17 gennaio 2010

Pasquale Minchella, un medico di troppo. O forse no?

La lettera del Codacons al direttore generale dell'Azienda Pugliese Ciaccio di Catanzaro

Pasquale Minchella è il nuovo dirigente medico presso il Laboratorio di Chimica clinica dell’azienda ospedaliera del Pugliese Ciaccio. In servizio presso l’azienda sanitaria provinciale di Microbiologia e Virologia di Lamezia Terme ha chiesto il trasferimento e Salvatore Calabretta, direttore delle Risorse umane del Pugliese, l'ha accolto presso l’analogo reparto dell’ospedale perchè il "suo curriculum professionale meritava particolare attenzione", per come indicato dal direttore sanitario, e anche in vista della delibera della Giunta regionale, relativamente al piano di rientro della spesa sanitaria.
Ma qual è la notizia? Che dall’Unità operativa di Microbiologia e Virologia è stato catapultato nel laboratorio di Clinica chimica per “necessità e urgenza”, riferisce il direttore sanitario, Antonino Maglia, senza il parere del direttore del Laboratorio, Luisa Pedrelli.
Ma quale è l'interesse della notizia? Che non c’è nessuna “necessità e urgenza” nel laboratorio, anzi, il personale è pure in esubero, secondo fonti informali, mentre il reparto di Microbiologia, dove avrebbe dovuto essere trasferito, sarebbe addirittura carente, sempre secondo fonti informali.
Ma qual è il nocciolo della notizia? Che, probabilmente, siccome è stato nominato commissario della Sua, la Società unica appaltante che si occupa di controllare gli appalti pubblici degli enti della Regione Calabria, il Pugliese avrà bisogno di una sua persona piazzata presso la società guidata dall’ex giudice Salvatore Boemi.
Ma qual è l’obiettivo della notizia? Sarà perché in vista delle prossime elezioni regionali anche il Pugliese si vorrà attrezzare a dovere con la creazione di nuovi spazi, nuovi pomposi servizi, come la riattivazione della Ria, Radio Immuno Assay, ossia una sezione che effettua test radioimmunologici, con nuove nomine dirette?
Sarà quel che sarà. Intanto il direttore generale dell’azienda, Giuseppe Perri, ancora non ha risposto alle richieste di chiarimento di Francesco di Lieto, vicepresidente del Codacons. “Nell’ottica di una collaborazione, - gli ha scritto il 4 dicembre scorso - al fine di una migliore gestione della cosa pubblica, nel preminente interesse dei pazienti, e rilevate evidenti contraddizioni negli atti su indicati (il riferimento è agli atti del trasferimento del medico, ndb) che, a parere della scrivente associazione integrano quantomeno ipotesi di illegittimità, si chiede che l’Azienda voglia fornire spiegazioni circa l’ “attuazione” della determinazione numero 683 del 2009, nonché sulla “necessità e urgenza” e di ottenere copia del parere del direttore dell’U.O.C. Laboratorio Chimica clinica sull’attuazione della predetta determinazione. Tanto anche per evitare ipotetici (e non condivisi) teoremi, per i quali si preparerebbero futuri incarichi senza concorsi”.
In attesa di una esauriente risposta del vertice dell’azienda ogni dubbio è lecito.

1 commento:

michino. ha detto...

Certamente ogni dubbio è lecito. Lecito invece è il comportamento del vice presidente della Codacons a nome di Francesco Di Lieto.
A mio modesto parere l'assunzione del dottor Pasquale Minchella è per fare un piacere a qualcuno..Sinizia il gioco della dama,si spostano le pedine secondo il gioco.All'ospedale Pugliese Ciaccio sanno giocare e spostare le pedine.
Dove è stato collocato ? non vedono che c'è personale in esubero.
Per fortuna che in calabria abbiamo questo rompiscatole di un vice presidente " codacons " che il mestiere lo conosce bene.
grazie al giornalista per la notizia..
A Francesco Di Lieto vada sempre avanti, semmai un giorno le potranno beneficiare delle 10 euro se avrà bisogno di qualche prelievo...scherzi a parte ringrazio a nome dei cittadini onesti.