19 settembre 2010

Antonio Aloi, di Catanzaro, ucciso e carbonizzato a Simeri Crichi

Il casolare abbandonato dove è stato rinvenuto il cadavere carbonizzato di Antonio Aloi Da story

(20 sett. ore 1:52) E' di Antonio Aloi, 39 anni, residente nel quartiere Janò di Catanzaro, il cadavere rinvenuto carbonizzato in località Silipetto di Simeri Crichi nel tardo pomeriggio di ieri. Questo il riscontro dei carabinieri della Scientifica dopo un lungo lavoro di identificazione. Accanto al corpo è stato scoperto anche il suo cellulare. Che gli inquirenti auspicano utile nel tentativo di ricostruire gli ultimi movimenti della vittima e dell'autore del delitto.

(20 sett. ore 00:50) Quattro bossoli e un’esecuzione in piena regola. È lo spettro del cadavere carbonizzato rinvenuto in località Silipetto di Simeri Crichi nel tardo pomeriggio di ieri. Uno vicino il piede sinistro e gli altri sotto la schiena. L’incendio, quindi, era solo una messa inscena. Quasi certamente si tratta di un uomo residente nella provincia di Catanzaro. Ancora, tuttavia, i carabinieri della Scientifica non sono riusciti ad identificarlo. Eppure, appare certo il suo paese natale, Pentone, a 15 chilometri di distanza, a soli venti minuti di macchina. Come anche la sua età, intorno ai trent’anni.
Sarebbe stato scaraventato all’interno del casolare abbandonato – un brandello della porta d’ingresso era ancora sotto il suo corpo – e, fatto esplodere il primo colpo, sarebbe stato finito con altri tre. Poi, presumibilmente, il suo killer (ma non si esclude il concorso di più persone) lo avrebbe cosparso di benzina e gli avrebbe dato fuoco. Questa la prima ricognizione dei carabinieri della Compagnia di Sellia Marina coadiuvati dai colleghi della Scientifica.

(19 sett. ore 22:20) Rinvenuto il cadavere carbonizzato di un uomo in località Silipetto di Simeri Crichi. Ancora non si conoscono le generalità.
L’allarme è scattato intorno alle 18 di oggi quando, a causa di un incendio, è stato richiesto l’intervento dei vigili del fuoco. Giunti sul posto, un casolare abbandonato alla periferia del centro abitato, la macabra scoperta. Immediato l’arrivo in forze degli operatori della sicurezza pubblica. I carabinieri della Compagnia di Sellia Marina e il Nucleo investigazioni. Fin a questo momento non sono ancora riusciti a identificarlo. I vestiti, e anche i documenti che aveva addosso, non c’erano più, ormai consumati dalle fiamme. Da una prima ricognizione pare si tratti di un uomo sulla trentina. Gli inquirenti attualmente sono al lavoro anche per ricostruire la dinamica dell’accaduto. E non escludono niente. Né il suicidio e né l’omicidio. Anche se sembra che tutti gli indizi, come un incendio divampato all’esterno del casolare contemporaneamente al ritrovamento, lasciano pensare a un tentativo di depistaggio da parte dei presunti autori dell’assassinio.

NB
Il post potrebbe subire degli aggiornamenti nelle prossime ore

3 commenti:

Anonimo ha detto...

no comment.
questo la dice tutta.

Anonimo ha detto...

mha chi è stato sa il fatto suo........tanto lo trovano il colpevole......magari sarei molto contento

Anonimo ha detto...

presooooooo magari e lui bellissimo trovato il colpevoleeee speriamo che sia lui