Forse non sapevate che i sapori e saperi di Casa Nostra
passano dal noto ricettario
GialloZafferano. E di chissà quali altri manuali di arte culinaria. Non lo
sapevate. Ora sì.
Il Comune di Sellia Marina ha distribuito 500 copie di
un libello, piccolo ma saputello. Ricco di ricette. Di sapori e saperi. La
presidente della Commissione pari Opportunità, Maria Amelio, scrive
nella leggenda introduttiva: “E’ frutto di un lavoro di ricerca curato da
giovani ragazzi e ragazze del posto, che si sono rapportati con i propri nonni,
con gli anziani della famiglia, intervistandoli per descrivere i piatti e le
ricette del loro passato”. Una raccolta “ridotta”, ma comunque “rappresentativa
della ricchezza dei nostri sapori e degli intrinseci saperi negli stessi
racchiusi”. E così, dopo gli acquarelli delle stagioni, via alle ricette.
Primaverili, estive, autunnali e invernali. Di Natale e Pasqua. E le conserve.
Un ricettario da tenere tra l’olio e il sale. A portata di mano.
E così si viene a sapere, grazie ai sapori, che Fhavi
frischi, vuffhjularu e pecurinu è:
“Il piatto ideale per una scampagnata, ma anche per una
tavola rustica improvvisata, gustato come antipasto o addirittura come secondo
piatto. Pulire il pezzo intero del vuffhjularu (guanciale),
eliminando la cotenna sottostante, le eventuali parti ingiallite
laterali, piatu du granciu, e volendo, la parte scura superiore,
a mpipata: tagliare a fette spesse. Eliminare la crosta del
pecorino, secondo i gusti, fresco o stagionato e tagliare delle fette dello
spessore desiderato. Selezionare le fave più tenere e fresche, dai baccelli
pieni e duri che, sbucciando, mostrino un frutto verde e non giallastro o tanto
meno nerastro sotto l’occhjceddru (cappelletto). Accanto al
trittico, fette di pana ‘e casa (casareccio) e del buon vino
rosso, sono un accostamento perfetto”.
Dello stesso avviso GialloZafferano. Che scrive:
Fave, pecorino e pancetta rappresentano
un piatto ideale da gustare durante una scampagnata, o in una tavolata rustica
nella quale questo trittico può essere gustato come antipasto di stagione (con
porzioni più contenute) o come secondo piatto. Pulite il pezzo intero di pancetta, eliminando la
cotenna sottostante, le eventuali parti ingiallite laterali e la parte scura
superiore.
Tagliate
la pancetta a
fette spesse 2-3mm. Eliminate la crosta del pecorino e tagliate anch’esso a fette dello spessore
desiderato, oppure, se molto stagionato, dividetelo in pezzi individuali o
piccole scaglie. Suddividete pancetta e pecorino in 4 piatti di portata. Dividete anche
le fave in 4 parti e servitele dentro a dei cesti, accompagnando il
tutto con delle fette di pagnotta casereccia (tipo Altamura) e un buon vino rosso.
Buon appetito!”
Buon appetito!
12 commenti:
MI SEMBRA DI RITORNARE IN CALABRIA , MILANO, BOLOGNA, ANCONA ......MI FERMO QUI PER GUSTARE ARTI CULINARIE CALABRESI E POI RIPRENDO ANCONA, PESCARA , BARI E VIA DISCORRENDO FINO A ARRIVARE A SELLIA MARINA DOVE LA MIA NONNA HA PREPARATO UNA BUONA PASTA E FAGIOLI ALTRO CHE " vuffhjularu e pecurinu " .
e brava alla Commissione Pari Opportunità.
Complimenti. Pare che il libello sia costato qualcosa come poco meno di mille euro.
saranno stati spesi per pagare i dirtti d'autore a giallozafferano ?
ah ah ah ah
Figura barbina
Bella Emilio!
La fantasia ridotta ai minimi termini.
Saluti e buon lavoro.
Mirko
che le ragazze di ellia marina abbiano problemi a sposarsi perchè non sanno cucinare? san spending rewiew aiutaci tu
mangiOni e copiOni
ih ih ih...
Ma un poco di fantasia non potevate trovarla almeno per cambiare le parole ?
Vi mettete a copiare così spudoratamente adesso ?
La prossima volta cosa farete, il copia/incolla della ricetta tipica calabrese della polenta&osei ?
E vi dezaru puru sordi ?
nentemeno quasi mille euro ?
Alla faccia della crisi...
della commissione fanno parte ?
pagliaccia è proprio un vizio di famiglia prendere per il ... la gente.Ma come ti senti? hai ancora il coraggio di andare in giro per sellia?
ricordatevi che gli amelio come sindaci non fecere un tubo per il bene del paese. Padre si fece un tabacchino; il figlio ha fatto danni; adesso mi raccomando votate i nipoti quando si candideranno;
tenete bene in mente: la prima crea, la seconda mantiene e la terza distrugge; Il nostro amato sindaco ha bruciato le tappe è passato alla distruzione del paese... e magari la figlia del sindaco si candiderà per ricostruirlo... facendo bruciare i comunisti? hahahahaha
caro Emilio, la nota stonata non è tanto la spesa per la stampa o quella (non pervenuta) sul compenso ai ragazzi per farsi raccontare le ricette dai nonni e, forse, per sbirciare sui ricettari, anche se mi domando se possa rientrare, seriamente, nei compiti di una commissione per le pari opportunità discutere di ricette culinarie... Ciò che indispettisce è che nessuno sperpero può essere consentito in un comune dove si chiedono sacrifici, aumentando le tariffe ed i tributi... e spiace che ciò avvenga in un assordante silenzio.
In fondo se non ci fosse il Tuo blog non sapremmo nulla.
Grazie
francesco di lieto
Sul sito da 15.000 €uro del comune ( che è sparito ) ,
non troviamo nessuna delibera per il pagamento di un libricino che nessuno ha visto in giro.Difatti la gente si chiede quanti soldi sono stati spesi da una persona che ha abbandonato l'attuale maggioranza per collocarsi lontano da quelle situazioni insidiose che il comune e l'attuale giunta stava creando.Questo è il gettone che permette alla cara Amelio di votare bene in giunta.
al posto di fare questa stampa e regalare i soldi chissà a chi , potevete fare un altra serata nella piazzetta.
Per la cronaca ma quando sarà possibile andare in consiglio per poterli sputare in faccia ??
era sull'albo pretorio la delibera per il libricino. Cicrca 800-900 euro più euro meno.
almeno speriamo abbiano cpiato dal web soltanto quella ricetta...
qua non si parla del muro???
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