Un badile di olio usato lungo l'alveo della Fiumarella
La Fiumarella di Catanzaro sembra essere la discarica preferita dei cittadini del capoluogo. Centinaia e centinaia di pneumatici. Barili di oli usati. Batterie per autovetture. Scarti edili. L’alveo del fiume è un luogo aperto. Aperto al rifiuto. Uno spettacolo per occhi disponibili al senso di bruttezza, che ti pervade e ti rapisce. C’è una via alzaia di fianco all’argine. E poi accatastate delle gomme. Per smaltirle a norma di legge servono 3 euro e 50 centesimi cadauna. Il totale si aggira sui 350 euro. Una cifra che poi prolifera. Si riproduce. Arrivano sulla spiaggia. Per pulire l’arenile le Amministrazioni devono affidare l’incarico a ditte specializzate. Altri soldi. Senza contare ciò che non si vede. E cioè i turisti, che arrivano e l’anno dopo ci pensano due volte prima di prenotare un’altra vacanza allo Ionio sotto l’ombrellone e i resti delle automobili. Soldi in più da spendere e soldi in meno che arrivano. Senza contare ancora l’inquinamento. Se siamo fortunati saranno smaltiti prima che prendano fuoco. Secondo le ultimissime risultanze scientifiche sarà poi pressoché impossibile bonificare l’aria, a meno che non nascerà un altro Albert Einstein. E così i 350 euro si traducono in una cifra enorme. Quasi impronunciabile. Gli oli, invece, si diluiscono nell’acqua e nel mare. E contribuiscono a ravvivare quella schiumetta che ormai, da un decennio a questa parte, caratterizza il mare calabrese.
La bonifica della Fiumarella è un tormentone a Catanzaro. Già il blog vi ha dedicato un post l’anno scorso quando il primo cittadino era Rosario Olivo. La novità è Michele Traversa, suo successore. Ha dato impulso alla macchina amministrativa. E recentemente è riuscito a concludere la pulizia di un tratto, verso la foce. Diverse le soddisfazioni della politica locale. Una su tutte. Quella del movimento civico Catanzaro Marina. “La bonifica effettuata – hanno detto Massimo Gualtieri e Aurelio Cinelli. - oltre alla sicurezza dell’area ha restituito altresì lo spettacolo dell’alveo pulito con una veduta ottimale di questa parte di ambiente. E l’intervento si è rivelato tempestivo, atteso che il primo temporale di questa stagione ovvero quello del 26 settembre scorso ha provocato nella provincia di Catanzaro ed anche nella nostra città frane e smottamenti, proprio per l’intensità dello stesso, mentre l’abbondante pioggia ha trovato libero sfogo nel tratto di Fiumarella citato”.
Già, il temporale passato. E con il prossimo, dove andranno a finire? Non è che nel frattempo sarà cambiata la forza di gravità?
La filiera degli pneumatici
3 commenti:
http://www.catanzaroinforma.it/pgn/enti.php?idnews=35
questo è il vero biglietto da visita per il turismo....
qui vogliamo vedere la sempre presente Wanda Ferro, a lei piace mangiare e bere, che ne pensi dottor Grimaldi ?
http://www.catanzaroinforma.it/pgn/news.php?id=36277
Doppio allarme suona forte sulle condizioni dell’alveo della Fiumarella nella tratta ricadente nel territorio del quartiere Santa Maria; il primo grido nasce dalla situazione di incuria in cui è abbandonato il letto del fiume, dove la vegetazione ha preso le sembianze della foresta pluviale, e dove per la mancanza di controlli c’è una vera e propria discarica a cielo aperto dei rifiuti più ingombranti, addirittura frigoriferi lavatrici e carcasse d’auto per citarne alcuni tra i più eclatanti e visibili; ma senza dimenticare rifiuti speciali pericolosi quali ethernit, spazzatura civile e industriale, carogne di animali morti. Si può capire bene quanto tale situazione possa recare danni alla popolazione in termini di rischio igienico-sanitario gravissimo. Se a monte, quanto alla foce, si è provveduto a pulire il fiume di questi materiali ingombranti sia naturali che artificiali, non si riesce a capire come mai tali provvedimenti non abbiano interessato la “Zona di Mezzo” . E’ la preoccupazione che i cittadini del quartiere manifestano attraverso la voce del proprio rappresentante in consiglio comunale Franco Leone. “Preoccupazione legittima si legge in una nota - alla luce di quello che sta succedendo proprio in questi giorni nei territori di Liguria, delle Cinque Terre e della Lunigiana, e nella città di Genova, dove un mix di condizioni climatiche avverse straordinarie e di una cattiva gestione del territorio, hanno determinato la catastrofe, distruggendo cose e ammazzando esseri umani. Mi sembra pertanto che l’intervento di pulizia e sgombero del letto della Fiumarella sia urgentissimo, e che si debba procedere immediatamente a tale operazione, in modo tale da prevenire le catastrofi che ben conosciamo, senza dimenticare gli undici morti del camping Le Giare”.
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