L’indebitamento dei calabresi cresce in modo esponenziale. Tanto avviene non solo per beni di prima necessità come la casa, ma anche per acquistare elettrodomestici, per pagare le spese mediche o la comunione dei bambini. Così, mentre prima si chiedeva un prestito solo per grandi acquisti, ora si è costretti a domandare credito anche per fare la spesa. Da queste considerazioni emerge che, a causa del caro-vita, per poter mantenere lo stesso tenore di vita le famiglie calabresi sono costrette ad indebitarsi. Chiedere un prestito e rimandare a tempi migliori il pagamento, ma il pericolo sta proprio qui. Se oggi siamo allettati dall’idea di comprare, avere subito il bene ed iniziare a pagare il prossimo anno, non dimentichiamo che prima o poi arriverà il momento di saldare le rate e lo stipendio, purtroppo, non sarà aumentato. “Ma non solo – continua la nota di Francesco di Lieto, vice presidnete del Codacons – riceviamo continue segnalazioni di cittadini costretti a chiedere un finanziamento non per effettuare acquisti, ma per pagare altri prestiti”. Un circolo vizioso che rischia di generare una nuova categoria di poveri. Di recente il Codacons ha sollecitato il Prefetto di Catanzaro a convocare l'Osservatorio Regionale sul credito anche perché possa spingere gli Istituti di credito ad una maggiore flessibilità nei rapporti con i cittadini nonché a concedere dilazioni ai piani di rientro. Ma questo fenomeno dilagante della richiesta di finanziamenti lascia spiragli sempre più ampi al rischio usura. La legge numero 108 del 1996 stabilisce che scatta l'usura quando il tasso supera del 50 per cento il tasso medio rilevato ufficialmente ogni trimestre e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. E’ bene chiarire che il "tasso" cui deve farsi riferimento è il TAEG, cioè il tasso annuale effettivo globale, che deve comprendere anche tutte le spese accessorie (costi della pratica, costi di commissioni varie, spese di assicurazione…). Tali spese, infatti, non sono incluse nel TAN, il tasso annuale nominale. Per comprendere se siamo vittime di usura occorre far riferimento al TAEG che indica il costo reale del finanziamento. La clausola di un mutuo o di un finanziamento che prevede tassi usurari deve essere considerata nulla. La legge 108/96 prevede che laddove siano pattuiti tassi usurari il malcapitato non dovrà versare alcuna somma a titolo di interessi essendo tenuto a restituire solo il capitale. Ovviamente per i contratti stipulati prima dell'entrata in vigore della citata legge è sempre possibile chiedere la riduzione degli interessi al di sotto della soglia di usura, altrimenti tutti gli usurai potrebbero ben sostenere di aver concordato gli interessi prima del 1996. Il Codacons ricorda che è stato anche istituito un Fondo di Solidarietà che eroga mutui quinquennali senza interessi, il cui importo è commisurato agli interessi estorsivi pagati. Le domande di accesso al credito devono essere indirizzate alla Prefettura del luogo dove si è verificata l’usura.
Di seguito vengono riportati i tassi massimi consentiti, oltre i quali scatta il reato di usura. Tali riferimenti sono validi per fino al 30 giugno 2010.
OPERAZIONI IMPORTI TASSI MEDI TASSI SOGLIA CREDITI PERSONALI 11,94 17,91 PRESTITI CESSIONE V° FINO 5.000 euro OLTRE 5.000 euro 14,86 11,88 22,29 17,82 CREDITO ACQUISTI RATE FINO 5.000 euro OLTRE 5.000 euro 13,12 11,53 29,68 17,30 CREDITO REVOLVING FINO 5.000 euro OLTRE 5.000 euro 17,37 13,01 26,06 19,52 MUTUI TASSO FISSO TASSO VARIABILE 5,17 2,63 7,75 3,95
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