Vigliacchi “coperti” e vigliacchi “in divisa”. La protesta dei Black
bloc a Roma conta una prima vittima della libertà d’informazione. Si
chiama Anna Pascuzzo, catanzarese e rappresentante del movimento
antirazzista. La giornalista è presente sul posto e rilascia alcune
dichiarazioni “personali”. La testata giornalistica on line, Catanzaroinforma,
la più cliccata della Provincia calabrese, le dà ospitalità. La sua è una
testimonianza importante. Ma poi fa marcia indietro, “Teniamo comunque a
chiarire che ogni passaggio di quell’intervento è assolutamente opinione personale di
chi ha rilasciato le dichiarazioni e
non coincide col punto di vista della nostra testata che peraltro non ha
seguito direttamente i fatti di Roma”. Chissà cosa avrà mai detto la Pascuzzo!
“Io c'ero e ho pertanto diritto di parola”, esordisce. “Ero lì, insieme a centinaia di migliaia di persone, sembravamo, anzi eravamo un fiume di esseri umani, un fiume che straripava da ogni parte, un fiume che non ne può più di ricevere veleni, di essere una "discarica" dei potenti della terra, un fiume incazzato sì, ma non assassino, un fiume indignato ma mai devastatore”, delucida. Il suo racconto si fa più particolareggiato. Ed esamina una situazione di notevole interesse ai fini dell'analisi della protesta. Una situazione che è un punto di non ritorno. Da cui sarebbero generati i disordini. È schietta. Non ha peli sulla lingua. E dice: “Ad un tratto però, ai lati di questo fiume si sono insinuati degli uomini incappucciati e con il volto coperto, molti di loro con caschi da moto in testa e con manganelli e spranghe in mano. Ora vi domando, lo domando a voi che da casa vedevate il finimondo: “come mai in una città "assediata" da ogni tipo di forza dell'ordine, carabinieri, poliziotti, finanzieri, Digos, uomini scelti dell'antiterrorismo ecc, ecc...vengono lasciati "passeggiare indisturbati" per un corteo di migliaia di persone, uomini irriconoscibili perché col viso coperto e armati?””. E’ un’interrogazione legittima. E continua: “Mi risulta che la legge italiana non consente ad alcuno di attraversare le strade col "volto mascherato", davanti ad una donna che porta il velo, ad esempio per motivi religiosi, molto spesso c'è un poliziotto che le impone di scoprirsi la faccia e le fa pure una multa salata per aver infranto le regole del nostro vivere civile. E allora come mai in una manifestazione in cui la partecipazione dei cittadini ha dimensioni incommensurabili, si consente ad una cinquantina di ragazzi, giovani e meno giovani, di attraversare un legittimo e pacifico corteo, coperti fino agli occhi, non "identificabili" e per giunta armati? Li si è lasciati fare, credetemi e, mentre noi "civili", lì in mezzo, cercavamo di emarginarli e di intimargli di abbandonare il corteo, urlando loro parole di sdegno attraverso i microfoni dei camioncini portati apposta per far festa, per dire ad alta voce che questa crisi noi non la paghiamo”. Cosa è successo dopo? Che “quei vigliacchi "coperti" si sono sparpagliati nella folla e dileguati e gli altri "vigliacchi in divisa" che avrebbero dovuto per legge tutelare i partecipanti al corteo, si sono avventati contro le prime file con manganellate a tutto spiano e lacrimogeni”. È una testimonianza, lo ripetiamo, la sua. Che circostanzia e focalizza il comportamento di due schiere di persone. La prima che s’intrufola con fini diversi a quelli della manifestazione. La seconda, dei poliziotti, che, anziché fermali, si avventa contro i pacifici partecipanti. Sarà anche un’opinione personale, ma degna di considerazione, anche per stabilire con circospezione la dinamica dei fatti accaduti. La Pascuzzo conclude con un grande dubbio: "Ora torno alla domanda di prima e l'arricchisco con questa: chi sono i delinquenti che hanno compromesso la manifestazione? Coloro che hanno rotto le "cose"? O quelli che li hanno lasciati agire e poi se la son presa con gli inermi, rompendogli la testa a furia di manganellate? Chi è più vile fra i due? Certo, lo sono entrambi, ma provate a rispondere a quest'altra domanda chi restituirà i dieci anni di vita che le nostre madri hanno perso perché spaventate a morte davanti alle televisioni deliranti?”
Per Catanzaroinforma tutta l'analisi della Pascuzzo si risolve in "un'opinione assolutamente personale di chi ha rilasciato le dichiarazioni e non coincide col punto di vista della nostra testata che peraltro non ha seguito direttamente i fatti di Roma". Non solo. "In particolare ci dissociamo da alcune definizioni pesanti (“vigliacchi in divisa”) che la signora Pascuzzo riservava ai poliziotti". Nessun riferimento ai "vigliacchi coperti". Nessun commento sulle due schiere di... "vigliacchi". Nessuna condivisone delle domande critiche sui fatti così come si sono verificati. Ma solo "un dissociarsi" da un'opinione perché discordante dalla loro. Di Catanzaroinformat. Che forma, vuole formare i suoi lettori, oltre che informare, evidentemente. Perchè? Qual è? Ah, sì: "Siamo, siamo stati e saremo sempre rispettosi del ruolo delle Forze dell’Ordine a cui esprimiamo gratitudine e ci rendiamo conto delle difficoltà e dei rischi a cui gli uomini in divisa quotidianamente vanno incontro" .Certo, anche noi lo siamo. Ma pure loro, come i vigliacchi coperti, possono sbagliare. Non sono immuni. E la valutazione degli errori si ha solo se si hanno veramente a cuore lo Stato e le sue diramazioni. E' solo dagli errori che s'impara.
“Io c'ero e ho pertanto diritto di parola”, esordisce. “Ero lì, insieme a centinaia di migliaia di persone, sembravamo, anzi eravamo un fiume di esseri umani, un fiume che straripava da ogni parte, un fiume che non ne può più di ricevere veleni, di essere una "discarica" dei potenti della terra, un fiume incazzato sì, ma non assassino, un fiume indignato ma mai devastatore”, delucida. Il suo racconto si fa più particolareggiato. Ed esamina una situazione di notevole interesse ai fini dell'analisi della protesta. Una situazione che è un punto di non ritorno. Da cui sarebbero generati i disordini. È schietta. Non ha peli sulla lingua. E dice: “Ad un tratto però, ai lati di questo fiume si sono insinuati degli uomini incappucciati e con il volto coperto, molti di loro con caschi da moto in testa e con manganelli e spranghe in mano. Ora vi domando, lo domando a voi che da casa vedevate il finimondo: “come mai in una città "assediata" da ogni tipo di forza dell'ordine, carabinieri, poliziotti, finanzieri, Digos, uomini scelti dell'antiterrorismo ecc, ecc...vengono lasciati "passeggiare indisturbati" per un corteo di migliaia di persone, uomini irriconoscibili perché col viso coperto e armati?””. E’ un’interrogazione legittima. E continua: “Mi risulta che la legge italiana non consente ad alcuno di attraversare le strade col "volto mascherato", davanti ad una donna che porta il velo, ad esempio per motivi religiosi, molto spesso c'è un poliziotto che le impone di scoprirsi la faccia e le fa pure una multa salata per aver infranto le regole del nostro vivere civile. E allora come mai in una manifestazione in cui la partecipazione dei cittadini ha dimensioni incommensurabili, si consente ad una cinquantina di ragazzi, giovani e meno giovani, di attraversare un legittimo e pacifico corteo, coperti fino agli occhi, non "identificabili" e per giunta armati? Li si è lasciati fare, credetemi e, mentre noi "civili", lì in mezzo, cercavamo di emarginarli e di intimargli di abbandonare il corteo, urlando loro parole di sdegno attraverso i microfoni dei camioncini portati apposta per far festa, per dire ad alta voce che questa crisi noi non la paghiamo”. Cosa è successo dopo? Che “quei vigliacchi "coperti" si sono sparpagliati nella folla e dileguati e gli altri "vigliacchi in divisa" che avrebbero dovuto per legge tutelare i partecipanti al corteo, si sono avventati contro le prime file con manganellate a tutto spiano e lacrimogeni”. È una testimonianza, lo ripetiamo, la sua. Che circostanzia e focalizza il comportamento di due schiere di persone. La prima che s’intrufola con fini diversi a quelli della manifestazione. La seconda, dei poliziotti, che, anziché fermali, si avventa contro i pacifici partecipanti. Sarà anche un’opinione personale, ma degna di considerazione, anche per stabilire con circospezione la dinamica dei fatti accaduti. La Pascuzzo conclude con un grande dubbio: "Ora torno alla domanda di prima e l'arricchisco con questa: chi sono i delinquenti che hanno compromesso la manifestazione? Coloro che hanno rotto le "cose"? O quelli che li hanno lasciati agire e poi se la son presa con gli inermi, rompendogli la testa a furia di manganellate? Chi è più vile fra i due? Certo, lo sono entrambi, ma provate a rispondere a quest'altra domanda chi restituirà i dieci anni di vita che le nostre madri hanno perso perché spaventate a morte davanti alle televisioni deliranti?”
Per Catanzaroinforma tutta l'analisi della Pascuzzo si risolve in "un'opinione assolutamente personale di chi ha rilasciato le dichiarazioni e non coincide col punto di vista della nostra testata che peraltro non ha seguito direttamente i fatti di Roma". Non solo. "In particolare ci dissociamo da alcune definizioni pesanti (“vigliacchi in divisa”) che la signora Pascuzzo riservava ai poliziotti". Nessun riferimento ai "vigliacchi coperti". Nessun commento sulle due schiere di... "vigliacchi". Nessuna condivisone delle domande critiche sui fatti così come si sono verificati. Ma solo "un dissociarsi" da un'opinione perché discordante dalla loro. Di Catanzaroinformat. Che forma, vuole formare i suoi lettori, oltre che informare, evidentemente. Perchè? Qual è? Ah, sì: "Siamo, siamo stati e saremo sempre rispettosi del ruolo delle Forze dell’Ordine a cui esprimiamo gratitudine e ci rendiamo conto delle difficoltà e dei rischi a cui gli uomini in divisa quotidianamente vanno incontro" .Certo, anche noi lo siamo. Ma pure loro, come i vigliacchi coperti, possono sbagliare. Non sono immuni. E la valutazione degli errori si ha solo se si hanno veramente a cuore lo Stato e le sue diramazioni. E' solo dagli errori che s'impara.
Ma questa, è ovvio, è solo una mia opinione personale.
8 commenti:
la signora Anna Pascuzzo,ha raccontato e descritto dei fatti , non vedo niente di male su quello che descrive, i vigliacchi quel giorno erano da ambo i lati, polizia e persone con caschi e altro,la cosa che mi preoccupa dottor Grimaldi è il comportamento strano del direttore della testata giornalistica ( Catanzaro informa) prima dichiara.....
La sua è una testimonianza importante. Ma poi fa marcia indietro, ......paura, intimidazioni
questa sarebbe l'informazione di Catanzaro informa?
sempre la stessa storia, vedi genova, milano (quella degli studenti), roma e di nuovo roma. Le manifestazioni non fanno piacere bisogna stroncarle al nascere, perchè il popolo è pericoloso. Allora rendiamo i manifestanti violenti in modo che altro popolo non vada a roma.
quelli che sono venuti a roma invece facciamo in modo che non vengano più. Cosi si possono avere 2 piccioni con una fava?
Facciamo infiltrare rappresentanti violenti tra i manifestanti, la gente che vede le immagini a casa alla prossima manifestazione rimarrà a casa mentre per quelli venuti, li potremo manganellare tranquillamente, cosi per i violenti l'opinione pubblica è dalla parte della polizia.
Forze dell'ordine deponete il distintivo che ci sono troppe cose sporche nelle caserme. Peccato che i muri non possono parlare altrimenti da giustizieri diventereste condannati.
la pascuzzo ha perfettamente ragione: come si può in una città blindata far degenerare un corteo? Le varie prefetture e questure, che ben conoscono la frange + oltranziste presenti nei propri ambiti, non hanno avvertito il centro della partecipazione al corteo di queste persone? come è possibile che queste persone siano riuscite ad armarsi con le armi lasciate in sacchi lungo il percorso del corteo? ma genova non ha insegnato niente? o meglio ha insegnato come riuscire a trasformare un corteo e un movimento di protesta pacifica in un movimento di terroristi pronti a spaccare tutto. ovviamente prendo le distanze da questo commento che non coincide col mio punto di vista
Veramente vergognoso cercare giustificazioni per dei terroristi che hanno distrutto una città. Certo, se qualcuno fosse morto come a Genova, ora probabilmente saremmo qui a commentare l'atteggiamento troppo aggressivo (sicuramente si sarebbe apostrofato "fascista") delle forze dell'ordine. Reputo professionale il comportamento di catanzaroinforma il quale ha dato voce ad una persona nonostante il patetico tentativo di giustificare dei TERRORISTI fannulloni ed estremisti. Sì, proprio quei fannulloni che passano i loro primi 40 anni all'interno delle varie facoltà certi di un futuro "improbabile" e alle spalle dei propri genitori.
quello che e' successo a roma e' vergognoso
una citta' ridotta in pezzi da balordi che nulla hanno a che fare con l'ideale politico
persone senza cervello e soprattutto che vengono coperti nelle loro misfatte da mamma e papa'
fosse successa una cosa del genere ...mio padre e mia madre mi avrebbero tolto dalla stato di famiglia
il marcio e' prima di tutto fra le mura domestiche
mi chiedo come sia possibile !!
un ringraziamento speciale va alle forze dell'ordine che hanno saputo mantenere la calma
(rischiano ogni giorno la vita per 1200 euro al mese)avrebbero potuto con le armi a loro disposizione fare una strage
eppure non lo hanno fatto
questo e' coraggio
non quello dei giovani ke hanno messo a ferro e fuoco una citta'
la cosa che non capisco e ke mi fa inalberare e':perche' dar fuoco a makkine a case a negozi??
STIAMO TORNANDO AGLI ANNI DI PIOMBO
ma quale professionalità ha dimostrato catanzaroinforma. prima scrive e poi smentisce, in quanto al morto, leggiti la storia della persona che ha sparato al G8. Leggi anche l'articolo scritto dal giornalista Grimaldi " http://emiliogrimaldi.blogspot.com/2010/10/placanica-picchia-selvaggiamente-i-suoi.html"
perchè questa persona è ridotto in queste condizioni. forse ce lo vorrebbe spiegare una certa Vittoria Amelio, quella che vorrebbe far morire tutti i comunisti.
catanzaroinforma a mio perere è stata additata a fare marcia indietro alle parole scritte giustamente dalla signora Pascuzzo.
la signora pascuzzo si fuma gli allucinogeni, ecco allora che ha visto le cose sbagliate!
la massa rimarrà sempre massa. Almeno ha parlato una che era a roma ed ha visto qualcosa, voi invece andate dietro a quello che dice la tv, gestita da gente che vuol far sapere le cose a loro modo. E quante volte la tv ha raccontato cose gonfiate? sveglia massa
Per quanto riguarda i fatti di Roma, secondo me è stato un giorno di pacifica protesta rovinato da episodi di violenza che nulla avevano a che fare con le idee e lo spirito del movimento. Un conto è manifestare pacificamente la propria rabbia, la propria insoddisfazione della quotidiana difficoltà che ogni giorno aumenta e della non prospettiva di un futuro e un conto è approfittare di una manifestazione pacifica, spontanea e non organizzata da partiti o enti, ma da gente comune (studenti, lavoratori, precari, disoccupati, pensionati), per sfogare la propria rabbia tramite la violenza e premeditatamente e studiandola e progettandola. A mio avviso il risultato di questi episodi è che stato offuscato l'intento del corteo (qualcuno è riuscito a manifestare sul palco i propri pensieri???), inoltre è stato dato l'alibi a questo Governo per ostacolare e/o impedire manifestazioni future (vedi le proposte di questi giorni sulla tassa di manifestare). Per quanto riguarda le dichiarazioni della Pascuzzo bene ha fatto ad esprimere le proprie sensazioni avendo partecipato alla manifestazione, di sicuro ha usato toni un pò forti verso gli agenti di polizia, perchè anche qui, a mio avviso, bisogna fare dei distinguo: gli agenti sono li per svolgere il loro dovere, bello e brutto che sia, ed eseguono degli ordini che arrivano dall'alto e di certo non possono rifiutarsi. tra questi poi, come abbiamo visto dalle immagini ci sono quelli che abusano del loro potere (vedi agente che lancia sanpietrino verso manifestanti, e ci sono quelli più umani (vedi agente che accarezza manifestante). anche io poi mi sono chiesto (vedendo le immagini sui vari siti e tv) sul perchè gli agenti non siano intervenuti alle prime avvisaglie di violenza durante il corteo, ma poi riflettendo sono arrivata ad una conclusione: cosa sarebbe successo se avessero caricato i cosidetti blackbloc direttamente nel corteo in una strada che sicuramente ha meno via di fuga di una piazza? sicuramente, a mio avviso, sarebbe scoppiato il panico e il caos, e i feriti (che già sono stati tanti da entrambe le parti) sarebbero stati molti di più soprattutto tra i manifestanti pacifici. Di sicuro si poteva gestire meglio la prevenzione, ma sappiamo tutti i tagli e le difficoltà che stanno vivendo anche le forze dell'ordine, e lo testimonia il fatto che pochi giorno dopo anche loro siano scesi in piazza per protestare il loro disagio contro questo governo. Quello che mi piacerebbe vedere è una grande manifestazione PACIFICA, dove al fianco dei lavoratori, precari, disoccupati, stundenti e pensionati ci siano anche le forze dell'ordine che in questi giorni stanno protestando anche il loro disagio di servitori dello Stato. allora si che potremmo definirci un popolo maturo e si darebbe un segnale molto forte a questo governo. per quanto riguarda il direttore del giornale non vedo perchè dargli addosso: ha dato spazio alle dichiarazioni della pascuzzo in quanto testimone della giornata senza censurarla ma pubblicando per intero la dichiarazione (cosa non avvenuta su altri giornali), ma si è dissociato dall'uso di alcuni termini, non dallo scopo della manifestazione. la violenza dobbiamo condannarla e nel caso in oggetto è stata solo controproducente.
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