12 aprile 2010

17 morti negli ultimi 5 anni. Il Comitato 106 Tommaso Monterossi: "Mai più!"



Il tratto della statale 106 che va da Sellia Marina a Belcastro, venticinque chilometri in tutto, viaggia con tre morti all’anno. La media è al ribasso. Diciassette decessi solo negli ultimi cinque anni, dal 2005 al corrente 2010. Questi i dati ufficiali. Molti di più gli infortuni. Per fare il calcolo esatto basta moltiplicare per dieci il numero dei caduti. Statisticamente è così.
Caduti, come quelli che sono andati in guerra e non sono più tornati. Ventenni, trentenni, quarantenni, fino ai settantenni. La strada della morte falcia senza discriminazioni.
A volte è altalenante. In un anno, magari, non si verifica nessun incidente di una certa gravità. E sembra sia passata la sua triste nomea. Ma l’anno successivo recupera. Come nel 2009. Zero decessi (solo nel tratto in questione, ndb). Durante i primi tre mesi di quest’anno, invece, è già arrivata a sei. Come un mostro che gioca con l'al di là. Meglio stargli lontano.
Il Comitato “Tommaso Monterossi”, che prende il nome del giovane di 27 anni deceduto lo scorso 28 marzo, incontrerà i sindaci dei paesi che danno su questo tratto della 106 il prossimo 15 aprile al comune di Botricello alle ore 17. Giuseppe Amelio, di Sellia Marina, Bruno Colosimo, di Cropani, Giovanni Camastra, di Botricello, e Ivan Ciacci, di Belcastro. All’iniziativa prenderanno parte anche altri primi cittadini dell’entroterra. Fra questi ha dato la sua disponibilità Santino Bubbo, di Petronà. Quasi certamente interverranno anche una rappresentanza dell’Anas, la società proprietaria dell’arteria, una delegazione della Compagnia dei carabinieri di Sellia Marina e un’altra dei Vigili del Fuoco. La richiesta del comitato è una sola: SICUREZZA. Con alcune proposte.
Le autorità locali, che per costituzione rivestono un ruolo che li obbliga a perseguire l’interesse pubblico e l’incolumità dei propri concittadini, non potranno più tirarsi indietro. La macchinosa burocrazia, che separa le competenze dei sindaci e dell’Anas, e che per loro spesso è motivo di ostacolo dall’intervenire tempestivamente, non potrà più avere alibi. Questi i paletti che il comitato intende mettere in vista di un confronto positivo. Che, ci si augura, sappia passare dalle belle parole ai più efficienti fatti.

3 commenti:

nadia carminati ha detto...

Grazie Emilio per l'impegno, professionalità e serietà che ci metti.....

Anonimo ha detto...

ecco il messaggio che mi ha inviato il governatore della Calabria, Giuseppe Scopelliti sul prossimo incontro per la sicurezza della 106:
Giuseppe Scopelliti:
"Sulla 106 sono numerosi i tratti da mettere in sicurezza. Della 106 ce ne occuperemo in tempi brevi. Un caro saluto".

di seguito la mia missiva:
Caro Governatore,
il prossimo 15 aprile il "Comitato Tommaso Monterossi", il giovane di 27 anni scomparso a seguito dell'incidente verificatosi sulla statale 106, tra il territorio di Cropani e di Botricello, incontrerà i sindaci del comprensorio, l'Anas, l'Arma dei carabinieri e i Vigli del fuoco, per manifestare tutto il disagio della cittadinanza verso la famigerata strada della morte. Nello specifico, interverranno, Giuseppe Amelio, di Sellia Marina, Bruno Colosimo, di Cropani, Giovanni Camastra, di Botricello, Ivan Ciacci, di Belcastro, e Santino Bubbo, di Petronà; e i delegati dell'Arma, dell'Anas e dei vigili.
Quale presidente della Regione, Le chiedo, a nome del Comitato, di esprimere una Sua considerazione, che ci auguriamo nella direzione di una pronta messa in sicurezza del tratto in questione, 25 km con una media di tre morti all'anno.
Sarà mia cura trasmettere le Sue considerazioni agli altri del comitato e ai sindaci che vi prenderanno parte.
Grazie anticipatamente
Notizie più dettagliate sull'iniziativa Le trova sul mio blog:

http://emiliogrimaldi.blogspot.com/
Distinti Saluti
emilio grimaldi

domenico ha detto...

Grazie Emilio per quello che stai facendo sia per le persone che per il territorio Calabrese.