1 giugno 2010

Uria, il depuratore al detersivo

1 giugno 2010, inizio della stagione estiva. Fiume Uria. Scarico dell’omonimo depuratore. Fa la schiuma. I liquami sembrano decantati con il detersivo. Ecco il biglietto da visita di Sellia Marina per i 90 mila turisti che ogni anno affollano il litorale ionico. Rispetto agli anni passati puzza di meno, ma in compenso “profuma” di detersivo. Provare per credere. Difficile, d’altro canto, distinguere si tratti di un detergente igienico o da cucina.

Questa del depuratore di Uria è una storia decennale. Dopo la sua faraonica costruzione, a cavallo tra il secondo e il terzo millennio, il singhiozzo della manutenzione fino ai giorni nostri. A volte si, a volte no. Dipendeva dai pagamenti che il Comune doveva corrispondere all’Ato 2 di Catanzaro. Prezzi alle stelle per un servizio a metà. Un tiro e molla istituzionale, e distribuito su tutto il territorio dell’ente intermedio, in cui spesso è stato tirato in ballo il prefetto di Catanzaro, in qualità di Commissario per l’emergenza ambientale. Tavoli su tavoli con impiegati con le mani incrociate e sbattuti da una parte all’altra della provincia, da Lamezia Terme fino a Botricello, senza una lira da tre, poi cinque, fino a nove mesi. Tempi in cui - è giusto ricordarlo - i cittadini continuavano a utilizzare l’acqua del gabinetto e quella della cucina. Tempi in cui lungo l’alveo del fiume si è formato un laghetto di color nero, verosimilmente composto dai residui dei liquami non sufficientemente decantati. È un eufemismo. Una grande pozzanghera più conforme alle peculiarità del petrolio che a quelle di un sistema di depurazione. Continuamente rimboccata e ingrossata da nuove e fresche acque. Poi la protesta degli ambientalisti negli anni ’07 e '08. Lavori in emergenza e in tutta fretta per salvare il salvabile. Nel frattempo la natura fa il suo corso e le acque torrenziali trascinano il laghetto fino al mare. Giusto per far capire chi comanda. In una sola notte. Tra il 20 e il 23 novembre 2008. Ossigeno, era questo che mancava per decantare bene. Il Comune, l’Ato, e la Gerica (Ati Dondi-Ibi) s’incontrano ancora. Si compra finalmente. La ditta poi rescinde il contratto. Enti morosi. La Provincia bandisce altra gara. A vincerla un’altra Ati, Sige-Soteco-Meco. Non sono i salvatori dell’ambiente in Calabria, ma gli stessi della Gerica, sotto mentite spoglie. Forse erano affezionati a continuare a lavorare e fare affari con gli scarichi della gente. Forse.

Siamo ai giorni nostri. Al detersivo.

4 commenti:

gilberto ha detto...

Un bel biglietto da visita...ma esiste un controllo del territorio in questo paese?
Ma esiste una opposizione a questa amministrazione
Lei dottor Grimaldi la deve " smettere di fare vedere quello che non funziona" faccia vedere qualcosa di positivo...
1) i bei lidi al mare....cosa nasconde la sabbia?
2) i cani randagi che circolano indisturbati....
3) L'illuminazione sul territorio....
4) gli allagamenti in una giornata di pioggia...
5) l'immondizia sulla riva del mare..
6) gli incendi della spazzatura vicino ai cassonetti...
7)Le costruzioni abusive sul territorio...
8) costruzioni prive di allacci alla rete fognaria...
9) cartelloni pubblicitari non a norma...
10) il paranco di via iuzzolino...
11) lo schifo che persiste vicino la piazzetta al mare...non si riesce neanche a passeggiare..
auto parcheggiate in doppia fila e suoni di claxson...per non parlare degli orari dei locali...vedi signora Tolomeo...
come vedi di cose che funzionano ce ne sono...

domenico ha detto...

mi ricorda la pubblicità di Calimero, ma tu non sei nero sei solo" sporco" e che sporco...e che detersivo.
U COME LAVA.......

Anonimo ha detto...

Mi viene in mente il servizio di Claudio Messora sul trattamento che il "guru delle bonifiche ambientali" Gianfranco Mascazzini, definizione attribuitagli da Bertolaso, ha posto in opera sulla spazzatura di Terzigno: una polverina che la faceva puzzare di meno. Non è che i gestori del depuratore di Uria hanno telefonato al "guru"? E trattandosi di non far puzzare del liquido questi ha consigliato il detersivo; la polverina era idrosolubile!
http://www.byoblu.com/post/2010/02/23/Il-pelo-nelluovo-di-Bertolaso.aspx

giovanni parrotta ha detto...

ecco dov'eri andato l'altra mattina quando ti ho incrociato....cosa fina...hai fatto benissimo mr.G..continua così