30 ottobre 2009

La ministra e l'antidoto alle navi dei veleni

Caricatura a cura del blogger, la Prestigiacomo

Avevo scritto in un post precedente che la questione delle navi dei veleni si sarebbe risolta con un nulla di fatto l’anno prossimo. Un po’ prima dell’estate del 2010. In tempo utile per la bella stagione, turistica e ricettiva della Calabria. Auspicavo un qualche intervento in forze dei ministeri, dei governi centrale e regionale per calmare le acque molto movimentate del Tirreno cosentino, non solo per la radioattività dei fusti in fondo al mare ma anche per la capillare protesta dei calabresi per questo dramma, dai pescatori ai ragazzi delle scuole. Pensavo che, considerata la complessità del recupero dei rifiuti, avrebbero azzardato, per non perdere la faccia, uno “State tranquilli, abbiamo bonificato tutto” nel mese di aprile, o al massimo in quello di maggio 2010. E, invece, ecco la mossa a sorpresa da parte del ministro all’Ambiente, Stefania Prestigiacomo. Quella nave non è la Cunsky, ma è la “Catania”, un piroscafo passeggeri affondato durante la Prima guerra mondiale. Ha detto una cosa che merita di aggiornare i libri di storia. D’ora in poi il 16 marzo 1917 dovrà essere ricordato non come quello della notte insonne dello zar Nicola II, costretto ad abdicare il giorno dopo per la Rivoluzione Russa in atto, che influenzò tutto il XX secolo, ma per un sottomarino tedesco che in santa pace (si dice per dire perché la vera guerra dell'Italia contro gli Imperi centrali è stata combattuta in Trentino, ndb) silura una nave di passeggeri palermitani nel bel mezzo del Mediterraneo. Nessuno se n'era accorto prima di lei. Della Prestigiacomo. La mappa tedesca spunta a sorpresa. Un colpo di scena che spazza via come inaffidabili le testimonianze del pentito Francesco Fonti che, inizialmente, aveva indicato il punto preciso di dove aveva affondato, d’accordo con la ‘ndrangheta, la nave carica di rifiuti tossici. Chissà, forse il Fonti avrà conosciuto qualche sopravvissuto ultracentenario alla sciagura al largo di Cetraro e, per diventare credibile, ha messo insieme le due cose. È possibile, in modo proporzionale alla notizia della ministra.
La mossa del dicastero dell’Ambiente sorprende per arguzia, chi ci avrebbe mai pensato? Per tempistica, in tempo utile per sgonfiare durante tutto l’inverno le polemiche che stanno sorgendo. E per efficacia, è l’unica cosa che ha detto dal 13 maggio scorso, da quando venne informato dall’assessorato regionale. E', poi, l'antidoto giusto alla bagarre sulle navi dei veleni. Difficile, in sede di diagnosi, infatti, stabilire che i tumori sono stati provocati per una settimana passata al mar Tirreno, oppure per un pesce mangiato e proveniente da quelle parti.
Forse non è nemmeno farina del suo sacco. Probabilmente dei Servizi segreti, che tanto si stanno prodigando per uscire puliti da questa storia di traffico di rifiuti internazionali e che, secondo le insinuazioni di questi giorni, li ha visti a braccetto con gli “uomini buoni” di casa nostra.
Vuoi vedere che quanto prima diranno che anche la Jolly Rosso, in realtà, è una nave del governo cinese che durante la Grande guerra ha fatto in qualche modo capolino in Occidente per vendere degli orologi pari pari a quelli svizzeri (vista la neutralità di questo paese), e per farlo ha attraversato l’oceano Pacifico, l’oceano Atlantico, prima di entrare nel mar Mediterraneo e arenarsi sulla spiaggia di Amantea? Secondo me è possibile. C’è una mappa in giro. Quelli del ministero la stanno traducendo. I Servizi segreti annuiscono concordi.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Ho molti dubbi su quello che ha detto la prestigiacomo per tanti motivi pero' uno in particolare mi fa pensare:
Sto pentito come faceva a sapere la posizione della nave affondata? Non credo che abbia dato la posizione cosi', vuoi vedere che il pentito volesse giocare al superenalotto e dando coordinate a caso ha fatto "6". Far trovare una nave sotto il mare e' come vincere il superenalotto. Cara ministra io non la bevo, la cosa puzza, solo che come al solito a noi comuni mortali non e' dato sapere.
Qui cercano sicuramnte di nascondere la verita',
ci prendono per i fondelli pensando che siamo stupidi.

daniele

francesca ha detto...

caro Emilio mi dispiace di non aver comunicato in tempo alla ministra che trattavasi della zattera di mio zio, giunto esule in cerca di fortuna con la sua valigia di cartone contenente un fungo radioattivo. Chiedo scusa Francesca

Anonimo ha detto...

Per completezza di informazione.
Che il fenomeno delle navi dei veleni sia un punto oscuro e pericoloso per il futuro ok, altrimenti De Grazia sarebbe ancora tra noi.

Sulle dichiarazioni del pentito Fonti, però, avrei qualche dubbio; già nel 2005 e 2007 si era pentito, aveva indicato 2 distinte zone della asilicata in cui avrebbe seppellito scorie radioattive, ma gli scavi non portarono a nulla e lui dichiarò di aver indicato di proposito zone errate per non essere stato ammesso al pogramma protezione testimoni.
- Sempre Fonti dichiara di aver affondato la ""Yvonne A", nello periodo 1992, ma questa ha navigato fino a dicembre 2004.
- Nello stesso spazio temporale (1992), Fonti dichiara di aver affondato la "Voiaris Sporadis", che però risulta affondata nel Mar della Cina nel gennaio 1990.
E se questo poteva essere un naufragio simulato, per coprire, magari, quello vero e radioattivo del '92, lo stesso non vale per il caso della "Yvonne A".
I registri navali internazionali testimoniano l'affondamento del Catania nel 1917 e le coordinate sono perfettamente sovrapponibili all'area di mare in cui è stato individuato il relitto.

Gazzetta del Sud, pag. 35 - del 30/10/2009

Domenico E.

michino ha detto...

fra non molto si dovranno riscrivere i libri i storia...mi scusi signor grimaldi se esco per un pò fuori dell'argomento...un pò di anni fa mi trovavo a girifalco...era stato abbattuto o era caduto un mig libico..vicino al monte covello..giornali e tv davano date dell'accaduto diverse da quelli della gente del posto che aveva visto tutto..era persino sparito il corpo del pilota libico..qui in italia stanno accadendo delle cose molte strane..servizi segreti..poteri occulti...strani intrallazzi fra poteri politici e mafia....

Anonimo ha detto...

veramente quella nave non è la CATANIA,ne sono sicura...al 100%, semplicemente perchè prima di chiamarsi Catania, ha cambiato tre nomi, tra cui uno è Francesca...si cambiava nome alla nave quando cambiava proprietario, beh quando il nome della nave passeggeri era Francesca, ero io la proprietaria, e voglio dire me la devo ricordare!!non è quella purtroppo per la presti-giacomo, presta chi è sto giacomo poi??va beh...era mia, dunque non è "lei" la mia francesca, e non ho mai trasportato veleni, anzi erano solo vecchi passeggeri,avevo pure il piano bar con un cantante, ancora vivo, si chiama Silvio, bei ricordi!! solo che poi mi hanno affondato la mia piccola FRA ::( che tristezza... e non ancora il cantante!!!
ps : ho messo anonimo perchè non so cosa siano le altre opzioni...FRANCESCA nome vero!!