23 dicembre 2011

Al colonnello Cardamone piace dare i numeri... negativi

Il sollecito di pagamento firmato dal colonnello Cardamone

Quando il colonnello dottor Amedeo Cardamone, vice comandante della Polizia municipale di Catanzaro, lo scorso 18 novembre firmò una sanzione amministrava per violazione del codice della strada avverso un cittadino, tale Ennio, il sindaco, Michele Traversa, ancora non si era dimesso. Né tantomeno ebbe a subire uno shock di qualsivoglia altra natura.
Apponendo la sua firma in calce al sollecito di pagamento diede prova di uno zelo verso il servizio, da lui onorevolmente reso, che supera anche il più grottesco degli inceppi della macchina burocratica dello Stato. Ingiunse un pagamento di “- 2 euro”, leggasi: meno due euro. Con le seguenti raccomandazioni:  “Prima di rendere esecutivo il predetto credito, tramite cartella esattoriale, che sarà maggiorata ulteriormente delle spese e degli interessi semestrali, previsti dalla legge 689 del 1981, oltre alle spese di procedura coattiva, potrà estinguere il procedimento sanzionatorio provvedendo al versamento della somma indicata sul bollettino di conto corrente allegato comprensivo di euro 0,60 per spese postali entro il termine perentorio del 30 dicembre 2011”.
Il dottor Cardamone quella mattina era sano come un pesce, fino a prova contraria. “Il povero Ennio – racconta Francesco di Lieto, vicepresidente del Codacons - ha perfino tentato a pagare meno 1,40 euro presso gli sportelli postali. Tuttavia, così è stato spiegato, le Poste incassano debiti dei cittadini verso il Comune di Catanzaro ma non possono erogare somme che il Comune deve ai cittadini come, appunto, nel caso del povero signor Ennio”.
Ennio non è il protagonista di un libro inedito sfoderato dalla penna di Kafka. E nemmeno Cardamone. Sono solo due cittadini catanzaresi. Che, nel loro piccolo e a seconda del ruolo che ricoprono, si sono dati da fare per emulare le gesta dei personaggi dello scrittore ceco. Chiaramente l’indisciplinato automobilista, suo malgrado.
Di Lieto, a questo punto, pone un interrogativo opportuno: “Ci domandiamo, a quanto ammontano i costi sostenuti dal Comune di Catanzaro per avanzare una così bizzarra richiesta?”
Cardamone quella mattina era sano come un pesce. Sbrigò la pratica in quattro e quattro otto. E fece ritorno a casa tormentato dai numeri negativi: “Meno due per meno due fa più quattro. O no? Più 0,60 euro o meno 0,60!?”
Cardamone quella mattina era sano come un pesce.

1 commento:

michino caronte ha detto...

a Catanzaro si dice spesso" Sapa" e lui quel giorno oltre a essere sano come un pesce ( sapeva ) sapa sapa.