Un palo della luce che sta per cadere rovinosamente a terra a Ruggero. Emblematico dell'immobilismo dell'Amministrazione comunale di Sellia Marina
Ruggero può attendere. La località più degradata di Sellia
Marina non è ancora matura per ricevere le attenzioni della Regione Calabria e uscire
dal limbo del turismo. Non lo è. Si è innescata una guerra tra poveri nella
ridente cittadina ionica.
Miglior attore non protagonista è Piero Aiello, assessore regionale all’Urbanistica. L’interprete principale, invece, è il sindaco, Giuseppe Amelio, con tutta la giunta al suo seguito. Una guerra per accaparrarsi i finanziamenti dell’Ente intermedio. Waterfront o Sottopasso ferroviario? Una domanda amletica. L’Amministrazione comunale non avrebbe avuto dubbi. E così, dall’oggi al domani, per scongiurare di non veder arrivare i soldi per il sottopasso non ci avrebbe pensato due volte a rimpiazzarlo al posto del lungomare.
Miglior attore non protagonista è Piero Aiello, assessore regionale all’Urbanistica. L’interprete principale, invece, è il sindaco, Giuseppe Amelio, con tutta la giunta al suo seguito. Una guerra per accaparrarsi i finanziamenti dell’Ente intermedio. Waterfront o Sottopasso ferroviario? Una domanda amletica. L’Amministrazione comunale non avrebbe avuto dubbi. E così, dall’oggi al domani, per scongiurare di non veder arrivare i soldi per il sottopasso non ci avrebbe pensato due volte a rimpiazzarlo al posto del lungomare.
C’è un via via a viale Isonzo di Catanzaro (sede del Palazzo
regionale) da qualche mese a questa parte. Da un lato della scrivania l’onorevole
del collegio dell’Alto Ionio catanzarese, forte dei suoi 10 mila e 45 voti nelle
consultazioni regionali dello scorso anno. L’uomo dell’amicizia (come recitava
il suo slogan di ringraziamento: “L’amicizia è un valore che va oltre”). Dall’altro
i componenti pidiellini della maggioranza amministrativa di Sellia Marina. Oggetto
del contendere: l’appoggio nell’ultima campagna elettorale. L'investitura ufficiale. Un
atto dovuto, considerata l’atavica necessità di interventi infrastrutturali nel
paese con più di dieci chilometri di costa ma con un lungomare di soli 800
metri e nessun sotto o sovra passo ferroviario (escluso quello costruito dagli
americani quel dì). Bene. Le pubbliche relazioni erano iniziate grazie a
Ruggero, all’indomani della nomina dell’assessore. Ritocchi e rintocchi. Poi,
un bel giorno la svolta. Fuori il Waterfront Ruggero (così chiamato il progetto
deliberato dalla giunta lo scorso 14 ottobre) in nome del sottopasso.
Ruggero Underwater, ancora sott’acqua.
5 commenti:
è ora di unirsi incazzarsi e agire...senza farsi la guerra... uniamoci e otteniamo quello che meritiamo
sì, certo
ahahahahahaha, parrotta pure tu lotti con il "proletario" armato??
Ruggero e per me un ritorno a casa,
la mia casa d'estate con la mia famiglia,luogo di orgoglioso riposo dopo tanto lavoro al nord,luogo da me decantato per la sua bellezza, con tutti i miei amici e conoscenti. Orgoglioso di essere calabrese, ma testimone oculare che, di anno in anno stà accadendo quello che mai avrei voluto vedere.
oh!!!! oh!!!! attenti sta per arrivare il nuovo assessore lavori pubblici
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