28 novembre 2011

La criminalità a portata di click

Il tavolo dei lavori

Devianza e criminalità giovanile. Bullismo e non solo. Cyber bullismo e non solo. Legge e violazioni. Se n’è parlato nell’Auditorium dell’Istituto comprensivo di Cropani nel corso della mattinata di oggi. Al tavolo dei lavori uno staff di tutto rispetto. Antonio Reppucci, prefetto di Catanzaro; Carlo Villani, pubblico ministero presso la Procura di Catanzaro; Roberto Coppola, vice questore della Polizia di Stato; Bruno Colosimo, sindaco di Cropani; Emilio Verrengia, vice presidente della Provincia di Catanzaro; Michelangelo Ciurleo, assessore agli Affari generali della Provincia di Catanzaro; Baldo Esposito, presidente della Fondazione Tommaso Campanella; Pietro Funaro, presidente Lions Club di Sellia – Botricello – Cropani e Antonio Mazza, dirigente dell’Istituto scolastico.  Un seminario organizzato dalla Proloco, presieduta da Angelo Grano. Ha coordinato gli interventi il giornalista Luigi Stanizzi.
Un convegno per i ragazzi della scuola. Età compresa tra gli 11 e i 14 anni. Un particolare, tuttavia, che a taluni relatori è sfuggito. Molti pensavano, infatti, di intrattenersi con un pubblico adulto. Di soli esperti. Soprattutto di politichese. Come il prefetto che, durante il suo discorso, è stato per quasi tutto il tempo rivolto ai suoi colleghi istituzionali, anziché agli studenti. Per fortuna dell’uditorio hanno fatto da contrappeso il pm e il vice questore. Il primo parlando direttamente ai giovani, illustrando loro le fondamenta della legge e le situazioni di violazione, e, ancora, delle responsabilità civili e penali in capo a tutti, anche ai minori di 18 e di 14 anni. Ha spiegato il significato dei “sacrifici” e delle “rinunce”, per perseguire gli obiettivi che ognuno si prefigge. E dei “frutti” delle azioni che ogni persona compie. Il vicequestore, invece, si è soffermato sul vasto panorama del web. E del bullismo a portata di click, il cyber bullismo. In modo scientifico e scrupoloso ha mostrato, con l’ausilio di alcune slide, tutte le nuove forme di violenza dei ragazzi. Vittime e carnefici di un mondo che dovrebbe essere più attenzionato in primis dai genitori, le persone più vicine ai minori. “Una volta – ha detto - il bullismo si verificava solo nelle scuole e, quindi, quando uno tornava a casa poteva stare tranquillo. Oggi – ha incalzato – è anche il contrario. Spesso quando sono tra le mura domestiche iniziano le minacce. I ragazzi vengono lasciati soli davanti al pc. E, volenti o nolenti, entrano a far parte di un mondo virtuale che li inghiotte”. La via d’uscita è il dialogo. “Solo parlando si possono informare e rendere partecipi gli altri”, ha concluso.
Ciurleo ha dichiarato che “stanno cambiando i principi della società”. Reppucci ha invitato i ragazzi a stare attenti agli “imbonitori di oggi”. Funaro, infine, a individuare “gli adulti che facciano da testimoni, per il presente e per il futuro”. Sulla stessa lunghezza d’onda le lectiones magistrales degli altri.

4 commenti:

Rosalba ha detto...

Buongiorno Emilio,
personalmente sono favorevole a questo genere di "lectiones magistrales "...il punto è che interpellando i politici e altre rappresentanze... bisogna dare i 3/4 del dialogo al politichese...perchè notasi che ogni volta che c'è una tavola di discussione finalizzata c'è un' unione di capre e cavoli... personalmente ne avrei tolto almeno 3 o 4 dei presenti...e avrei lasciato i soggetti strettamente legati al tema , in qualità di "specialisti" del settore...ma i ragazzi hanno avuto la parola??alla fine??

Anonimo ha detto...

IL MAGISTRATO VILLANI è IN GAMBA, MENTRE ALTRI PUBLICI MINISTERI DOVREBBERO PRENDERE LEZIONI DI ONESTà AL LAVORO DA VILLANI,VEDENDO OGGI GLI ARRESTI DI GIUDICI CALABRESI ,COME FACCIAMO A FIDARCI PERCIò BRAVO LUI CHE è CORRETTO , E MANDIAMO NEL CARCERE I CORRUTTORI DELLA GIUSTIZIA.CALABRESE,

Anonimo ha detto...

prima dobbiamo educare alcuni magistrati a fare il propio lavoro con tanta moralità, specialmente ad alcuni della procura catanzarese, perciò il giudice villani è la persona giusta per dargli lezioni di professionalità con dignità e decoro a questi magistrati,

Anonimo ha detto...

VORREI DIRE CHE SONO D ACCORDO CON IL COMMENTO DI PRIMA , MA OLTRE A VILLANI Cè FACCIOLLA BRUNI LIA E BORRELLI E POI IL PROCURATORE VITELLI DI LAMEZIA, UNITEVI E DATE LEZIONI DI MORALITà E CORRETTEZZA ALLA VERA GIUSTIZIA, E MANDIAMO VIA I CORRUTTORI SENZA DECORO.