14 dicembre 2010

Il Parco delle Mandrie

Il Parco commerciale Le Fontane Da story

Si dice che un tempo da quelle parti si refrigerassero le mandrie. Da località Frasso di Catanzaro Lido. Grazie a delle fontane destinate al bestiame transumante. Da un po’ di anni vi è stabile Floriano Noto, segni particolari: imprenditore. Parco commerciale Le Fontane. Le Fontane non ci sono più, ma c’è l’insegna. A caratteri cubitali. L’ultimo vessillo al petto di Incom Spa (la società delle famiglie Noto & Colosimo che lo gestisce) è il cinema. Un Multisala. Come il commercio vuole. Come tutti vogliono. Al Comune di Catanzaro hanno votato la variante urbanistica. Diciotto favorevoli e quattro astenuti. A fare notizia sono i quattro astenuti. Non hanno votato contro, semplicemente si sono astenuti. Gli sono mancati gli attributi. È come un complesso edipico mettersi contro Noto. Un padre per tanti, per via dei posti ottenuti. Solo per quelli. Di quelli persi, invece, nessuno parla. E loro lo sanno. Un voto unanime per Noto & company, quindi. Non esiste l’opposizione per Noto. Esiste solo il favore. Il Multisala si farà.

Duecentocinquantamila metri quadrati. Un mega ipermercato. Cinquanta negozi. Un mega Mediaworld, Un mega Decatlon. Un mega Brico. Il linguaggio appropriato è quello dei byte. La nuova tecnologia insegna. Anche una Chiesa, piccola questa, ma si sa: l’importante è il pensiero. L’hanno avuto. Da domani anche un multisala.
A differenza delle mandrie che l’attraversavano e poi se ne andavano via per raggiungere le fresche montagne della Sila, Floriano ci vuole stare. Ci vuole rimanere. Altro che tende. Sta diventando una città nella città. Peccato per il centro storico. Diventerà solo un presepe da ammirare da lontano. A lanciare il grido d’allarme è il Teatro Masciari, la cooperativa che lo gestisce. Il suo presidente, Andrea Ferrara, spiega: “Non saranno solo i cinema del centro cittadino, oramai destinati alla chiusura, a dover subire le dannose conseguenze di questa delibera consiliare, ma l’intero indotto che le sale cinematografiche erano in grado di produrre a vantaggio delle attività commerciali del centro storico di Catanzaro. L’immancabile chiusura delle sale cinematografiche del capoluogo regionale che conseguirà necessariamente, in caso di apertura del multisala “Le Fontane”, produrrà l’ennesimo impoverimento culturale della città e l’ulteriore disservizio ai suoi cittadini che si vedranno costretti, unici in tutta Italia, a “migrare” per poter fruire di una proiezione cinematografica”. Il consigliere, Giuseppe Lanzo, è preoccupato: “Il mio timore è che le ragioni di tali silenzi, dei voti favorevoli di quasi l’intero Consiglio Cittadino, e delle astensioni in luogo di più coerenti voti contrari, siano da ricercare nella forza economica dei soggetti che godranno del “favore” dei nostri amministratori. In tutto ciò, la città continua la sua discesa verso un triste e mai pago degrado socio-culturale, e i cittadini verranno ulteriormente impoveriti dall’impossibilità di “scegliere”. Oggi saranno privati dalla possibilità di scegliere un Cinema tradizionale in luogo di un multisala con tutto ciò che ne consegue in termini di alternativa ad un Cinema di massa, e domani chissà a quali altre scelte dovranno rinunciare poiché privati, da quanti sono chiamati ad amministrare il loro nome, dell’alternativa”. Al telefono ribatte: “Dove sarà l’alternativa? Dove sarà l’alternativa dell’offerta culturale per i catanzaresi? Diamo ai cittadini la facoltà di scelta! perché il Multisala, obbligato da scelte commerciali, difficilmente potrà proporre, per esempio, un film come Una vita Tranquilla di Claudio Cuppellini e con Toni Servillo. E offrire pellicole d’essai di alto spessore culturale e artistico. Vincerà la legge commerciale e non ci sarà spazio per la pluralità”.
L’alternativa a Noto? Dal Comune si sono astenuti. Evidentemente politica e imprenditoria vanno di pari passo. E c’è chi sostiene che diventerà anche il prossimo presidente della Camera di Commercio. Giusto per completarla, l’alternativa. Ah, per la cronaca, è quasi certo il prossimo affitto di un cinema di Catanzaro, visto l'andazzo, sempre a Noto. Per un’altra offerta commerciale. Farà da bon ton.

L'interno del Teatro Masciari Da story

26 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma ci siete stati mai a vedere un film al Masciari???
Chi a Catanzaro va a vedere i film in quei "cinema"???
Quando si parla di vedere un film, si parla di andare a Lamezia, quindi il problema della chiusura dei cinema cittadini non si pone dato che sn già fuori mercato!!!
Ben venga un cinema che possa definirsi CINEMA!!!

Anonimo ha detto...

le mandrie mi sembravano piu' quando entravamo al supercinema(spesso tutti bagnati dalla pioggia e con le macchine che suonavano perche non potevano passare)

Anonimo ha detto...

dall'esterno, poichè non vivo più a catanzaro e dintorni, dico che, Noto a parte, è giusto che ci si evolva. Certo, pensare il Masciari chiuso è triste, ma penso che possa sempre competere proiettando film d'autore e non commerciali quali sicuramente in una multisala. Ci sono tanti piccoli cinema che sopravvivono così. Abbassare i prezzi un giorno a settimana (qui il martedì si entra a 2 euro!!!!) o tessere per studenti o per anziani. Molti non si possono più permettere il cinema! Cambierei politica di marketing. Mi rimboccherei le maniche!
e poco importa se l'auchan non ha prezzi auchan ma prezzi sidis ribassati di qualche centesimo...e così decathlon, mediaword...è comunque concorrenza, ai piccoli, ai negozietti. ma questo è il nuovo mondo. e i pochi che resisteranno cercando di essere il più possibile concorrenziali, saranno ripagati, perchè dopo un po' i cc stancano, deludono. il sorriso e la cortesia mai.
Noto a parte, catanzaro deve essere risvegliata dal letargo in cui è caduta!

Anonimo ha detto...

ma per favore, non vado nei cinema di Catanzaro da anni, proprio per la scomodità (zero parcheggi, sale brutte e fredde, traffico da paura, ecc.).
Io come molti catanzaresi vado a Lamezia (altra multisala in un centro commerciale) per poter andare al cinema senza imbarcarmi in un'avventura.

Anonimo ha detto...

direi che avere mediaworld e decatlon nel 2010 significa essere in colpevole ritardo rispetto al resto d'italia...
poi, per andare al masciari da un paese tipo botricello ma anche da cz lido certo non è comodo, per non parlare del districarsi nei vicoli di Cz o trovare parcheggio... o vogliamo parlare di come è tenuto il teatro masciari.. a dir poco fatiscente...

michino caronte ha detto...

ho visitato questo centro commerciale, forse mio figlio lo avrebbe progettato meglio, uno schifo sia per entrare che uscire, in un giorno di estate a parcheggiare e riprendersi l'auto si muore dal caldo, in inverno in caso di pioggia non puoi più uscire da questa struttura , rimani in attesa pregando ( ecco perchè esiste la chiesa a pochi passi)che cessi di piovere, eppure non ci voleva tanto costruire dei parcheggi sotto i vari centri, ma avete visto la rotonda , una rotonda per modo di dire.provate a venire da Catanzaro lido per andare a Crotone, vogliono fare pure un multisala? ma se non riescono a mettere in sicurezza l'unica strada di collegamento la 106, ci si lamenta che questa auchan non ha i prezzi auchan, è giusto che si sappia che non è della catena AUCHAN , basta vedere i vari volantini delle auchan di tutta Italia.
il nome " le fontane " è tutto un programma, avete per caso qualche fontanella in giro? invece di quel cartello, non era meglio fare una bella fontana ?
perchè mettersi contro Noto ? perchè non hanno votato no ? d'altronde siamo in Calabria.

Mirko ha detto...

Quello che manca è una progetto di città.
Qualche anno fa, un privato decise di cedere alcuni locali siti ai giardini di San Leonardo, luogo di ritrovo storico della gioventù catanzarese, ad una banca per farne una filiale.
Non so chi ci abbia guadagnato nella scelta: sicuramente il privato e la banca, dubito che ne abbia goduto il quartiere.
Quei locali erano la sede storica del cinema Odeon.
A parte l'evolversi, il risvegliarsi o la condizione dei singoli cinema cittadini, stiamo perdendo la nostra identità: continuamo a trattare la cultura come una cosa superflua e poco importante per privilegiare il consumo fine a sé stesso.
Peccato, perché dovremmo contare proprio sul nostro patrimonio artistico e sulla crescita culturale delle nuove generazioni.
E poi di centri commerciali, forse, ne abbiamo davvero tanti, per no dire troppi...
Mirko

Anonimo ha detto...

ma dai, con che coraggio si difendono i cinema di catanzaro ?
la gente non ci va per via della loro indicibile scomodità (mal situati, privi di un parcheggio, nei vicoli, vecchi e scomodi).
Già partendo da catanzaro lido conviene dirigersi al c.c. Due Mari, perchè dare la colpa della loro crisi, in atto ed irreversibile, alla multisala delle Fontane (ancora da aprire !!!).
Suvvia, siamo seri e diciamo la verità: la gente non va al cinema a catanzaro perchè non ne vale la pena viste le sale che ci sono !

Anonimo ha detto...

Non capisco come mai si pone tanta importanza alla possibiità di andare al cinema da parte dei catanzaresi e ce ne freghiamo totalmente degli abitanti di Catanzaro Lido, Sellia Marina, Cropani marina, Cropani, Sersale, etc che per un film si devono fare magari anche 40 km, cercare parcheggi in una città che parcheggi non ne ha e non ne potrà mai avere, recarsi in un cinema vecchio e di qualità audio e video scadenti e poi rifarsi altri 40 km di ritorno. E questo solo perchè a fare il multisala è Noto? Piuttosto criticherei il fatto di non aver previsto alcun punto di ritrovo per bambini alle Fontane, non esiste alcun gioco, si pensa a tutto (anche alla chiesa) ma mai al divertimento dei più piccoli.

Anonimo ha detto...

L'apertura di un nuovo cinema in linea di massima dovrebbe renderci tutti più contenti in quanto determina un aumento dell'offerta cinematografica e di conseguenza la possibilità di poter scegliere tra diverse proposte.
La crisi dei cinema del centro storico di Catanzaro non è da individuare solo nella loro obsolescenza, ma anche nella più generale crisi del cinema su scala nazionale.
Nel caso specifico del Teatro Masciari, uno tra gli edifici storici più eleganti della città, le difficoltà che attualmente incontra sono da ricercare non tanto nell'eventuale apertura di un multisala al parco le Fontane (la cui programmazione non sarebbe in concorrenza con quella del Masciari che da molto tempo propone anche film "di nicchia") quanto nella necessità di un radicale restyling dello stesso. Recentemente ho assistito alla proiezione del film Una vita tranquilla nella "saletta" e sinceramente non ho goduto appieno del fascino che sa offrire il Grande Schermo poiché la qualità delle immagini era alquanto scadente e la sala non accogliente: non avevo l'impressione di essere al cinema!!!
Mi chiedo se i gestori del cinema hanno i capitali necessari per renderlo accogliente. Direi di no, alla luce dei bilanci della Cooperativa Nuova Ipotesi. Forse solo l'intervento pubblico potrebbe salvare il cinema del centro storico. Ma è giusto finanziare strutture private con soldi pubblici? Forse si, in nome della "cultura".
Capitolo Noto: è un imprenditore e come tale si comporta, investe i propri soldi in quello che reputa un affare. Chi accetta la logica del mercato deve accettare anche i processi di concentrazione della ricchezza.

Anonimo ha detto...

ma perfavore finalmente andrò a vedere un film al cinema dopo tanti anni, forse anche ci stiamo evolvendo ,e tu emilio da ragazzo che sei non dovresti neanche sottolineare questo problema,perchè non si facevano questo problema quando erano da soli? che sembrava che ti facevano un favore a farti vedere un film,

Anonimo ha detto...

è vero è vero quando erano da soli la triade di catanzaro sopra sembrava ke ti facevano un favore.
cacciate i soldi è rinnovatevi.

Anonimo ha detto...

Effetivamente, ancora deve aprire la multisala e già mettono le mani avanti i proprietari/gestori dei cinema di catanzaro centro.
Siamo onesti, in questa città la crisi nazionale del cinema è accentuata da un'offerta terzomondistica ! I cinema sono rimasti fermi a 2 decenni fa, scomodi e qualitativamente troppo inferiori ad una moderna sala; in più l'atavico problema di catanzaro: i parcheggi !
Vorrà dire che invece di andare fino ai 2 Mari, adesso chi vorrà andare al cinema veramente dovrà arrivare solo fino al quartiere Barone.

erminia ha detto...

si spara a zero sui cinema della città, e se ne auspica addirittura la chiusura, come fosse una cosa naturale. così come si vorrebbe far apparire naturale la morte del centro storico (non è di tendenza parlare di storia e di radici, o forse è solo una questione di ignoranza). il cinema teatro Masciari è sorto circa cento anni fa, e sebbene meriterebbe di ristrutturazioni, non è affatto il luogo decrepito che qualcuno ha descritto, e soprattutto nessun multisale ne potrà eguagliare il fascino. tra l'altro, è stato il primo cinema in città a dotarsi di sala 3D. ma d'altronde, gli Anonimi che abboccheranno allo specchietto delle allodole del signor Noto saranno in tanti. perchè è chiaro che del multisale in se all'imprenditore in questione non gliene frega più di tanto, ma servirà a convogliare "pecore" al proprio ovile. pecore felici di pascolare in un Anonimo centro commerciale, dove mangiare tutte le stesse cose, vestirsi allo stesso modo, arredare casa o giardino in modo seriale, alla faccia della personalizzazione e del ricercato.
ritornando al problema cinema, a perderci non saranno solo le sale in questione, ma anche tutti quei localini che sorgono intorno a queste strutture, vedi bar, pizzerie, ristoranti... ma tanto è inutile parlarne. solo che non si può dire che la città muore così... la città muore perchè gente come Noto e pochi altri hanno deciso che debba morire. mi piacerebbe però capire perchè, visto lo spazio che c'è giù alla fontane, il signore in questione, dato il disamore palese per il centro storico, abita in uno dei più bei palazzi del centro città. mah! ci dobbiamo aspettare un mutamento genetico (o il cosiddetto miracolo)quando diventerà presidente della camera di commercio? doppio mah!!!!!!!!!!

federico ha detto...

Ma dove vive chi ha scritto l'articolo? se fosse per lui viaggeremmo ancora a dorso di mulo. Capirei se l'obiettivo fosse l'imprenditoria catanzarese le coscienze civili, i giovani, se la critica fosse il fatto che tutti aspettano la manna dal cielo e non si danno da fare ma...... la politica che cosa avrebbe dovuto fare? Ancora vi aspettate risposte dalla politica? Ma se lo sanno tutti che in campagna elettorale (a qualsiasi livello) Noto dispensa assunzioni stagionali a tutti!!!!!! e .... se non sbaglio tra qualche mese a CZ si vota. Svegliaaaaaaaaa. Se poi vogliamo parlare dei cinema, a CZ fanno SCHIFO e voglio ricordare (per chi non lo sapesse) che il Masciari era un cinema porno negli anni 80 e 90

Anonimo ha detto...

Cara erminia, se non doti il cinema ed il centro storico di requisiti minimi per rispondere alle esigenze dei suoi attuali fruitori non puoi aspettarti una loro vitalità: Non si sopravvive dopando con finanziamenti pubblici o vietando ad altri di investire negli stessi servizi altrove.
Se a catanzaro mancano i parcheggi e le sale cinematografiche sono brutte e scomode, perchè prendersela con Noto che crea una struttura che va incontro alle esigenze degli utenti ?
Invece di buttare soldi al parco Romani a Sala, i tuoi amministratori avrebbero potuto inpiegare i fondi pibblici per favorire la vivibilità del centro (cosa che avrebbe giovato anche ai cinema).
Noto fa l'imprenditore, trova lo spazio per offrire servizi laddove questi latitano o sono insoddisfacenti ed agisce.
D'altronde, ancora deve aprire la multisala e già i cinema sono in crisi, quindi la colpa sarà anche loro, no ?
Vorrà dire che la gente invece di arrivare fino ai 2 Mari, scenderà al quartiere Barone per vedere un film.

vincenzino ha detto...

perchè non dovrei pensare che il signor Noto sia interessato a comprare il vecchio cinema, una volta chiuso potrebbe servire per qualcosa che noi non dobbiamo sapere, intanto ci dirottano alle " fontane" creano un multisale e tutti i cittadini, butteranno via i televisori, video proiettori, dvd, e tutti a correre a vedere il cinema, volevo raccomandare non correte, troppi morti sulla 106, morti persino il giorno della inagurazione delle centro commerciale, uno schianto fra una moto e una piccola utilitaria, una moto che sfreccia su una strada come se fosse su un circuito.......dimenticando che era nella zona Barona.

Anonimo ha detto...

una soluzione ci sarebbe secondo me....basta non andare in questo posto di merda chiamato centro commerciale

mattia ha detto...

siamo stati in questo centro commerciale, un caos unico.
quando piove non sai cosa devi fare per primo, se aprire l'ombrello per ripararti dalla pioggia o lasciargli il carrello con tutta la spesa fatta.
ma chi ha progettato questo centro commerciale, ha mai visto altri centri commerciali con parcheggi coperti e ascensori all'interno?
grazie al giornalista.

Anonimo ha detto...

il centro commerciale ha tante mancanze, ma come si fa a definire "andare al cinema" l'odissea che aspetta chiunque debba recarsi a catanzaro (parcheggi zeo, traffico da 10&lode, sale cinemat voto 3) ?
Siamo onesti, chi vuol "andare al cinema" ora come ora deve arrivare almeno alla mulrisala del 2 Mari...

andrea ha detto...

Ma si via che impotra che in città abbiamo eliminato i cinema "buoni e belli " l'Odeon che ora è una banca e il Politeama .... pace all'anima sua. Facciamo posto alle multi sale e il teatro masciari con una variante al piano regolatore potrebbe diventare una casa albergo. Ma pechè solo nella nostra città non possono convivere due realtà che altrove esistono? A Roma ci sono le multisale ma anche il Capranica. Possibile che in questa città si debba distruggere la nostra storia e la nostra cultura sotto la falsa ideologia del progresso. Ma donde è finito il progetto Corso Mazzini centro commerciale?

emilio grimaldi ha detto...

RICONOSCIUTA LA LEGITTIMITÀ DELL’ACCESSO AGLI ATTI DEL CINEMA TEATRO MASCIARI. CONDANNATO IL COMUNE ANCHE ALLE SPESE.


Si è tenuta lo scorso 4 maggio 2011 innanzi al TAR Calabria di Catanzaro, la causa introdotta dalla Cooperativa “La Nave dei Folli” per ottenere l’accesso agli atti della delibera Comunale n. 78 del 1° dicembre 2010, avente ad oggetto la variante urbanistica in deroga alle distanze stradali, per la realizzazione di un Cinema Multisala presso il Centro Commerciale “Le Fontane”.
Ampia soddisfazione degli amministratori del Cinema/Teatro Masciari e del legale avv. Giuseppe Lanzo, in particolare per avere la Corte riconosciuto l’evidente interesse della Cooperativa all’accesso agli atti, illegittimamente negato sull’errato presupposto del Carattere Ostativo dell’opposizione presentata dalla ICOM, Società interessata alla delibera.
Quest’ultima aveva infatti presentato opposizione alla richiesta di accesso agli atti presentata dai Gestori del Teatro Masciari, che il Comune aveva posto a base del diniego all’accesso.
“L’illegittimità del diniego del Comune è oggi consacrato in una Sentenza che riconosce il legittimo interesse della Cooperativa ad ottenere l’accesso alla delibera, una delibera che è oggi, finalmente, al vaglio della Cooperativa” ha dichiarato l’avv. Giuseppe Lanzo il quale aggiunge “Ciò che dispiace è che a fare le spese di questo assurdo diniego siano i cittadini tutti e non i responsabili politici ed amministrativi”. “In merito poi all’oggetto della delibera stessa”, prosegue il legale della Cooperativa, “se è comprensibile che una società cerchi di creare indotto per le proprie attività commerciali adottando misure attrattive, come appunto la realizzazione di un multisala nel proprio Centro Commerciale, è incomprensibile invece come l’amministrazione pubblica cittadina non senta la stessa esigenza e non ponga in essere misure di sostegno al Centro Città, favorendone anzi lo svuotamento con simili provvedimenti. Non saranno solo i Cinema catanzaresi a dover subire gli effetti negativi dell’apertura di un multisala ma tutte le attività commerciali del Centro Storico per le quali i Cinema del centro rappresentano un sicuro indotto. La questione allora non è più la legittimità o meno di una delibera che consenta l’apertura dell’ennesimo multisala, ma l’opportunità della stessa ed i vantaggi che è capace di produrre per i cittadini. Una cosa è certa, simili provvedimenti alimentano lo svuotamento del Centro Storico ne riducono drasticamente la presenza, conducono alla chiusura delle attività commerciali, producono disservizi. Non mi sembra che si profili alcun vantaggio per i catanzaresi e per il commercio cittadino.”.

Anonimo ha detto...

... lavoro in un cinema di Catanzaro e posso dire che la chiusura per tutti è imminente... ma vi assicuro che non è colpadi Noto... è colpa dei proprietari e gestori che per tanti anni si sono intascati fiumi di denaro senza mai spendere un soldo per migliorare la propria attività...preferivano comprare Ferrari e beni di lusso, sottopagando il personale... in realtà la cuccagna è finita nel momento in cui ha aperto la Warner a Maida.
La multisala al parco le fontane aprirà questo Natale con ogni probalità, ed era ora dico io... non era giusto dover arrivare a Maida per vedere un film decentemente. I cinema di Catanzaro tanto erano già spacciati comunque... ve lo dico io che ci lavoro da tanti anni... l'unico che ha speranze di sopravvivenza è solo il Comunale, ma anhe lì ci piove dentro e l'audio è un insulto alle orecchie...

wanessa ha detto...

wehhhhhhhhhhhhhhhh, che bello! spero i lavori procedano velocemente così a breve potrò godermi un film come dio comanda senza per questo dover raggiungere il cinema a maida. povero masciari tra breve chiuderà le porte. sigh! :)

wanessa ha detto...

ogni volta che vado al cinema masciari, la sera mi ritrovo a scrivere un post sul suo URL. allo spettacolo delle 17.30 di oggi...uno schifo. Si moriva dal freddo, in sala si sentiva una "strana" puzza di fogna, a volte coperta dall'olezzo (è ironica tale definizione) dei popcorn. Mi chiedo mancherà tanto ancora per l'apertura del multisala alle fontane?

Anonimo ha detto...

un cartellone dice aprile duemiladodici.
sperando non sia come la cropani sersale............