23 febbraio 2009

L'Unità mai compiuta del Medio Ionio. Gli ormoni della campagna elettorale



Sellia Marina, Cropani e Botricello, 25 chilometri di costa e sei fiumare: Simeri, Uria, Scilotarco di Sellia, Scilotraco di Roca,Crocchio e Arango. Una popolazione residente di 16 mila persone, che d’estate si aggira sulle 100 mila. Sellia Marina, Cropani e Botricello, per alcuni il Medio Ionio. Per altri ancora l’Alto Ionio catanzarese. Per tutti: un comprensorio solo promesso. Dopo l’hinterland di Soverato è quello maggiormente ricercato dai vacanzieri di Catanzaro e del Nord d’Italia. Facilmente raggiungibile dagli aeroporti di Lamezia Terme e Crotone vi si trova di tutto: villaggi, residence, ville di 600 metri quadrati, casette e baracche. Ce n’è per tutti i gusti e le tasche. Peccato per le strade, per le fogne e per la schiuma del mare. Di questi problemi si sono riempiti la bocca tutti gli amministratori del passato. Ora, con le prossime elezioni, in programma il 6 e il 7 giugno 2009, lo rifaranno. Già qualcuno si sta prenotando per spararla più grossa degli altri. Del tipo: “Lo sviluppo dipende dalla proficua concertazione fra tutte le istituzioni, per il bene della comunità che non conosce confini con i paesi limitrofi. Da qui la necessità di dotarsi di infrastrutture. Questo fin adesso non è stato fatto. Ma noi ve lo garantiamo. Molto dipenderà anche dalla situazione finanziaria che troveremo”. Quest’ultima frase viene, di solito, pronunciata a bassa voce. Ma è la più importante di tutto il discorso perché se non ci sono i soldi neanche le belle intenzioni si possono realizzare. Ergo, possono continuare a camminare a testa alta. E vai!L’orgoglio calabrese è sempre in vendita da queste parti. Oppure: “Nonostante le grosse difficoltà riscontrate siamo riusciti a …”. Qui bisognerebbe ricordare tutte le consulenze e i lavoretti dati all’avvocato, figlio dell’amico, o al geometra, figlio di un altro amico, per capire come mai neanche l’evidenza viene riconosciuta. Indubbiamente c’è un’evidenza convenuta solo dagli addetti ai lavori che agli altri non è dato capire.
Sellia Marina, Cropani e Botricello, tre Comuni distinti e un comune denominatore: “tirare a campare”. Come si tira a campare? Svolgendo opere non per l’interesse della comunità, ma per il proprio. Ma se tutti fanno questo alla fine uno più uno più uno fanno l’insieme di tutti i cittadini. Suggerisce qualcuno. E no! Non è così perché i poveri cristi rimangono sempre fuori dal circuito che conta. E con loro tutti quei servizi primari che ai “potenti” non interessano perché sono stati proprio i risparmi nella realizzazione del depuratore che gli hanno permesso di comprarsi la mercedes per i viaggi lunghi. E' stata proprio il risparmio sulla qualità dell’asfalto di una strada, che ha registrato magari anche incidenti mortali, che gli ha permesso di comprarsi la smart per gli spostamenti in paese. Sono stati proprio i risparmi sul restauro di un monumento, o di un Castello, che gli hanno permesso di acquistare la villa. E poi se hanno proprio bisogno di farsi una vacanza se ne vanno all’estero con la sfacciataggine di decantare le lodi del mare nostrum.
Ora, con le prossime elezioni, si apre una possibilità per il Comprensorio. Come ogni 5 anni. È l’unica strada per cambiare, non ve ne sono altre. Siccome è quasi impossibile che vengano gli stranieri per governarci, dobbiamo accontentarci di quello che abbiamo. Di noi stessi.


SELLIA MARINA è una comunità viva. Talmente viva che i cittadini non si accontentano dei circuiti politici esistenti. C’è il circolo “Moro-Berlinguer” del partito Democratico. C’è “Rifondazione della democrazia cristiana”. C’è Alleanza nazionale. C’è il Partito socialista. C’è l’Udc. C’è il Partito dei comunisti italiani. C’è Italia dei valori. Ma anche movimenti, figli naturali del malessere della ridente cittadina. C’è “Opportunità per Sellia Marina” e c’è un movimento che fa capo a Francesco Di Lieto, vicepresidente nazionale del Codacons. E non è escluso che fino alla fine di aprile ne possano spuntare degli altri. Sellia Marina è così viva che tutti si annullano a vicenda.


CROPANI è una comunità nostalgica. C'è il Pd, l’Idv, l’Udc, la Rc. E il Pdl, non riconoscendosi nell’operato di Antonello Grano, sindaco per due mandati, ha formato un movimento vero e proprio: “Cropani Domani”. Cropani è così nostalgica che non riesce a divincolarsi dei partiti. Alla fine vincerà uno messo lì dal partito e votato dalla gente perché lo scambiano per Veltroni o Berlusconi.


BOTRICELLO è una comunità altalenante sul piano dello sviluppo. Sono tutti commercianti, ma ognuno nel suo recinto. Ognuno è profeta a casa sua. Ma quando vanno al Palazzo comunale iniziano i guai. Botricello paga lo scotto della malavita. Tutto il Consiglio comunale si è dimesso lo scorso mese di giugno dopo la sentenza di condanna del sindaco per abuso d’ufficio con l’aggravante del metodo mafioso nell’ambito del processo di primo grado scaturito dall’inchiesta “Puma”. Quelli di minoranza lo avevano già fatto prima. Furbi. Quelli di maggioranza contestualmente alle parole del giudice, per “senso di responsabilità”, hanno riferito. Niente da dire. Qui tutti aspettano l’homo novus.


Volete i nomi?
A Sellia Marina tornerà a vincere Giuseppe Amelio, con un nuovo governo di larghe intese, se non si candida Antonio Biamonte, a cui gli elettori farebbero confluire il mare delle promesse disattese.


A Cropani sarà una dura battaglia con due giovani segretari, Giuseppe Talarico, del Pd, e Giancarlo Pitari, del Pdl, che non hanno mai svolto impegni amministrativi. Ma non è questo il problema, il problema è che forse sono solo di facciata per altri new entry all’ultimo momento e costretti, loro malgrado, a fargli la campagna elettorale.


A Botricello, chiuso il capitolo dei Puccio, c’è fermento nel Partito democratico. Giovanni Camastra, del Pdl, potrebbe spuntarla sulle infinite riunioni e le cene imbandite dell’amico di Franco Amendola. Ma il suo trasformismo con lo stesso Pd potrebbe favorire Tommaso Laporta che nelle ultime elezioni ha avuto 150 voti in più dell’ex sindaco Michelangelo Ciurleo.

1 commento:

emilio grimaldi ha detto...

Inserisco questo messaggio che ho inviato all'amministratore del gruppo "SELLIA MARINA" di facebook, a scanso di equivoci.

Caro amministratore,
non so se ci conosciamo. Mi fa piacere che hai puntualizzato che il gruppo pur avendo delle persone di destra non è "politico".
Era giusto sottolinearlo per lasciare libere le persone di esprimere il proprio pensiero. Allo stesso modo, però, devo constatare che "qualcuno" ha cancellato il mio post del blog sulle elezioni. Avrei preferito che qualcuno, magari lo stesso, mi avesse detto: "senti, per favore, non scrivere cose che possano sfiorare la politica, e quindi il tuo post non va bene".
Se, ripeto, qualcuno me lo avesse detto l'avrei cancellato io stesso senza essere pregato.
Il mio post sul "Medio Ionio" non era, e non è, minimamente di "destra" o di "sinistra".
Chi mi conosce sa che non ho connotazioni politiche, se non quella che vuole essere da sprono per un miglioramento, per una presa di coscienza, qualora vi fosse bisogno, di alcuni problemi.
Problemi poi, che sono sotto gli occhi di tutti, di destra e di sinistra, e solo una bieca considerazione a-politica, non vuole vedere.
La mia era, come mi sono sempre prefisso di fare da quando ho iniziato a essere il corrispondente di giornale, ed è, ripeto, solo una sollecitudine per fare bene e meglio. Una libertà di stampa che fa bene, ribadisco, sia a quelli di destra che di sinistra.
L'opzione per Biamonte, infine, che nel mio post "vincerebbe" le elezioni a Sellia Marina, non è una considerazione di preferenza "mia" ma solo di ovvia, quanto statisticamente provata, predilezione della minoranza in qualsiasi consultazione elettorale per via del fatto che l'opposizione, la critica delle opposizione, per le promesse disattese (e a Sellia Marina ce ne sono tante, di questa e di tutte le ammnistrazioni del passato) è "sempre in vantaggio" sul governo in carica.
Quando ho scritto queste righe mi sono augurato che le persone capissero quanto in realtà volevo dire. E me lo auguro ancora.
Grazie di avermi letto.
Ma la prossima volta, dimmelo che un post "non aggrada" te o qualncun altro, lo tolgo io stesso....
emilio grimaldi