Sport e religione insieme. Due orizzonti così diversi, eppure così vicini. Due sfere dell’esistenza dell’uomo unite nel pensiero delle giovani vite spezzate.
C’era un filo, ieri, che legava il campo di Calabricata, dove si è svolta la fase finale del Memorial, e la Chiesa di Stella Maris, dove si è celebrata la Santa Messa in loro suffragio, un filo immaginario e lacerante, che ti prendeva e ti trascinava in mancanze, in nostalgie, in lacrime trattenute. Ti trascinava verso il passato. Ma anche verso il futuro, verso quella parte della vita che è mistero, per tutti, che ti chiedeva insistentemente di vivere. Il dolore e la speranza. Un’altalena di impulsi. Di angeli e demoni. Che ti sballottavano. E che alla fine hanno trovato un compromesso, composto: l’affinità della memoria.
Il Memorial, dedicato a “Quei bravi ragazzi” del comprensorio di Sellia Marina, Cropani, Botricello, Sellia e Petronà, si è concluso ieri. Ad aggiudicarsi la palma della vittoria: “Le simpatiche canaglie”, una squadra locale. Hanno sconfitto nella finalissima l’outsider di “Sellia” (superiore, ndb). Al terzo posto si sono classificati i “Codarari” di Sellia Marina, che hanno sconfitto i “Giando” di Cropani. Due ore intense di pure agonismo. Con il sorriso sulle labbra, ma anche con l’amarezza di un errore, di un passaggio sbagliato, o di un fischio arbitrale non gradito. Erano presenti i familiari dei Ragazzi, i sindaci di Sellia Marina, Giuseppe Amelio, di Cropani, Bruno Colosimo, di Botricello, Giovanni Camastra, e il vicesindaco di Sellia, Salvatore Rotella. E tanti amici, compagni di banco dei giovani che ci hanno lasciato. Tanti amici e sostenitori. Poi la Santa Messa con i parroci, don Raffaele e don Giuseppe, di Sellia Marina, don Francesco e don Vincenzo, di Cropani, e con don Tommaso, di Botricello, che ha preferito, quest’ultimo, pregare tra i banchi. Alla fine della celebrazione alle mamme, ai papà, ai fratelli e alle sorelle dei Ragazzi è stato consegnato un fiore.
La motivazione l’ha data don Giuseppe: “Questi fiori, che rappresentano i vostri figli, i vostri angeli, sono il segno che ora arricchiscono il giardino del Cielo”.
Vincitori & vincitori:
Categoria: Eleganza (riservata alla squadra più elegante del memorial) è andata ai Black and Orange
Categoria: I bellissimi (riservata ai “più belli”) ai Friends of Angels
Categoria: Simpatia (ai più simpatici) a Les Merengues
Categoria: Fair Play (corrispondente alla Coppa disciplina) ai Giando
Categoria: Cuor di Leone (ai più coraggiosi, nonostante gli acciacchi dell’età) ai Glam
Categoria: Il nome dice tutto (quando il nome formale riesce ad esprimere al meglio la sostanza delle cose e/o delle persone) agli Heineken
Categoria: Franco’s (a quelli che non si sono mai stizziti per la direzione arbitrale di Franco Napoli) agli Street’s Angels
Categoria: Smile (a quelli che sorridevano anche quando subivano i goal) agli Spartan’s.
Premi individuali:
Le pibe de oro: andato a Budace (Heineken)
Miglior portiere: Scaccia (Giando)
Capocannoniere: Barbieri S. (Simpatiche Canaglie)
Prime classificate:
4° Giando
3° Codarari
2° Sellia
1° Simpatiche Canaglie
6 commenti:
grazie a tutti voi...grazie a le ragazze che ci hanno messo anima e cuore...grazie a te Emilio, grazie a Daniele che ci ha creduto dall'inizio ..grazie a Domenico Errigo, Francesca Vitale e tutti dico tutti indistintamente..compreso i vincitori e perdenti..perdenti per una giusta causa.
dottor Grimaldi le faccio i miei complimenti per gli articoli fin'ora scritti, da quelli tristi, a quelli umoristici a quelli impegnati vedi il caso Genchi e il pistolero Angelo Jannone, cosa ne pensa della bufala messa in scena da qualcuna "attentato al direttore di Libero" un capo scorta che spara in aria dopo che a suo dire uno aveva cercato di ucciderlo sparandogli in testa, la pistola che s'inceppa....a mio parere questo capo scorta ogni tanto "fuma" non riesco a capire la marca della sigaretta, cosa ne pensa ?
grazie
Grazie, Emilio.
Grazie per un Memorial davvero Bello e Significativo, cui hai dato forma e vita insieme a Daniele. E complimenti per questo post, che per sua natura non deve essere stato “facile” da scrivere: ma ci sei riuscito, come sempre, al meglio… coniugando, così come nel memorial, un inno alla vita (quale lo sport sa essere) con uno spazio “della memoria”, senza tempo né ritmo, ma carico di sentimenti fortissimi e dolorosi. Bravo.
Stefania Esposito
Non ho parole per dire cosa significava questo memorial per me e cosa mi ha lasciato dentro.
Molti mi hanno chiesto: rifaresti tutto?
La mia risposta è Si.
I ringraziamenti di tutte le persone mi hanno motivato ad andare avanti, hanno cancellato quelle "spine" che mi sono state donate ma questo non significa che ho perdonato.
Vi ho detto che vi restituirò le spine. Ricordate il quaderno con cui giravo? HO scritto le vostre stronzate per non dimenticarle e poi saranno pubblicate su facebook e per qualsiasi lamento sono a vostra disposizione.
L'organizzatore: Daniele Ciamprone
Daniele, Daniele, ascolta quello che ti ho detto!!! Le spine fanno parte delle rose.Ciao.
Concordo pienamente con Giuseppe.
Daniele, come anch’io ti ho già detto, la stessa natura di un Memorial come quello che hai ideato è troppo Bella e Grande per essere accompagnata da inutili zavorre come l’astio ed il rancore.
Nessuno è tenuto a fare o a dare. E questa è una gran cosa, perché è il solo criterio che può garantire che chi fa lo faccia davvero col cuore.
Attuare ritorsioni o critiche non serve a nulla, se non ad una personale “resa dei conti” che suona davvero antitetica rispetto ad un’iniziativa così bella ed “elevata” !
Avevi un sogno, lo hai realizzato nel migliore dei modi con la tua volontà ed il tuo impegno. Emilio ha saputo affiancarti e sostenerti con capacità e garbo. Tanti altri si sono adoperati affinché il sogno diventasse realtà per tutti noi. Questa è la sola e grande vittoria che dovresti godere.
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