Il codice della strada, si sa, è un complesso di norme che regolano la circolazione stradale dei pedoni e dei veicoli. È la segnaletica che le rende immediatamente riconoscibili. Ovvio che un segnale esclude un altro. Per esempio, un obbligo non può essere un divieto. Non lo è. Eppure, anche il codice, come tutte le materie dello scibile umano, è soggetto a modifiche, a ripensamenti, a nuove soluzioni che lo aggiornano in continuazione. Per essere al passo con i tempi. Bene. A Catanzaro vige uno di questi espedienti. Che ha dell’incredibile. Non è uno scherzo. E’ uno dei rari casi in cui la realtà supera la fantasia. Un semaforo perfettamente funzionante e un divieto di transito altrettanto accuratamente collocato. Si trova in Via Orti nel quartiere Gagliano del capoluogo della Regione Calabria.
Si tratta di un caso molto più complesso di quello che potrebbe sembrare. Che mette il dito nella piaga di una macchina amministrava penosa, quella dell’Ente, che non sa districarsi tra le lamentele dei suoi cittadini e le norme che sono state fatte per rendere la convivenza più pacifica. Con la campagna elettorale in atto è difficile pretendere dall’Amministrazione quello che non è riuscito a risolvere negli ultimi cinque anni. E i cittadini sono sempre più lasciati allo sbaraglio.
La traversa di via Orti s’incunea in sottopassaggio ferroviario tra i più piccoli dell’era fascista. Manco ci arriva a 1 metro e 80 centimetri di altezza e in larghezza. Sono molti i veicoli che nel corso degli anni sono rimasti incastrati. La volta ne porta ancora gli squarci. E il segnale che ne indica le misure non c’è. Dovrebbe starci, ma non c’è. La via dà l’accesso a una decina di famiglie nelle loro case. E queste per potere entrare e uscire con le proprie auto sono obbligati ad aspettare che ne sopraggiungano delle altre - che si presume siano passati con il verde - per accodarsi. Si presume perché non hanno, e non possono avere, la certezza. A dispetto della sua piccola dimensione, poi, è una delle più trafficate per arrivare in via Lenza e a Gimigliano. Insomma, un’arteria di comunicazione angusta ma molto richiesta.
Il Divieto di transito è stato collocato l’anno scorso, in seguito a una segnalazione di pericolo per il sottopasso. Un divieto accompagnato da assi in legno che ne vietavano il traffico per i veicoli. Alzata di scudi dei residenti. E via i lastroni. Il Comune, dal canto suo, ha dato per buono il fatto compiuto, ma si è guardato bene dal rimuovere il divieto. La responsabilità penale, in caso di sinistri, se l’è tolta con un’alzata di spalle. Eppure, il semaforo è sempre stato funzionante. Si vede che, presso gli uffici di Catanzaro, non sanno che in caso, contradditorio, di due segnaletiche opposte, prevale sempre quella più facilmente visibile per i conducenti, e cioè proprio il semaforo, che viene ancora tutt’ora osservato. Da tutti tranne che, ovvio, dagli abitanti di via Orti.
Lamentele, lettere, denunce dei cittadini, anche da parte della vicina Stazione dei carabinieri, indirizzate agli organi competenti, non hanno ancora fatto breccia presso il governo locale. Non sanno come venirne a capo. E, soprattutto, in questa campagna elettorale, non vogliono accattivarsi le antipatie di un bacino di elettori importante, come quello di Gagliano e di Via Lenza, con un’eventuale chiusura al transito.
Giusto per vendere loro un po’ di fumo lo scorso 4 aprile la Giunta ha deliberato in linea tecnica un progetto per la realizzazione di un impianto semaforico presso l’incrocio. Che si tratti solo di fumo e anche molesto basta pensare che l’atto non contiene nessun dettaglio per la soluzione degli atavici problemi di cui sopra, ma solo di una generica riqualificazione dell’attuale “impianto semaforico per regolamentare l’elevato flusso veicolare da via Orti a via Lenza a salvaguardia della pubblica incolumità pedonale nel sottopasso ferroviario”. L’importo previsto dei lavori è di euro 31.943,65. Si dà il caso, ancora, che il dirigente del settore Igiene ambientale e Trasporti, che ha proposto la delibera, Aldo Mauro, è andato in pensione. E che l’assessore di riferimento, Domenico Iaconantonio, è impegnato per la prossima campagna elettorale. Chiedergli quello che non è riuscito a fare in questi anni ha il sapore della canzonatura. Lasciamolo coltivare il suo orticello. Magari in un prossimo comizio potrebbe uscire allo scoperto. Potrebbe dire, per esempio, che sarà la prima opera che farà. Se vincerà, certo. Magari.
2 commenti:
Discussione a 360 gradi tra il sindaco Michele Traversa e il direttore generale di Ferrovie della Calabria dott. Giuseppe Lo Feudo su tutta una serie di questioni che riguardano il trasporto pubblico nella città di Catanzaro.
Prima di affrontare alcuni problemi strutturali, il sindaco ha ottenuto da FdC l’impegno a risolvere a breve termine l’annosa storia del sottopasso di via Lenza che, come è noto, è attualmente regolato da un semaforo, causando non pochi disagi alle centinaia di automobilisti ma anche di pedoni che ogni giorni lo attraversano. La strada in questione rappresenta, infatti, una preziosa alternativa per tutti coloro che abitano in contrada Lenza, contrada Madonna del Pozzo o nei Comuni dell’hinterland.
Il direttore Lo Feudo ha assicurato che i tecnici dell’azienda predisporranno velocemente una soluzione tecnica, probabilmente un passaggio a livello accanto alla stazione di Gagliano oppure un nuovo sottopasso, che consentirà di eliminare la strozzatura.
Sul piano più generale, il sindaco ha chiesto a FdC informazioni sullo stato di attuazione del progetto della nuova stazione di via Milano. L’azienda ha confermato che bisognerà attendere il pronunciamento del Consiglio di Stato sull’esito della gara di appalto, previsto per ottobre, prima di potere aprire il cantiere. La nuova stazione sarà molto utile alla città, anche perché potrà contare su un sistema di collegamento diretto con piazza Montegrappa.
Si è parlato anche del funzionamento della funicolare Sala-piazza Roma e su possibili soluzioni per incentivarne l’uso.
Infine, il dott. Lo Feudo ha informato il sindaco sull’intendimento dell’azienda di cedere interamente i servizi su gomma alle società municipalizzate, mantenendo soltanto l’esercizio delle tratte ferrate. In questa prospettiva – definita molto interessante dal sindaco Traversa – l’Amc potrebbe acquisire nuove linee, nuove competenze e nuove risorse economiche che contribuirebbero al risanamento dell’azienda della mobilità cittadina.
http://www.micheletraversa.net/index.php?option=com_content&view=article&id=119:traversa-incontra-il-direttore-generale-delle-ferrovie-della-calabria&catid=3:notizie
ultime notizie:
http://www.catanzaroinforma.it/pgn/newslettura.php?id=53826#
CRONACA / 'Doppio senso su via Orti, il sindaco trovi una soluzione'
Giglio (Dirittocrazia popolare): "La petizione firmata da 92 famiglie non ha ancora trovato riscontro"
Lunedì 13 Maggio 2013 - 16:11
"Con molto rammarico le 92 famiglie di via Orti e traverse limitrofe, firmatarie di una petizione per il ritorno del doppio senso di circolazione di via Orti nel quartiere di Gagliano, stanno riscontrando la mancanza di sensibilità del Sindaco Abramo, avente la delega alla viabilità, nei riguardi dei propri cittadini". Lo segnala Massimiliano Giglio del movimento Dirittocrazia Popolare. "Il Sindaco Abramo ha sempre sostenuto che ha a cuore l’intera città - continua - ma si sta verificando che ci sono quartieri e cittadini di “serie B” e quartieri e cittadini dove si ha un occhio di riguardo in più, probabilmente i disagi costanti dei residenti di via Orti e delle traverse limitrofe non stanno a cuore a nessun consigliere comunale che potrebbe contribuire a risolvere i problemi causati dal senso unico di marcia variato nei mesi scorsi. Molti cittadini residenti sono stati “costretti” a subire il cambio di senso di marcia per non rinunciare al parcheggio comodo, ma l’amministrazione comunale non ha tenuto conto che via Orti è una strada di utilizzo non solo dei residenti della stessa via, ma anche dai residenti delle traverse limitrofe e non solo, essendoci una scuola. La soluzione attuata sta creando molteplici problemi a tutti, anche a chi è stato “costretto” a chiedere il senso unico per aver un parcheggio, invito i consiglieri ad avallare la richiesta di doppio senso sottoscritta da 92 famiglie ed invito il Sindaco Abramo a trovare una soluzione che possa risolvere i continui disagi, anche utilizzando dissuasori verticali su un lato strada per consentire il transito in doppio senso evitando ingorghi".
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