1 novembre 2011

Non si deve sapere se l’Edison inquina oppure no




Com’è l’aria a Simeri Crichi? Sul sito istituzionale dell’Arpacal, l’agenzia regionale di protezione ambientale della Calabria, non c’è verso di avere una risposta attuale, perché ferma al 5 settembre 2010. E così, non è dato sapere se le emissioni della centrale e turbogas dell’Edison nella zona Pip, piano degli insediamenti produttivi, superano i limiti di legge consentiti oppure no. Nondimeno, l’Agenzia è puntuale nell’emettere le fatture a favore della Poly Project, la società che si è aggiudicato l’appalto di “servizio di manutenzione preventiva e correttiva, per la durata di anni due, dei sistemi di monitoraggio della qualità dell'aria della rete EDISON di Simeri Crichi e di Altomonte”. Contratto stipulato il 23 dicembre 2008. E prorogato alla scadenza, il 25 ottobre 2010, per altri due anni, dopo che è stata “confermata l'affidabilità e la professionalità della Società Poly Project srl per l'esecuzione del servizio in oggetto”.  
L’ultima determina a favore della società partenopea è del 19 ottobre scorso. Considerata l’evenienza dei pagamenti bimestrali, il Commissario dell’organo di protezione ambientale, Sabrina Maria Rita Santagati, ha deliberato una proposta di pagamento pari a 20 mila 376 euro, relativa ai primi due mesi di quest’anno per la rete Edison nel catanzarese e nel cosentino. Una fornitura decurtata di una penale di 800 e dispari euro per alcuni rendimenti inferiori rispetto ai parametri contrattuali dell’analizzatore del PM10 a Firmo e a Saracena di Cosenza.
Tuttavia, dei valori delle emissioni nella valle dell’Alli non c’è traccia sul portale dell’Arpacal. I soldi ci sono, ma del servizio neanche l’ombra. Non sarà mica come il pericolato della discarica dirimpettaia? Che hanno pensato che i veleni non fanno male perché si disperdono nell’ambiente?
Ricordiamo, per onor di cronaca, alcuni degli inquinanti inclusi nella definizione degli indici della qualità dell’aria che dovrebbero essere resi pubblici: il monossido di carbonio (CO), il biossido di azoto (NO2), l´ozono (O3) e il particolato (PTSPM10 o PM2,5 a seconda delle dimensioni).
La zona Pip di Simeri Crichi, in assenza di una produzione foriera di ricchezza, sta dimostrando di sapere, invece, produrre, e anche molto bene, liquami nocivi e fumi dalla dubbia provenienza.

9 commenti:

Giovanni Parrotta ha detto...

i sordi non puzzanu

michino caronte ha detto...

ai cittadini di simeri crichi interessano i sordi e loro fanno i sordi veramente, non vedo e non sento.

Anonimo ha detto...

si,ma quanti sono i cittadini che beneficiano? Anzi forse la domanda più corretta è: "quali" sono?

luigi ha detto...

ma ci sono le centraline per la rivelazione dei fumi? funzionano?
ma i cittadini dormono sonni tranquilli.

Anonimo ha detto...

I cittadini possono dormire sonni tranquilli,in quanto i tecici che lavorano presso la centrale termoelettrica di simeri crichi sono quasi tutti del luogo e vigilano sulle emissioni della centrale termoelettrica.

Anonimo ha detto...

LUIGIIIIIIIII
SI DICE
RILEVAZIONE DEI FUMI

Anonimo ha detto...

ma non c'era' un articolo su praialonga?

emilio grimaldi ha detto...

Sì, vero. E l'ho tolto perchè si tratta di un'omonimia, anche se il personaggio della foto, ora rimosso, rientra nella stessa inchiesta.
Mi dispiace. Ho commesso un errore. E, proprio per evitare che si continui a perpetuare, non ho rettificato. Per farlo avrei dovuto lasciare sia il post che la rettifica.
Mi scuso con le persone coinvolte e con i lettori.

Anonimo ha detto...

prima di scrivere delle cavolate si deve informare meglio. non deve denigrare delle centrali che funzionano bene e non hanno emissioni negative nel aria. solo vapore. e specialista per caso? a dei studi in materia? ha dei documenti che attestano le sue aberrazioni? no. allora prima di infangare deve riflettere. marino lina