro al Comune di Reggio Calabria, Orsola Fallara. E, non riuscendo a bilanciare più il volante della macchina amministrativa, è volato giù da un cavalcavia, archetipo, ancora non omologato, del famigerato ponte tra Scilla e Cariddi. E' morto sul colpo. 
Ne danno il triste annuncio i componenti della Giunta regionale tutta. Stava così male che quasi quasi se l’aspettavano. “La condanna (la scomparsa, ndb) del Presidente Giuseppe Scopelliti era ampiamente prevista. Non già perché meritata (in fondo dava segni di miglioramento, ndb) ma per il fatto che il comportamento reiteratamente ostile e illegittimo del tribunale ne aveva costituito una evidente anticipazione. La sentenza (ancora così giovane, a soli 48 anni. E’ stato ingiusto, ndb) tra l'altro, ha preteso di strafare applicando una pena eccessiva ed esorbitante, volutamente esemplare (la vita media degli italiani che lavorano si aggira intorno agli 80 anni, ndb). Quasi nel tentativo di sottolineare la base politica della condanna (i peccati devono potersi pagare sia nell’Al di là che quaggiù, sulla terra: da vivi, ndb). Non è questo il modo di intendere il corretto svolgimento dei rapporti tra ordine giudiziario e politica (non c’è solo la giustizia divina, c’è anche quella terrena, ndb). La Giunta Regionale esprime piena solidarietà al suo Presidente nella convinzione che il suo agire politico non subirà alcuna  flessione (le sue opere dureranno per l’eternità, e noi ne saremo la dimostrazione, ndb). Esprime fiducia nella Magistratura di appello che dovrà giudicare la fondatezza e la legittimità di questa sentenza, ripristinando così  le fondamentali regole giuridiche oggi ignorate (come successe con Lazzaro noi crediamo nella sua resurrezione. Oppure, se questa non dovesse funzionare, ci accontentiamo della semplice reincarnazione in un altro e unico Rabarama Scopelliti, ndb). Nessuna forza politica di opposizione è mai riuscita a sconfiggere Giuseppe Scopelliti sul terreno del confronto democratico (durante la sua esistenza non ha avuto rivali. È sempre uscito vincitore in ogni battaglia, eccetto nell’ultima che gli è costata molto amara, ndb). In politica le vittorie e le sconfitte devono essere elettorali (in ogni caso saranno i cittadini più fidati, i suoi amici a giudicarlo per come dovrebbe essere giudicato e nessun altro, ndb). Se le vittorie o le sconfitte vengono determinate per via giudiziaria è una sconfitta per la democrazia (gli appalti fanno di un uomo un politico e di un politico un vero uomo. E lui è stato grande in questo. Un esempio, un Modello per tutti noi che seguiteremo nella sua Missione per il bene della città di Reggio e della Calabria tutta, ndb)".
Una raccomandazione, infine, per i funerali. Non fiori, ma offerte per raccogliere fondi in vista dei lavori di rifacimento della Co-stell-azione dell'artista Rabarama (pseudonimo di Paola Epifani, derivante dal sanscrito. E significa: segno e divinità), esposta sul Lungomare di Reggio Calabria, con la sua effige. In saecula saeculorum. Amen. 

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