5 febbraio 2011

"Di cosa è morto Baltov? Boh!" L'appello della famiglia

Da sinistra: Giulio Calabretta; Hadeza Baltova, madre di Baltov; Antonio Garapetta, familiare Da story

“Di cosa è morto? La mamma potrebbe dire: Ho avuto un figlio e poi una disgrazia. Così come stanno andando le cose, se qualcuno glielo chiede, può solo rispondere: Boh! Ecco, questo vogliamo sapere, la verità”. A parlare è Giulio Calabretta, difensore della famiglia di Baltov Dimitrov Zdravko, un ragazzo di origine bulgara, deceduto all’ospedale Pugliese Ciaccio di Catanzaro il 16 ottobre scorso. La sala consiliare del Comune di Sellia Marina, gentilmente concessa dal sindaco, Giuseppe Amelio, è quasi vuota. Pochi i giornalisti accorsi all’invito. Poche anche le persone comuni. Ma questo interrogativo è riuscito a colmarne l’assenza. Sarà difficile fermarne l’eco. “Chiediamo di conoscere la verità perché - ha continuato - il personale sanitario deve sapere che se c’è stata negligenza e superficialità vi sono le Istituzioni che intervengono per prendere i dovuti provvedimenti. Perché non si verifichino più”.
Baltov, un bambino che stava bene. Che aveva 13 anni e una vita davanti. Che ad un certo punto si sente male a scuola. Un dolore improvviso e lancinante allo stomaco. Che viene portato in ospedale e qui sottoposto alle cure dei sanitari. Personale sanitario prontamente informato, secondo la ricostruzione del legale, della patologia che soffriva. All’età di due anni gli avevano ricostruito l’esofago a seguito dell’ingerimento accidentale di soda caustica. Un intervento riuscito tanto che ne non aveva mai più sofferto. Fino a quel fatidico giovedì 14 ottobre. E qui, nel nosocomio del capoluogo, i medici avrebbero diagnosticato, quale causa del malessere, una semplice indigestione. E via con i clisteri e i lassativi. Tanti. Che, sospetta la famiglia, avrebbero favorito l’acutizzarsi di una presumibile infezione. Dimesso e ritornato a casa, il giorno dopo il dolore si ripresenta. Ennesima corsa in ospedale. A questo punto i medici si rendono conto che non c’è più tempo da perdere e intervengono con il bisturi. Due operazioni chirurgiche, una dopo l'altra. Il tutto per tutto. Ma non basta. La mattina del sabato, 16 ottobre, la linea retta e continua dell’encefalogramma fa capire a tutti che non si può più tornare indietro. Decesso alle ore 7 e 00. Il sostituto procuratore, Alberto Cianfarini, iscrive nel registro degli indagati ben 24 persone, tra medici e infermieri e dispone l’autopsia sul corpo del piccolo Baltov. Esito per il quale il medico legale, Giulio di Mizio, chiede 90 giorni di tempo. Una relazione autoptica delicata. Caso complesso. Si avvicina il quarto mese da quel dì e ancora si fa attendere, nonostante i ripetuti solleciti del pm. L’autopsia dirà, infatti, qual è stata la reale causa della sua morte. E quali i responsabili del presunto caso di malasanità. Lassativi permettendo.


Di seguito l'elenco degli iscritti nel registro degli indagati dell'ospedale di Catanzaro per omicidio colposo:

dott. Maurizio Marini Mirante,
dott.sa Maria Conetta Costantino,
dott. Stellario Capillo,
dott. Eugenio Celia Magno,
dott.sa Marisa Gigliotti,
dott. Aurelio Mazzei,
dott. Giuseppe Stranieri,
dott. Domenico Salerno,
dott. Antonio Cantaffa,
dott.Giannantonio Manasia,
dott. Antonio Sergi,
dott. Anselmo Galasso,
dott. Vincenzo Tortorella,
dott. Giuseppe Serafino,
dott.sa Maria Laura Guzzo,
dott. Maria Conetta Zinzi,
inf.Venanzio Ciampa,
inf. Luigi Corticelli,
inf. Adele Racco,
inf.Salvatore Olivadese,
inf. Emanuele Scerbo,
inf. Giuseppe Muraca,
inf. Mario Angotti,
inf. Antonio Loprete.

7 commenti:

Rosalba ha detto...

IL MIO NO COMMENTO .....DICE TUTTO
COMUNQUE CHE SCHIFO DI MONDO, ESISTE COME NARRAVA IL GRANDE "TOTO'" A LIVELLA...UN TESTO POETICO CHE DICE TUTTO SULLA VITA..............INVITEREI CHI DEVE DI LEGGERLA!

Anonimo ha detto...

Mi chiedo se gli operatori sanitari responsabili hanno preso coscienza dell'errore commesso e provano rimorso. Sbagliare è umano... non aver coscienza sarebbe disumano. Detto questo mi auguro che i responsabili paghino!
Vincenzo

Anonimo ha detto...

Scommetterei tutto l'oro del mondo che questa tragica storia andrà a finire a tarallucci e vino per i responsabili! Non succederà nulla! Non si troverà il colpevolo e nessuno pagherà per l'errore fatto! Benvenuti nel mondo della sanità catanzarese (dove i medici sono bravi solo a fare campagne elettorali per poi fare ancora peggio da politici che da medici)

Anonimo ha detto...

L'ospedale non ha fatto nessuna offerta per un motivo molto smplice. Prima dovrà sapere di quanto sarà la responsabilità aziendale e di quanto sarà quella dei medici.
La cifra offerta dall'ospedale va in funzione della responsabilità che gli sarà riconosciuta, il resto sarà pagata dall'assicurazione medica. Attualmente le ASL e direttori ospedalieri hanno la tendenza di girare appena possono e più che possono il cetriolo ai medici, ed è per tale motivo che pagano l'assicurazione medica.
Niente risultati autoptici... niente offerta. Poi ci potrebbe essere anche un ribaltone come nell'inchiesta why not, ad esempio morto per infarto, per setticemia o chissà che, e nessuno pagherà.

domenico ha detto...

vorrei ringraziare il primo Cittadino per aver concesso la sala consiliare, è vero eravamo in pochi a sentire e cercare di capire del perchè è morto questo ragazzo di appena 13 anni, 13 anni è l'età anche di mio figlio, ho cercato con lo sguardo di vedere se riconoscevo le persone presenti, persone di Sellia Marina , non è ho riconosciuta nessuna, c'erano alcuni giornalisti, parenti e amici della famiglia del ragazzo morto.
e se fosse capitato a uno di noi, che tristezza.
grazie alle persone presenti.

Giulia ha detto...

I sintomi si presentano il 14.10.2010. Il decesso sopraggiunge solo il 16.10.2010. Il tempo di soccorrerlo in modo adeguato, molto probabilmente, c'era tutto. Se ha resistito tre giorni (si presume) senza le cure adeguate, forse poteva farcela.

Anonimo ha detto...

non vedo l'ora di sapere l'esito dell'autopsia e poi vi spiegherò cosa si vede all'ecografia, alla radiografia, alla tc. ovviamente il povero Baltov rientrerà in uno di quei quadri anomali per la quale si fa diagnosi sbagliata.