Il Manifesto
Non poteva mancare in Calabria, a seguito della disfatta del Pd in mezza Italia, in occasione delle ultime consultazioni elettorali, il manifesto su Agazio Loiero. Un manifesto di morte. Non di morte fisica, s’intende, ma politica, del governatore uscente. A farsi interprete della notizia una ragazza, Pamela, del circolo di Msi di Chiaravalle Centrale, emigrata per lavoro a Roma, che non ha dimenticato la sua terra d’origine. E così scrive:
Dopo cinque anni di disastri (difficile immaginare una legislatura più favorevole. ndb) si è tardivamente spento AGAZIO LOIERO.
Per gli amici degli amici meglio conosciuto come Agazio “Laqualunque” (per il suo accanito senso di esser dovunque, a sinistra e a destra, grazie alla filosofia dell’accontentare tutti per avere l’appoggio di tutti, ndb). Democristiano e trasformista (è il fondatore del Pdm, Partito democratico meridionale, che già ha avuto successo in passato quasi in competizione con il Pd, Partito democratico fondato da Rutelli & company, approdati ad altri lidi mentre lui si è fermato in quel del Pd. ndb) di grandi inciuci (il suo incuicismo è famoso, essere dovunque per una Calabria nuova, rivoluzionaria. ndb) e nessuna virtù (la scrittrice lamenta nessuna virtù. Ma a guardare bene di virtù ne ha avute tante. Quella dell’inciucio, per esempio. ndb)
Ne danno il triste annuncio i calabresi onesti e di buon senso, la legalità, la magistratura e i 575 dirigenti del partito Democratico calabrese che già a gennaio lo avevano scaricato (Pamela mischia un po’ le carte. Mette insieme quelli che hanno votato per Giuseppe Scopelliti, del Pdl, che sarebbero i calabresi onesti, con la legalità e la magistratura che proprio Loiero hanno recentemente scagionato in Why Not. ndb)
Lo piangono disperatamente in pochi (visto lo striminzito 32 per cento rispetto al 57 pieno di Scopelliti, ndb), ma soprattutto i manager, i portaborse e i primari ospedalieri pronti ad essere assunti, l’ufficio pacchi delle Poste italiane (diverse le assunzioni maturate Loiero governando. I manager ospedalieri sono stati i suoi preferiti. Nella rivoluzione copernicana della Sanità che si era prefisso di fare ha finito per diventare un convinto neotolemaico, ndb) e i compari dei compari che sono anche suoi compari (dopo la trasmissione di Riccardo Iacona, Pane e politica, i compari dei compari sono entrati nell’immaginario collettivo della cultura made in Calabria. Difficile abbandonarla, anche per il governatore degli ultimi cinque anni, ndb)
Si dispensa dalle visite. Non fiori ma champagne e fuochi d’artificio (il funerale non è solo un motivo di dolore, ma anche di gioia per un’altra vita. Ecco spiegati i fuochi d’artificio e lo champagne, ndb)
Calabria, giorno della liberazione, 29 marzo 2010 (la liberazione dell’Italia dal nazifascismo si festeggia il 25 aprile. La Calabria è in anticipo, ndb)
3 commenti:
Con il suo governo ha dato adito a tutte le televisioni del nord a farci ridere sopra, con i suoi falsi infermieri negli ospedali, troppi morti negli ospedali o appena dimessi.....per non parlare dei soldi stanziati per avere una malasanità...intanto le tv del nord aumentavano gli ascolti, e lui non sentiva i lamenti dei Calabresi.
un personaggio peggiore di questo non credo che esista o forse in calabria è ancora dietro l'angolo e milita in quel partito che diviso un pò a sinistra un pò a destra cerca di racimolare consensi come alcune donne poco serie francesca
Secondo voi, ricordavate la trasmissione di Iacona, tallini, neo assessore al personale, che persona è?
Rivedetevi Pane e politica e poi decidete, altro che liberazione.
Poveri noi.
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