Il cartello che indica l'Obitorio del Pugliese Ciaccio Da story Baltov Zdravko, un ragazzino di soli 13 anni di origini bulgare, ma residente a Sellia Marina insieme alla famiglia, è deceduto questa mattina all’ospedale Pugliese Ciaccio. La Procura di Catanzaro ha aperto un’inchiesta. Sequestrata la cartella clinica e disposta l’autopsia, che sarà effettuata nelle prossime ore nell’obitorio dello stesso nosocomio del capoluogo. Trasportato d’urgenza ieri sera per dei dolori all’intestino i medici hanno fatto di tutto per salvargli la vita. Fino al tragico epilogo alle ore sette di oggi. I genitori hanno presentato una denuncia ai carabinieri, che hanno subito trasmesso al Palazzo di Giustizia, per fare chiarezza intorno alla morte del loro unico figlio. Baltov, infatti, si era sentito male due giorni prima a scuola (frequentava il primo anno della scuola media dell’istituto di Sellia Marina) sempre per i medesimi disturbi. Accompagnato con l’autoambulanza all’ospedale sarebbe stato poi dimesso la sera stessa dopo alcuni accertamenti. Nulla lasciava presagire il peggio. Una perforazione dell’intestino fulminante, sarebbe stata questa la causa del decesso. Tuttavia sarà l’autopsia a stabilire l’esatta complicazione medica che lo hanno portato alla morte. Presunto caso di malasanità? I dubbi ci sono tutti. |
16 ottobre 2010
Muore a 13 anni in ospedale. La Procura apre un'inchiesta
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7 commenti:
mi auguro che giustizia sia fatta, e lo scandalo della mala sanità continua, .qui dovrebbe intervenire il presidente della regione...altro che chiudere gli ospedali, bisogna farli funzionare....volete sapere la mia diagnosi peritonite acuta...mio fratello ci stava morendo, anche a lui è successa la stessa cosa.....è una vergogna.
mi associo al dolore di questa famiglia.
Prima Agazio Loiero ....ora Giuseppe Scopelliti,
vogliono chiudere gli ospedali e la mala sanità
continua in Calabria.
persone entrano malate escono da morte......
non capire che si trattava di appendicite...poi in
peritonite...vergogna.
un ospedale di macellai, e non mi si venga a raccontare che i dottori erano impegnati in sala operatoia...forse veramente erano in macelleria.
Red Patriot Domenico, ed io cosa dovrei dire, Luglio 78 stavo male, ho cominciato a fare delle analisi presso l'ospedale puglise, tu sai che non riesci a farli in un mese, brancolavano nel buio. Poi tra gli accertamente prescritti faccio una ecografia, per culo, e scusa il termine, ne parlo con un mio cugino che vive in provincia di Milano, fa vedere questa ecografia con un urologo dell'Humanitas di Rozzano, ebbene questo dottore non so se lo ha fatto per l'amicizia che lo lega a mio cugino oppure perche' e' un medico mi contatta e mi dice che dovrei recarmi a Milano per fare una tac perche' vuole vederci chiaro. Alla mia riluttanza a farmi questi 1300 km pr una tac mi promette di farmela tramite pornto soccorso di domenica in modo da non perdere giornate di lavoro, non sono dipendente sono quello che si dice un possessore di partita iva vengo pagato se lavoro. Ebbene mi costringono ad andare a milano, domenica contro la mia volonta' mi ricovera, lunedi comincio una serie di accertamenti mirati, martedi intorno all'una mi comunica che ho un tumore al rene e che il rene va asportato con urgenza. Faccio l'intervento non sto a spiegare la gentilezza e le attenzioni che ho ricevuto in quell'ospedale, anzi che ricevono tutti i pazienti indistintamente in quell'ospedale. Torno in Calabria operato, mi viene comunicato dalla asl usl o come si chiama adesso se potevo tornare a fare il prelievo delle urine perche' avevano perso i campioni. Ho risposto semplicemnte che non era piu' necessario in quanto il problema era stato risolto fuori dalla Calabria. La vicenda e' stata molto piu' lunga e complessa e in alcuni momenti tragica. Ma per una botta di culo sono qui a raccontarla. Ogni anno vado a fare i controlli faccio un ricovero di tre 4 giorni e sto tranquillo. Ad Ottobre 2008 quando sono tornato per il primo controllo sono stato ricoverato 10 giorno perche' ho avuto un attacco di coliciste, per fortuna che mi trovavo li, i medici del pronto soccorso mi volevano operare d'urgenza, sono riuscito a dirgli che io (sono stato portato al pronto soccorso a mezza notte) alle 12,00 ero prenotato pr il ricovero per il controllo post intervento. Mi hanno chiesto chi era il medico che mi seguiva, e udite udite all'una di notte lo hanno chiaamato, informato del fatto ha dato istruzioni di "raffreddare" il problema della colecisti ed alle 12,00 come da programma di trasferirmi al suo reparto che ci avrebbe pensato lui. Ecco io ogni tanto racconto questa vicenda vissuta che per la nostra sanita' e' fantascienza.
commento fra domenico dragone e red...
caro Red..mi fa piacere che la puoi raccontare..io vivo fra milano e segrate da più di 40 anni..conosco l'ospedale dove sei stato, ci sono stato per un mio amico. è vero sono gentili e preparati, mia suocera va volontariato al San Raffaele....qui tutto funziona, io sono nato in calabria, i miei genitori abitano in un piccolo paesino Sellia Marina...
a un mio fratello stava accadendo la stessa cosa che è successa al ragazzo che è morto, e a mio parere è morto per peritonite, non avevano capito che se non si opera da una semplice appendicite diventa peritonite...quante cose ti potrei raccontare, leggi gli articoli e i commenti su....
http://emiliogrimaldi.blogspot.com/2009/09/quanto-vale-la-vita-di-un-anziano-gia.htm
lo sai che non c'era nessuno a mettere un flebo a mio padre..lo sai che mio fratello mi ha chiamato disperato dopo che aveva comprato il flebo girandi nei paesi Calabresi non c'era nessuno che era capace a metterlo, neanche i dottori della guardia medica, mi sono ricordato che in calabria c'era il giornalista Emilio Grimaldi, lui e i suoi amici mi hanno mandato un infermiere da mio padre, io da milano cercare un'infermiere...leggi qualche articolo di Emilio Grimaldi, ha un suo blog personale o lo trovi su facebook...grazie e auguri......cordialmente d.d.
Caro Domenico tu pensi che io non sappiatutte queste cose, io ci vivo in Calabria, Conosco Sellia Marina, io sono di Botricello, Emilio Grimaldi e' tra i miei amici di fb per una sua richiesta. Vivo in Calabria nel mio piccolo cerco di impegnarmi nel sociale il poco tempo libero che ho l'investo cosi. Conosco tanta gente di Sellia Marina per aver frequentato l'entourage dell'ex partito dei DS ora PD. Se tir racconto la storia di mio figlio per una peritonite dopo essere uscito dall'opedale incriminato 4 giorni prima c'e' dell'assurdo, compreso il fatto che avevo gia' portato il medico alla finestra dell'ambulatorio di pediatria per buttarlo giu'. Lo ha salvato mia moglie, poi ho preteso che lui non facesse parte dello staff che ha eseguito l'intervento. Vuoi sapere perche? Mio figlio aveva 7/8 anni lo abbimao ricoverato per un intervento di idrocele, intervento eseguito perfettamente, ma il ragazzo stava male, la sera dopo l'intervento l'ho dovuto portare in braccio dalla stanza di pediatria al pronto soccorso giu per fargli una radiografia, perche stava male. Questo medico quando passava le visite di routine lo sfotteva perche' tutti gli altri gia' camminavano mentre lui si lamentava nel letto, alla nostra richiesta di spiegazioni, ha bollato il ragazzo come "miraculusu" tu sai cosa significa nel nostro dialetto. Quando lo abbiamo portato quasi in fin di vita lui era di servizio alla pediatria, si e' rivolto a me dicendomi il ragazzo ha una peritonite in corso e ve lo tenevate a casa' A quel punto io che notoriamente sono una persona calma e ragionevole lo preso dal camice e lo stavo buttando dalla finestra. Giuro. Mi sono spinto pure a dirgli di pregare che il ragazzo si salvasse caso contrario lui sarebbe morto pure. Ragionando con il senno di poi forse ho esagerato, ma in quel frangente l'unica mi apreoccupazione era mio figlio.
concordo con te in parte, la malasanità in calabria è sempre esistita, e sai bene il perchè, Loiero/Scopelliti, e come in matematica cambi pure gli addendi ma la somma non cambia, ma di soldi la calabri ne ha presi tanti, prendono i soldi e poi le persone vengono al nord a curarsi e farsi operare, la salute è salute, in calabria esiste il solito clientalismo. io do ma voglio...ricordati di me al momento delle votazioni...loro sanno quanti voti prenderanno, e non sbagliano...troppe lauree facili. infermieri falsi, non sanno fare neanche una puntura, dottori spostati non per bravura......gli danno in mano reparti non di loro competenza, messi lì per controllo. si hai ragione Red siamo in calabria, sei in calabria, e la mala sanità in calabria continua.....
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