25 febbraio 2009
Regione Calabria, l'esercito dei consulenti
Sono un centinaio le consulenze decise dalla giunta regionale nei mesi scorsi per l'anno corrente. Vanno dalle collaborazioni occasionali a quelle professionali. Dalle collaborazioni coordinate e continuative alla semplice nomina di componente esperto. Sono tutti esperti, ognuno in un campo ben definito, program manager, nella gestione amministrativa e contabile, per la tutela della salute e delle politiche giovanili. E anche consulenti particolari dei vari assessorati. Fra di essi anche un senatore, un ex membro del Parlamento italiano, non riconfermato nelle consultazioni elettorali dello scorso anno, Nuccio Iovene. E’ consulente del neo assessore all’Ambiente e alla tutela delle Acque, Silvestro Greco, insieme a Pantaleone Andria. Nella stessa delibera viene incaricato come consulente anche Mario Bolognari per l’assessore al Turismo e all’Emigrazione, Damiano Gagliardi. La spesa per la Regione Calabria è di 108 mila euro in tre. Va molto meglio a quelli della “Società dell’informazione”, 34 mila e 560 euro cadauno. A Lorella Vivona, come program manager, a Paolo Strangis, come esperto in programmazione degli interventi, a Elena Console e Gregorio Muzzì come esperti in monitoraggio dei progetti. Fanno parte della struttura di assistenza tecnica all’Accordo di Programma Quadro per soli 144 giornate lavorative. 240 euro al giorno, niente male. Più un rimborso spese che non può superare il limite del 10 per cento del corrispettivo lordo, cioè altri 3 mila e disperi euro. Dello stesso tenore quelli dell’APQ dell’Istruzione: 181 mila e 632 euro per 4 esperti. In media 45 mila ciascuno. Però di giornate lavorative ne fanno un po di più, 180. E sono Guido Mignolli, 49.680 euro, come program manager, Francesco Mollace, 43.984, come esperto in gestione di progetti complessi; Amelia Vito Stellino e Domenico Samà, 43.984 a testa come esperti in gestione amministrativa e contabile. Anche per loro c’è un rimborso spese. Però un po’ più largo del precedente, il limite fissato è del 15 per cento rispetto al corrispettivo. Nello schieramento dei consulenti sono i co.co.co, in genere, a prendere di meno. In particolare quelli delle “attività di supporto per lo svolgimento di attività di completamento e stabilizzazione dei controlli interni”. Solo 23 mila e 370 euro in dodici mesi. E sono Amalia Leonetti, Cristina Mariani, Maria Teresa Iuliano, Simona Lazzaro e Teresa Mosca. Eppure anche per loro è previsto un rimborso spese, che sfiora il 10 per cento, 2.280 euro, questo il limite del plafond. Tra le consulenze non si può non ricordare quella di Maria Petrosello che svolge la stessa attività per due organismi analoghi, per la “Consulta regionale Antimafia”, dipendente dalla giunta, e per la “Commissione regionale per la sicurezza”, dal Consiglio regionale. 4.465 euro per il contratto di consulenza coordinata e continuativa presso la Consulta. Trattasi di un rinnovo, in realtà, dall’anno precedente. Presso la Commissione, invece, un contratto di collaborazione a carattere occasionale. Ma il Consiglio regionale è più generoso della giunta, 10 mila e 935 euro, a fronte della stessa durata della collaborazione, per tre mesi. Nell’esercito dei consulenti, infine, vi sono due veri e propri battaglioni. Il primo è quello in forza presso il Dipartimento numero 12 per l’Accordo di programma Quadro “Beni e attività culturali per il territorio della Calabria – turismo sostenibile e politiche giovanili”. Quasi 400 mila euro per 11 esperti, tra consulenti professionali e collaboratori coordinati e continuativi. Domenico Antonio Mazzei, Maria Rosaria Punzo, Vincenzo Ferrari, Maria Stefania Maddalena Riso, Giuseppina Bruni, Leo Giuseppe Oceano, Paola Ancarani, Concettina Siciliani (consulenti), e Elisabetta Marchio, Valeria Iandria, Marisa Iannello (collaboratori). Il secondo battaglione, invece, è quello della task force Isfol, Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori, presso il dipartimento 10, delle Politiche del Lavoro, della Famiglia, delle Pari Opportunità, della Formazione professionale, della Cooperazione e del volontariato. Per loro il compenso varia a seconda se trattasi di collaboratori coordinati e continuativi, che è di 4.465 euro per tre mesi di lavoro, oppure di consulenti professionali, sempre per tre mesi, il cui compenso, però, è superiore, e in alcuni casi anche più del doppio. E sono Daniela Maiore, 4.465 euro; Paolo Malavenda, 4.465 euro; Adelaide Maradei, 4.465 euro; Giuseppe Nicotera, 5 e 400 euro; Roberto Principe, 7.200 euro; Rossano Rizzo, 4.465 euro; Gianluca Romeo, 4.465 euro; Francesco Ivana Scarfone, 10.944 euro; Maria Teresa Sirianni, 4.465 euro; Irene Smorto, 4.465 euro; Leonardo Squillacioti, 4.465 euro; Angela Veraldi, 4465 euro; Alessandro Zito, 8.400 euro; Luisa Zofrea, 4.465 euro; Antonio Battaglia, 4.465 euro; Salvatore Bennardo, 4.465 euro; Adele Bonaro, 4.800 euro; Lorella Brecciaroli, 5.400 euro; Paolo Comporota, 4.465 euro; Michele Conia, 4.465 euro; Andrea Goliani, 4.800 euro; e Giuseppe Guagliardi, 4.465 euro.
Errata corrige
Come mi ha fatto notare l'ingegnere Gianluca Tiesi, in realtà, nonostante il decreto regionale del 18 dicembre 2008, impegni una spesa complessiva di 150.394,33 euro per i quattro consulenti risultati vincitori dell'APQ "Società dell'Informazione" , è stato deciso il seguente corrispettivo: 34.600 euro per il consulente esperto in programmazione e identificazione degli interventi, Gianluca Tiesi (che è subentrato a Paolo Strangis); e 17.625 euro per gli altri collaboratori: Lorella Vivona, in qualità di program manager, e Console Elena e Gregorio Muzzì, in qualità di esperti in monitoraggio dei progetti. Dell'imprecisione mi scuso con gli interessati e con i lettori del blog.
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10 commenti:
Sarebbe interessante fare un confronto con le consulenze d'oro del passato e sapere qualcosa sul contributo e sui risultati delle consulenze. Difficile ed impegnativo, lo so, ma chissà quante cose curiose potremmo sapere. Grazie.
Raffaele Guzzi.
Caro Emilio,
letto il tuo breve post:
da esperto individuato quale componente dei "superpagati" tecnici della regione calabria per completezza, faccio presente che la mia nomina -come quella dei colleghi facenti parte del dip 12 -è frutto di un inserimento in una Banca dati gestita ed amministrata dal FORMEZ e di una successiva estrazione (procedura gestita elettronica)sulla base di alcuni parametri (curricolari) richiesti nel bando ad evidenza pubblica pubblicato e pubblicizzato dalla Regione Calabria.
il mio profilo ed il profilo dei colleghi selezionati - per lo più professionisti, ricercatori, esperti nella gestione di strumenti di programmazione negoziata - è stato ulteriore oggetto di valutazione da parte di commissioni facenti riferimento ai singoli dipartimenti.
i compiti assegnati in funzione delle figure professionali individuate ha principale funzione di ASSISTENZA TECNICA nella programmazione di interventi che i dipartimenti regionali dovranno sviluppare nella prossima tornata programmatoria.
le corresponsioni economiche previste per i singoli consulenti sono commisurate non certo dal numero di giornate lavoro -180 annue (questa stima in giornate lavoro è un predimensionamento che abitualmente i dipartimenti o gli assessorati formulano per legittimare le proprie voci di spesa nel business plan attivato con la Commmissione europea per il tramite del Ministero della programmazione Economica e Finanziaria); rgionevolmente i contratti stipulati vengono concepiti in un'ottica di obiettivi e risultati (che spero e confidiamo di poter ottemperare al meglio delle nostre capacità).
comprendo però che la tua "ricerca della verità" (o -forse- la ricerca di una tua verità), ha reso il tuo percorso pigro ed- evidentemente -superficiale.
essendo la selezione una procedura ad evidenza pubblica, ti invito a fare formale richiesta di accesso agli atti e ti esorto a pubblicarli sul tuo blog. un bell'esercizio di ricerca e -ti dirò- basilare, se si vuole essere credibili.
Leo Giuseppe Oceano, architetto libero professionista (ed un pò di altri titoli che ti risparmio: prova a cercarli in rete, per cominciare....).
Caro dottor Oceano,
come puoi notare questo post non è nessuna inchiesta giornalistica. Ma solo un resoconto dell'attività amministrativa della Regione Calabria che si è dotata di un numero bene preciso di consulenti per migliorare la sua efficienza ed efficacia. Non ho fatto altro che inserire i dati, e le delibere in merito, che mi sono sembrate più significative. Non dubito il fatto che fra di voi selezionati, sulla basa della banca dati dei consulenti, vi siano effettivamente delle eccellenze. Il dubbio non l'ho mai insinuato. Ho solo riportato i nomi, fra i quali, in realtà, quelli che hanno destato, e destano, curiosità, sono proprio quelli in grassetto, per motivi diversi, nonostante la selezione ad evidenza pubblica. Non ho bisogno di verificare su un motore di ricerca la tua professionalità, mi basta sapere che siete risultati i migliori da una commissione appositamente messa in piedi dall'Ente intermedio. L'augurio dei cittadini calabresi è solo che le vostre competenze siano ben valorizzate. Da qui il mio interesse alla pubblicazione, anche se solo sul mio, e piccolo, blog.
Distini saluti, e buon lavoro
Emilio Grimaldi
Dati falsi:
1. il Dr. Paolo Strangis dell'APQ Società dell'Informazione non ha mai firmato alcun contratto in merito alla consulenza da te menzioanta; te lo garantisco io che ho preso il suo posto per scorrimento di graduatoria...
2. i miei colleghi non prendono "34 mila e 560 euro cadauno" ma solo 17.625,00 euro LORDE per 144 giornate per un importo corrispondente (raffrontato ad un contratto subordinato) di appena 10,00 euro/ora. Ti sembrano "strapagati" con cifre da colf ?
3. io ho firmato contratto professionale per 34.560,00 euro per 144 giorni/uomo di presenza on-site. "Il compenso è da intendersi al lordo dei contributi previdenziali ed assicurativi e delle ritenute fiscali previsti dalla legislazione vigente a carico del cosnulente, ed è altresì comprensivo dell'IVA e della rivalsa del contributo previdenziale [...]". Se sei ben informato, ma visto ciò che scrivi non lo sei, c'è da calcolare: 20% di r.a., 20% di IVA, 2% di contributo integrativo C.N.P.A.I.A. per un importo corrispondente di 22.583,23 euro al quale decurtare ancora il contributo soggettivo INARCASSA pari al 10% del volume d'affari e la quota parte IRPEF del 3% residua sul reddito e della restante aliquota derivante dallo scaglione ricadente. Inoltre, è necessario considerare le spese di viaggio che gravano su di me per corrispondenti 33.984 km nell'anno imputabili solo ed esclusivamente alla prestazione di consulenza. Ti risparmio l'importo risultante per non mortificare le tue considerazioni ulteriormente...
Bello il blog ma carente di contenuti reali. Descrivi situazioni e riporti dati che non corrispondono al vero imputandoli a decreti regionali inesistenti rasentando gli estremi per la diffamazione quando imputi "cifre" a persone non contrattualizzate.
Sullo "strapagati" possiamo anche discuterne ma ti prego utilizza le tue capacità intellettive con un minimo di razionalità e di fondamento e dimostrami come i miei 34.560,00 euro sono sovrastimati rispetto al valore aggiunto che le mie competenze possono apportare alle attività dell'APQ.
Ing. Gianluca Tiesi - "Consulente strapagato"
caro dottor Tiesi,
ti ricordo che il decreto del dirigente regionale, assunto il 18 dicembre 2008 (prot. n° 655) determina un impegno di spesa pari a euro 150.394,33 per il pagamento dei compensi e dei rimborsi spesa per i quattro professionisti in oggetto. Nello stesso decreto, firmato dal dirigente Fragomeni, è inserito il contratto che nell'articolo 4 specifica il compenso pari a 34.560,00. Il totale dei quattro corrispettivi più il 10 per cento, previsto per le spese di viaggio e vitto di ciscun consulente selezionato, supera di poco il tetto previsto l'azione dell'APQ "Società dell'informazione", arrivando a 152 mila euro. Se poi è vero quello che dici, che i tuoi colleghi, prendono rispettivamente la metà, ciò non è specificato nel decreto del dirigente, e nè viene fatta una diversificazione, sul piano dei compensi, sui differenti compiti: programm manager, esperto in qualità e identificazione degli interventi, e di esperto in monitoraggio dei progetti. Anzi, quasi quasi mi hai dato un imput: perchè i tuoi colleghi hanno sottoscritto un contratto che non corrisponde al decreto iniziale del dirigente? Mettimi in contatto con loro, così poi andrò a chiedere spiegazioni a chi di dovere.
Distinti saluti
Emilio Grimaldi
innanzitutto o mi chiami Gianluca o Ing....
Ti muovi a tentoni dato che i decreti pubblicati differenziano bene le cifre e non sai distinguire neanche la differenza fra contratto di consuelnza professionale e contratto con persona fisica o contratto professionale in regime dei minimi o di esonero dall'IVA ai sensi dell'art. 5 del D.P.R. 633 del 26/10/72 e successive modificazioni.
Inoltre, quel 10% di cui parli fa riferimento solo alle eventuali trasferte (viaggi che si affrontano dalla sede regionale per raggiungere luoghi di lavoro remoti e non la propria dimora). Nella notula presentata per il pagamento mensile delle mie competenze maturate nel mese di febbraio non c'è alcun rimborso spesa per i miei viaggi sostenuti per raggiungere la sede di Catanzaro (pari a 2.978 km). Puoi verificare con un accesso agli atti relativamente al Prot. n. 5811 del 04/03/2009 (ti autorizzo formalmente per la 196/2003 sulla base del DPR n. 184 del 12/04/2006).
Caro Ingegnere,
mi vuoi dire che agli altri è stato fatto un altro tipo di contratto?
Perchè nel decreto questa eventualità non è stata inserita. Se vuoi ancora commentare, ti prego, però, di mantenere un linguaggio meno offensivo.
emilio grimaldi
...inutile continuare...buon lavoro e buona fortuna...
a te
e.g.
Ciao Emilio, vorrei farti sapere per dovere di cronaca, che il compenso che percepiamo noi consulenti professionali ISFOL, che poi ISFOL ormai più non siamo, è una somma che può apparire alta se non si considera quanto segue:
1) è comprensiva di tutte le imposte, che noi versiamo.
2) non abbiamo alcuna indennità. Ti faccio presente che alle volte mi trovo a percorrere più di 1500 Km in un mese per verificare gli enti. Se mi capita qualcosa o se mi si rompe l'auto, perchè usiamo mezzi nostri, nessuno mi da un centesimo in più. E i rimborsi coprino solo una parte delle nostre spese.
3) Ci assumiamo la responsabilità di autorizzare o meno gli enti a fare formazione, senza alcuna tutela, per garantire che chi non ha diritto non possa speculare sui finanziamenti pubblici.
4) Offriamo consulenza agli enti richiedenti e gestiamo le pratiche di accreditamento.
Alla fine del mese, tolte le imposte, mi trovo a prendere poco più di mille euro e qualche rimborso. Onestamente, per il lavoro che realmente svolgiamo non lo ritengo uno stipendio d'oro. Concludo dicendoti che effettivamente qualcuno riceve spipendi fuori misura tra noi. Ma io, come altri consulenti non possiamo essere messi nel mucchio. Credo che si debbano fare delle distinzioni.
Ti ringrazio per l'ospitalità
Andrea
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